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venerdì 1 giugno 2012
MATRIMONIO...Undicesima e ultima parte
“Vi insegno a litigare, ma ad una condizione… che vi amiate!”
ENZO il caffè, Duc, lo fai tu?
(ma non è che prendete troppi caffè voi due ciucciottini...? AM-OB-Mamie)
DUCKY Fallo tu, mi sto cambiando.
ENZO D’accordo, ma fai con calma non c’è fretta.
(Il caffè viene preso)
DUCKY Aaah, mi sento rinascere. Ci voleva. Dopo tanto tentativi, hai imparato a fare il caffè.
ENZO Non sfottere, se no lo faccio fare a te per il resto dei tuoi giorni.
DUCKY Eh, come sei suscettibile. Che sarà mai, ho solo detto che hai imparato a fare il caffè, mi sembri che sei suscettibile anche con il prossimo.
ENZO …con il prossimo? Che vuoi dire?
DUCKY Lo sai bene, litighi un po’ troppo con qualche Ciucciottina.
ENZO Non esagerare, sono conversazioni molto animate…sai come sono le donne…complicate, illogiche, lunatiche…
DUCKY …uterine…!
ENZO …mi hai tolto la parola di bocca, magari fossero innamorate….con esse si litiga una meraviglia…una bellezza…
DUCKY Le innamorate sono le migliori…ah sì sì…le migliori: quelle vere sono delle cucciole.
ENZO Ce ne sono anche di quelle timorose, riservate, silenziose.
DUCKY …parli di quelle che vorrebbero “amare” e hanno messo le briglie al cuore…insomma se la fanno sotto e preferiscono fare accademia con il tromb…
ENZO Zitte, sciagurato, vuoi farti scomunicare…la donna non la devi giudicare, la dobbiamo accettare così com’è…
DUCKY Sei fuori strada, Gemè, le Ciucciottine, in generale io le dividerei in due categorie: quelle “uterine” e quelle “stellari”, le prime si prestano a tempo determinato nel genere “take it, my friend! (prendila, amico mio!)…in altri termini ragionano con il “lato B”.
ENZO Che raffinato! E le “stellari?”
DUCKY Quelle “stellari” non ragionano, ma “sentono e vibrano con il cuore libero”; con loro è un piacere litigarci. E riferendomi alla locuzione del sottotilo…”ad una condizione…che vi amiate”, io cedo la parola a te.
ENZO L’altro giorno, abbiamo trattato la violenza nella coppia. Ora è il momento di fornire un ausilio, un compendio “ANTILITIGIO”. Su, “caman” e seguimi.
DUCKY Uh, mò che dè stu “caman”…ti devo dare la mano o ché?
ENZO E’ inglese, ciuccio, si scrive “COME ON” e si pronuncia “kaman”.
DUCKY Veramente ho pensato che fosse un’espressione napoletana, qua la mano…te possino! Allora, diamo un aiuto pro-armonia.
ENZO Diciamo subito che, è vero, c’è un modo costruttivo di litigare, un modo intelligente di gestire le liti.
DUCKY Ecco, saper gestire le liti…onde evitare grossi guai.
ENZO Lo faccio volentieri. È bello vedere e sapere che due si amano in armonia. Allora…il primo suggerimento è quello di discutere un solo problema per volta. Chiunque abbia litigato seriamente almeno qualche volta con il coniuge, o partner, sa quanto sia facile che il litigio degeneri e si estenda al punto di mettere in discussione tutti gli aspetti del rapporto. È un modo di fare molto distruttivo, che va evitato ad ogni costo.
DUCKY E allora quale sarebbe la regola?
ENZO Tenere circoscritto il problema.
DUCKY “Circoscritto” che vuol dire?
ENZO Calma, stai calmo, non ti agitare. Ora te lo spiego.
DUCKY Sii semplice, non fare il dotto!
ENZO Senz’altro, ci sono coppie che incominciano a baruffare solo perché Lui ha lasciato le scarpe nel corridoio e finiscono a “quando quella puttana di tua madre lo cacciò fuori, 15 anni fa, quando erano ancora fidanzati.”
G. Gargione riferisce che ci sono essenzialmente due modi per divagare:
a) TIRANDO IN BALLO ALTRE PERSONE. Avete capito benissimo di chi stiamo parlando: dei genitori (in particolare delle madri). Quando le coppie litigano, sono sempre pronte a trascinarli nella mischia anche se abitano a centinaia di km lontano.
“Sei disordinato come tua madre!”
“Non capisci niente tu e quella stronza di tua madre.”
