Dal 1 gennaio 2012 a MARZO sono state uccise 32 donne. La maggior parte da mariti, fidanzati,conviventi.
Un triste primato : Italia prima in Europa per i reati commessi in famiglia
Più del 50% degli omicidi avviene durante la separazione
Ancora stragi compiute dagli uomini contro le donne e non certo nel lontano oriente dove i musulmani dettano legge. Succede in Italia ,al sud , ma soprattutto nel sviluppato Nord.
Gli ultimissimi casi a Brescia (un uomo ha ucciso l’ex moglie insieme al nuovo compagno, alla figlia e al fidanzato di lei ) e Pesaro (ragazza picchiata e lanciata in un burrone dal fidanzato)A Pisa è stato iscritto nel registro degli indagati il marito di Roberta Ragusa, sparita nella notte tra il 13 e il 14 gennaio.(nel nostro blog avevamo lanciato un appello) L' elenco diventa devastante, se si ha la volontà di staccarsi un momento dalle problematiche finanziarie del nostro paese.Purtroppo Solo alcuni di questi terribili fatti di sangue diventa notizia nazionale: dipende dal caso, dall’efferatezza dell’omicidio, dalla quantità delle persone coinvolte, come se si ragionasse per entità dell’accaduto.Se non ora quando, è solo uno slogan. E' intollerabile il silenzio della politica e degli uomini e anche la mistificazione dei media che non parlano di violenza maschile bensì di dramma della gelosia,omicidio passionale, quasi a giustificare l'azione violenta maschile.
Titoli come “ho ucciso perché mi tradiva”
“Cocaina, sesso e cinghiate. Uccisa dopo 8 ore di litigio”
"Voleva lasciarlo per un altro", «L’avevo pedinata per sapere»
Cercano di dare delle giustificazioni a comportamenti che invece non ne hanno; e così nella maggior parte dei casi viene attribuita alla donna, che purtroppo non può ribattere, la responsabilità della propria morte, come conseguenza di qualche comportamento sbagliato.
Così è come se la donna venisse uccisa due volte, la prima con le mani, la seconda con le parole.
Davanti a questa carneficina, in cui l’omicidio è legato al genere, all’essere maschi in questa società, non si può più sopportare l'indifferenza. La stessa indifferenza che è della politica, quando ormai è un dato di fatto che almeno più di cento donne vengono uccise nell'arco di 1 anno, senza contare gli episodi di violenza. E' di pochi giorni fa la dichiarazione della ministra Elsa Fornero che riconosce l'Italia ancora troppo indietro anche se riconosce buona la legge sullo stalking che ovviamente non basta, però ha finito con l'accusare le ragazze-oggetto nei programmi televisivi. Quindi il problema viene sempre addossato, moralisticamente, sulle donne e non sulla mancanza di una politica e di cultura adeguata per affrontare il problema. Ci vogliono interventi seri con l'obiettivo di prevenire e non con le pene quando il crimine è già avvenuto. Interventi diretti al disagio ,alla violenza degli uomini!
Quant belle frasi l'8 marzo...ma servono fatti e non parole!!
Questo è l’elenco pubblicato dal Manifesto (7.3.2012) delle trentadue donne uccise insieme ad otto dei loro congiunti, in seguito a storie di violenza familiare, sessuale o stalking
Anna Capilli, 81 anni, soffocata da un vicino a Torino
Esmeralda Nilsa Romero Encalada, 49 anni, uccisa a colpi di psitola dall’ex fidanzato, a Piacenza
Gabriella Falzoni, 51 anni, strangolata dal marito a Mozzecane (Verona)
Francesca Alleruzzo, 45 anni, uccisa dall’ex marito a Brescia, insieme a lei sono stati uccisi il suo nuovo compagno, la figlia e il fidanzato della figlia.
Gabriella Lanza, 49 anni, uccisa a colpi di pistola dal mariro, a Pianura (Caserta)
Patrizia Klear, 31 anni, sgozzata, ad Avellino
Antonia Bianco, 43 anni, uccisa da una stilettata al cuore dall’ex compagno, a Milano
Claudio, 18 mesi, gettato nel Tevere dal padre per rappresaglia contro la madre
Qiaoli Hu, 39 anni, accoltellata dal compagno a Cavriana (Mantova)
Fernanda Frati, 70 anni, accoltellata dal figlio, a Maniago (Pordenone)
Elisabeth Sacchiano, 73 anni, soffocata dal marito, a Siracusa
Edyta Kozakiewcz, 39 anni, uccisa a botte dal convivente, a Modena
Tommasina Ugolotti, 77 anni,sgozzata dal figlio, a Brindisi
Loweth Eward, 22 anni, nigeriana, vittima della tratta, uccisa a Palermo
Enzina Capuccio, 34 anni, uccisa a botte dal marito, a Napoli
Rosanna Siciliano, 37 anni, uccisa a colpi di pistola dal marito, a Palermo
Elda Tiberio, 93 anni, uccisa dal figlio, a Lanciano
Leda Corbelli, 65 anni, morta per le ustioni procuratele dal compagno, a Milano
Ave Ferraguti, 72 anni, strangolata dal marito a Parma
William Gabriele, 17 anni, ucciso dal padre a colpi di martello sulla testa per rappresaglia contro la madre, a Giaveno (Torino)
Domenica Menna, 24 anni, uccisa con colpi di pistola dal fidanzato a Parma
Landrea Christina Marin, 24 anni, uccisa con il cranio fracassato, dal compagno, a Macerata
Maura Carta, 58 anni, uccisa a botte dal compagno, a Mandas (Cagliari)
Rosetta Trovato, 38 anni, strangolata dal marito, a Scicli
Grazia Tarkowska, 46 anni, uccisa a colpi di pistola dal marito, a Civitanova Marche
Donna non identificata, 18 anni, strangolata, a Monza
Stefania Migali, 40 anni, uccisa insieme alla figlia, alla madre e al fratelli disabile. Il marito è l’autore della strage avvenuta a Trapani
Fabiola Speranza, 45 anni, uccisa a colpi di pistola, dal marito ad Avellino
Donna uccisa dal marito a Bari, (l’identità non è stata ancora resa nota)
Antonella Riotino, 20 anni, strangolata dal findanzato, a Putignano Bari)
Lenuta Lazar, 31 anni, uccisa a coltellate e abbandonata in mezzo alle valli del Mezzano (Ferrara)
Donna di indentità non accertata, strangolata da un cliente
Wally Rubini, 88 anni, uccisa a botte a Cesena
V.P. 40 anni, ritrovata dopo essere scomparsa, in un bosco vicino Cosenza
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. In molte società questo problema si scontra con la mancanza di interesse, il silenzio e l'apatia dei governi.
Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società durante i conflitti armati.
Annamaria... a dopo
Che possiamo dire di fronte a tali fatti? Io ne soffro fisicamente e mi vergogno senza alcun giro di parole. Ci vogliono condanne sì, ma anche una virata profonda negli insegnamenti che ispirino azioni dolci e sentimenti d'amore nei confronti del prossimo, e in particolare nei confronti delle donne.
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