Mi interesso molto dei fatti che riguardano la politica
economica e l’economia politica, ma ne parlo e ne scrivo poco. Comunque, dopo
aver seguito costantemente, le decisioni legislative del nostro staff governativo,
interviste, commenti di tantissime persone di varie estrazioni, di varia
cultura, compresi economisti titolati,
sono giunto alla conclusione che i migliori economisti sono i cittadini, i
padri e le madri di famiglia. Perché? Perché sono costretti a fare i salti
mortali per arrivare a fine mese: per chi ci arriva. Poi ci sono quelli
che…cittadini privati-dipendenti che non vi arrivano: ed è un dramma che MOLTE
VOLTE è sfociato in tragedia per aver perso il lavoro, perché la loro azienda
non è riuscita a sopravvivere al disastro fallimentare, creando ESODATI, cioè
gente che non ha più le stesse possibilità economiche. Fa pena dal punto di
vista, almeno lessicale, quell’ignominioso personaggio (forse
economista-politico-ministro-tecnico- o parlamentare?) che ha inventato l’etichetta di “ESODATI”.
Insomma la situazione finanziaria, non solo del nostro Paese, è drammatica
assai.
Mi direte, ma questa breve premessa è arcinota a tutti.
Vero, è ben nota e sofferta da QUASI tutti gli Italiani. E vediamo come.
Proviamo a rispondere a delle domande.
0.1 Come mai ci troviamo in questa situazione?
Risposta: A) La colpa è dei vari Governi che ci hanno
governati male. B) La seconda colpa la diamo ai cittadini, non a tutti, ma a quelli
massa di buontemponi astuti e furbacchioni che si sono sempre vantati di avere
“la passione” di fregare lo Stato, e ce ne sono. Quel fiuto, quella destrezza è
nel DNA di tanti Italiani.
C) La terza colpa è appannaggio degli imprenditori
individuali e societari che non hanno dichiarato, sempre per “passione”, il
giusto reddito. Dei dati? Eccoli: ero in servizio attivo quale direttore
tributario, ebbene il 45 per cento delle aziende italiane dichiarava “perdite”,
cioè reddito negativo, il 35 per cento dichiarava un UTILE o reddito positivo,
il resto percentuale, quasi pareggio.
0.2 Era necessario affidare a dei tecnici la gestione della
situazione economico-finanziaria dato il gigantesco debito di Bilancio dello
Stato?
Risposta: E’ stata una scelta del nostro Capo dello Stato. E
vista e constatata l’inettitudine dei precedenti “governanti”, la scelta e’
caduta su Monti. Monti ha scelto i suoi
tecnici, ma il suo obbiettivo, viste le norme deliberate, è stato ed è sistemare il macroscopico debito di bilancio
dello Stato. Lui ha badato e continua a badare solo a quello. Ha tassato non
tuti i cittadini contribuent; non ha tassato come avrebbe dovuto fare con i
ricchi, cioè con quelli cittadini che posseggono troppo, un plafond di redditi
poteva essere meno tartassato. Diciamo 200.000 EURO. Da questo importo poteva
colpire a dovere. Invece no. Ed e’ stato un errore.
.Ma dei provvedimenti di crescita se ne parla…se ne discute
in tantissime sedi, ma non si vede nemmeno l’ombra. E allora, parliamo della crescita.
Immaginiamo un triangolo, sul vertice siede lo STATO, al
vertice sinistro vi sono LE IMPRESE, al vertice a destra…il POPOLO. Il primo a
muoversi deve essere lo Stato con la sua sovranità.
Le IMPRESE non possono muoversi in crisi autonomamente
perché hanno difficoltà nella produttività e nella vendita dei loro prodotti;
I Cittadini, a causa della recessione, si sono trovati in
grossissime difficoltà, ma non solo. Perché? Perché i provvedimenti del Governo
Monti sono tesi solo a fronteggiare il
problema debitorio E NON LA CRESCITA. Pensate, se un cittadino ha meno soldi,
vuol dire che ha un minore potere di acquisto, non può
spendere come prima, conseguentemente le aziende non vendono come prima, ergo:
hanno meno ricavi; meno ricavi significano meno redditi, meno investimenti e
meno assunzioni e licenziamenti di Esodati che lacrimano. NON SOLO, i Cittadini
verseranno meno tasse, come anche le Imprese. Così non va bene. L’eccessiva tassazione sistemerà pure il
debito statale, ma sta depauperando Cittadini e Imprese.