“Se i tuoi si facessero i fatti loro…ecc.
È un modo sbagliato di ragionare, avete sposato LUI, non sua madre. È vero che forse non gli ha dato ml’educazione giusta, ma non state parlando di un bambino. E’ un uomo adulto che ha superato i 40 anni! Se i suoi genitori non l’hanno educato in modo appropriato, una volta diventato adulto e autosufficiente, poteva benissimo autoeducarsi da solo.
Tu, Ducky, vuoi dire qualcosa?
DUCKY No, modestamente mi reputo una persona educata.
ENZO Avrei qualche dubbio in proposito, comunque…
DUCKY che vuoi dire con questo “comunque”? Io di dubbi non ne ho…e faresti meglio a farti i fatti tuoi e pensare a te. Non sei stato mica educato da un precettore.
ENZO Non t’infiammare, proseguiamo! Questo adulto ipotetico è l’unico responsabile delle sue azioni. È vero che sua madre ha un’influenza negative su di lui, ma la colpa è sua; è maggiorenne, dovrebbe essere capace di difendersi da certi consigli.
b) SCONFINANDO NEL PASSATO (secondo modo).
Conoscevamo due fratelli, ormai settantenni, che quando litigavano incominciavano da quando erano piccoli. “Tu in seconda elementare hai fatto la spia alla maestra che non avevo fatton i compiti”, “E tu in terza mi hai spinto per le scale e mi hai fatto rompere un dente.” Perciò, quando battagliate, non cominciate a rinfacciarvi le rispettive manchevolezze da quando vi siete conosciuti.
DUCKY Senza parlare di te e me!
ENZO Zitto, zitto, che bisogno c’è di parlare di noi: una paresi alla lingua ti dovrebbe venire,. Lo fai apposta? I torti e i litigi del passato appartengono appunto al passato, lasciamoli dove sono. Sono cose assodate, se non vi volete complicare di più la vita. Quindi, tenete circoscritta la discussione al motivo per cui avete litigato.
Seconda regola.
NON PROTESTATE SOLO, MA INDICATE ANCHE UNA SOLUZIONE.
Tante persone urlano, strepitano, fanno un “casino del diavolo”, ma non fanno l’unica cosa che è veramente utile per la soluzione del problema:indicare una via d’uscita. Ciucciottini, ma il consiglio vale anche per le Ciucciottine conigliette, non li limitatevi a dire che LEI è disordinata o è spendaccione, ma dite con precisione cosa volete che ELLA faccia. E’ facile disapprovare, manifestare la propria insoddisfazione, criticare tutto e tutti, ma… siete sicuri che non è l’unica via praticabile?
Perciò, quando Lui comincia a sbraitare, fermatelo subito:
“capisco il tuo disagio, ma tu che cosa proponi? Che vuoi che faccia?” Fatele capire che è inutile che grida o butta tutto in aria.
DUCKY Perfetto, non tolgo nemmeno una virgola ai tuoi suggerimenti.
ENZO Mi fa piacere. Terza regola.
SE L’ALTRO E’ FUORI DI SE’ PER LA RABBIA, ASPETTATE CHE GLI PASSI.
E’ assurdo pretendere di ragionare con un “toro infuriato”. Talvolta basta un insulto: nell’arco di pochi minuti il cuore passa da 70 a 100 battiti al minuto, la pressione sale, lo stomaco si contrae, si comincia a sudare, i gesti diventano nervosi, la mente si annebbia ecc. è un’alluvione emotiva. Gli Americani la chiamano “flooding”. Accade una chiusura, simpatici Ciucciotti, che rende impossibile la comunicazione.
Lo studioso J. Gottman, ha affermato: “…se si vuole salvare il matrimonio bisogna cercare di sfuggire il più possibile all’alluvione emotiva, diversamente si apre una spirale di ostilità e ripicche che allontanano i due partner.
DUCKY Allora, che si fa se uno è “alluvionato”? e sbraita come un ossesso?
ENZO L’unica soluzione è aspettare che si sia calmato o calmata, quando ciò avverrà, avvicinatevi e ditegli o ditele: “Vorrei discutere con te di questo problema, ma civilmente, senza arrabbiarsi o gridare.
Quarta regola.
