ANZIANI IN AUMENTO E SANITÀ IN ROSSO, MA L'EUROPA ABBRACCIA LA TELEMEDICINA
La popolazione europea invecchia, la curva demografica è impietosa e i bilanci della sanità piangono. Uno scenario catastrofico per il Vecchio Continente, ma all'orizzonte spunta una possibile soluzione: la telemedicina. Nel 2050 oltre un terzo degli europei avrà oltrepassato la soglia dei 65 anni, mentre il numero complessivo di bambini e ragazzi under 14 non dovrebbe superare il 15 per cento: un forte squilibrio, preoccupante anche per la salute delle casse statali. Ecco perché i risultati ottenuti dal “Whole System Demonstrator” (WSD) – sperimentazione britannica finanziata dal Dipartimento della Salute, condotta su un campione di circa sei mila pazienti e durata oltre due anni – acquistano un'importanza particolare. Di cosa si tratta? Semplice: assistenza medica a distanza e monitoraggio continuo grazie alle tecnologie moderne. Gli effetti sono incoraggianti: l'esperimento effettuato presso il London Borough of Newham ha dimostrato come la telemedicina possa ridurre gli accessi al pronto soccorso (15 per cento), i ricoveri di emergenza (20 per cento), le degenze (14 per cento) e i costi sanitari (8 per cento), abbattendo addirittura del 45 per cento il tasso di mortalità.
Numeri importanti, ma spieghiamo meglio termini e modalità del “Whole System Demonstrator”. I ricercatori britannici hanno seguito con attenzione il percorso dei pazienti colpiti da influenza stagionale e già affetti da scompensi cardiaci, malattie polmonari ostruttive croniche e diabete. Gli studiosi hanno utilizzato il sistema di monitoraggio remoto Philips Motiva, tenendo sotto controllo i parametri vitali delle persone assistite (pressione sanguigna, peso e indici glicemici). Quali i vantaggi garantiti dall'esperimento? In primis i pazienti hanno la possibilità di ricevere celermente sul televisore di casa, collegato con il centro di assistenza medica, i dati sul proprio stato di salute, i farmaci da assumere e le terapie da seguire (ma anche consigli sull'alimentazione e l'attività fisica). Se poi il sistema rileva particolari anomalie, la segnalazione è subito trasmessa ai sanitari: in caso di emergenza, dunque, il pronto intervento è garantito. «Come dimostrano le prime evidenze dello studio – ha spiegato Malcolm Hart, direttore di “Philips Home Monitoring” – le tecnologie di monitoraggio domestico possono aiutare anche i pazienti con patologie croniche. Se utilizzata in modo corretto, la telemedicina può ridurre le visite in ospedale e migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria».
Annamaria... a dopo
Bene così, no?
RispondiEliminaSi spera....
RispondiElimina