Domanda 0.3 Perché non sono tassati: Banche, Assicurazioni,
Rendite finanziarie.
IPOTESI, non crediate che sia tanto surreale o
fantascientifica.
Immaginate questa scena. Il nostro Presidente della
Repubblica, chiama Monti e gli dice:
“Senti, Monti, la nostra Italia è in grossissimi guai, in
economia e in finanza. Il debito dello Stato è gigantesco, le Imprese languono:
insomma siamo in piena recessione nazionale e internazionale. Te la senti di
aggiustare le cose? Se te la senti e accetti, io ti dò l’incarico e ti nomino
Capo del Governo, potrai nominare i ministri che vuoi.
E Monti: “Sì, accetto!
Il Presdente Napolitanto riprende a dire: “Un attimo, devo
dirti che questo incarico prevede una condizione.”
MONTi: “Quale?”
“La morte per suicidio di 100 tra imprenditori e padri di famiglia.”
I casi sono due. Se pensate che non avesse accettato,
avrebbe fatto una bella figura da tutti i punti di vista; se pensate che avesse
accettato, pur con tutte quei deceduti, si sarebbe qualificato come un
governante “senz’anima”.
Riflettete, per favore, la seconda ipotesi è già una cosa
vera, una realtà allucinante, e sapete perché? Perché non si può far morire un
figlio per salvare gli altri: il buon padre di famiglia deve cercare, per
sistemare i debiti di tutta la famiglia, di salvarli tutti. Non si può
esclamare: “E’ INEVITABILE CHE TANTE PERSONE MUOIONO, PER COLPE DI CHI HA
GESTITO RUBANDO.
Cari lettori, pensate davvero che il numero di 100, detto
sopra, sia esagerato? Vorrei avere torto, ma credo che saranno versate ancora
tantissime lacrime.
Grecia: la moltitudine non gradisce l’Euro, e non sono più
entusiasti del modo come si tiene unita l’Europa. Pappagone, ve lo ricordate?
Diceva “Siamo vincoli o sparpagliati” Detto, papale papale, in questa Europa
Unita non siamo tanto vincoli…ci sono parecchi “sparpagliamenti”. Ma il Popolo si muove quando non arriva più
il pane a tavola…la rivoluzione francese insegna…molta gente “perdette
‘a capa” perché i Francesi avevano perso le speranze.
E noi speriamo ancora.
Monti: “ Quale?”
Enzo, la tua ricostruzione di idee e fatti è accurata, equilibrata, impegnata, manca piccoli ettagli: che il prof. monti sia stato nominato senatore a vita, che abbia avuto assicurato in partenza il favore dei partiti e che gli stessi non siano stati obbligati a misurarsi con le elezioni. Ed è qui che è cascato il cosiddetto asino essendosi creato un groviglio di interessi con coseguenti complicità, minacce reciproche (prevedibili in partenza), confusione, istituzionale, politica, economica. Si è avuta la netta impressione che monti non rappresentasse nessuno se non interessi esterni, che il capo dello stato parteggiasse, che tutti volessero niente. E poi i drammi dei suicidi, dei fallimenti, dei sacrifici chiesti ai più poveri con la fola che la colpa del debito pubblico fosse da ascrivere ai cittadini che avevano vissuto al di sopra delle loro possibilità. Sicché viviamo uno dei periodi più oscuri della nostra Repubblica. Non ne usciremo come se niente fosse stato. E dobbiamo augurarci che ne usciremo. Ognuno cerca di salvarsi a scapito degli altri e ciò non è ammissibile. Ci rimane solo la speranza, amici miei. Quanto vorrei sbagliarmi.
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