PROVATE PRIMA CON LE BUONE MANIERE. Alle donne dico: “Imparate dalle Cocotte o dalle amanti. Quando vogliono qualcosa dal loro uomo (di solito scucirgli un assegno con molti zeri) aspettano che si calmi, poi gli vanno vicino ed iniziano a fare “le micette” innamorate. Quando è cotto al punto giusto, gli presentano il blocchetto degli assegni insieme ad una penna (credeteci, anche la penna ha la sua importanza). Con quattro coccole sono capaci di portargli via interi patrimoni, e noi due, io e Duc, come testi, ve lo assicuriamo, e ottenere concessioni che le mogli non otterrebbero neanche con due anni di liti continue.
Ricordate, si ottiene più con un sorriso, con qualche carezza, che non con anni di “guerra”. E passiamo alla quinta regola.
QUANDO LITIGATE, NON COPRITE LETTERALMENTE DI INSULTI L’ALTRO, soprattutto evitate parole molto offensive come “puttana, zoccola, troia, ricchione, fallito, ecc. Le parole e i gesti restano, si cristallizzano nella mente, anche dopo aver fatto la pace.
DUCKY Non è tanto facile applicare questa regola. Quanto “i complimenti” partono arrivano come furia in faccia alla persona!
ENZO Bè, noi ve lo abbiamo consigliato…poi…regolatevi come volete. Stesta regola.
CERCATE DI CAPIRE ANCHE IL SUO PUNTO DI VISTA , PROVATE A METTERVI NEI SUOI PANNI, CERCATE DI COMPRENDERE LE SUE RAGIONI.
Non dovete continuare a pensare in modo egocentrico, anche LEI può avere le sue ragioni.
Settima regola.
NON SIATE SORDI ALLA RICHIESTA DELLA VOSTRA COMPAGNA (O DEL VOSTRO COMPAGNO) Se LEI ad es. protesta da anni, perché non l’aiutate mai in casa, non potete sempre far finta di niente. Date il vostro aiuto!
DUCKY Necessario, logico e umano!
Ottava regola.
TENETE PRESENTE CHE LA MAGGIOR PARTE DEI LITIGI SONO LOTTE DI POTERE, QUESTIONEI DI PRESTIGIO, DI SUPREMAZIA.
Almeno uno dei due è seriamente intenzionato a vincere una battaglia, piuttosto che a risolvere un problema.
DUCKY Non resta, secondo me, che usare il cervello, l’intelligenza, chi ha più giudizio, se ne serva.
ENZO Sono di questo avviso pure io. Bisogna smettere con le stupide questioni di principio e badare agli aspetti pratici. La sessuologa americana ha dichiarato: “Ciò che veramente rovina l’intimità in una coppia è il momento in cui si inziano a fare i dispetti: LUI ha fatto questo, allora io non farò quest’altro”. Ogni volta che ricorrete a questi mezzucci, distruggete una parte del vostro “menage”, se non è già distrutto.
Nona regola.
INCOMINCIATE A RICONOSCERE I VOSTRI ERRORI: LEI SARA’ INVOGLIATA A FARE ALTRETTANTO.
DUCKY Lo credo, Enzo.
Ultima regola.
NON LITIGATE MAI ALLA PRESENZA DEGLI ESTRANEI O PEGGIO, DAVANTI AI BAMBINI: MAI! Discutete in privato i vostri problemi. Soprattutto, eviate assolutamente di offendere o di chiamare con appellativi pesanti il vostro partner, davanti alla gente. E’ inutile ricordarvi che i bambini restano traumatizzati dai litigi violenti dei loro genitori. Se si tratta di una discussione accesissima, meglio portarli dai nonni. Se accade lo stesso, cioè se assistono a un vostro litigio e si mettono a piangere, stringeteli al vostro petto e rassicurateli. Dite loro che anche se mamma e papà litigano, si vogliono bene lo stesso, che tutto è passato, che tutti i genitori litigano qualche volta.
DUCKY Disgraziato, mi stai quasi commuovendo.
ENZO Ti sei intenerito? Io invece mi intenerisco con le “bambine”, scherzo. Lasciami finire. Ricordate che ogni anno migliaia di bambini ricorrono alle cure di uno psicologo per le scene di violenza a cui sono stati costretti ad assistere in famiglia. Evitate che le vostre colpe ricadano su di loro. Se volete litigare, non fatelo mai in loro presenza.
DUCKY Mi dai un fazzoletto, mi ha toccato il cuore, sono commosso.
ENZO Commediante da strapazzo, smettila subito se no con un calcio ti riscsaldo il sedere.
DUCKY …e io te lo darò sul “davanti” cosi immaginerai il danno biologico…ah ah.
FINE
ENZO
Progressivamente stiamo apprendendo TUTTO. E siamo sempre più sapienti. Li vogliamo ringraziare senza se e senza ma questi nostri genelli?
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