Non mi arrendo, perché
so bene che esistono sempre
nuove Opportunità.
so bene che esistono sempre
nuove Opportunità.
Dal web ...
Trovo significativo questo racconto . Mi è piaciuto e voglio condividerlo con voi
LA SFIDA DEL SAMURAI
Vicino a Tokyo viveva un grande
samurai,
oramai anziano,
che si dedicava a insegnare
il buddismo
zen ai giovani.
Malgrado la sua età, correva
la leggenda
che fosse ancora
capace di sconfiggere
qualunque avversario.
Un pomeriggio, si presentò
un guerriero,
conosciuto per la sua mancanza
di scrupoli.
Era famoso perché usava la tecnica
della provocazione,
aspettava che l'avversario facesse
la prima mossa e,
prevedendo gli errori dell'avversario,
contrattaccava
con velocità fulminante.
Il giovane e impaziente guerriero
non aveva mai
perduto uno scontro.
Conoscendo la reputazione del samurai,
egli era lì
per sconfiggerlo e accrescere così
la sua fama.
Il vecchio accettò la sfida.
Si recarono tutti nella
piazza della città e il giovane
cominciò a insultare
il vecchio maestro.
Lanciò alcuni sassi nella sua
direzione, urlò tutti gli insulti
che conosceva, gli
sputò in faccia, offendendo
addirittura i suoi
antenati.
Per ore fece di tutto, ma il vecchio
si mantenne
impassibile.
Sul finire del pomeriggio, quando
ormai si sentiva
esausto e umiliato, l'impetuoso
guerriero si ritirò.
Delusi dal fatto che il maestro
avesse accettato
tanti insulti e tante provocazioni,
gli allievi gli
domandarono:
"Come avete potuto sopportare
tanta indegnità?
Perché non avete usato la vostra
spada, invece
di mostrarvi codardo di fronte a tutti?".
"Se qualcuno vi si avvicina con un
dono e voi
non lo accettate,
a chi appartiene il dono?"
domandò il maestro.
"A chi la tentato di regalarlo"
rispose uno dei
discepoli.
"Lo stesso vale per l'invidia,
la rabbia e gli insulti",
disse il maestro
"Quando non sono accettati,
continuano ad appartenere
a chi li portava con sé"
Amore, con un bellissimo testo
di
Michel Quoist
di
Michel Quoist
In ognuno di noi l'amore
cresce e ci accompagna
nel nostro cammino.
cresce e ci accompagna
nel nostro cammino.
L'amore, un cammino
Si crea.
Non è un vestito “prêt-à-porter”,
ma un pezzo di stoffa da tagliare,
assemblare e cucire.
Non è un appartamento, pronto,
chiavi in mano, ma una casa da
progettare, costruire, accudire e
sovente da riparare.
Non è una vetta raggiunta, ma una
partenza dal fondovalle, arrampicate
appassionanti, scivolate pericolose,
nel freddo della notte o nel caldo di
un sole scintillante.
Non è un solido ancoraggio nel porto
della felicità, ma una partenza ed
un
viaggio in alto mare, nella brezza o
nella
tempesta.
Non è un SI trionfante, un enorme
punto finale accompagnato dalla
musica, in mezzo a sorrisi ed applausi,
ma è una moltitudine di “sì” che
punteggiano la vita, in mezzo ad
una moltitudine di “no” che si
cancellano
camminando.
Così l’essere fedele, vedi un po’, non è:
non perdersi, non battersi, non cadere,
è sempre un sollevarsi e camminare.
È volere proseguire sino alla fine,
è il progetto preparato insieme e
liberamente scelto.
È dare fiducia all’altro, nonostante
le ombre della notte.
È sostenersi a vicenda, nonostante
le cadute e le ferite.
È avere fede nell’amore onnipotente,
andando oltre l’amore.
Annamaria... a dopo
Una bella lezione di filosofia, e pure di buon vivere. Il tutto centrato sull'intelligenza e sull'amore.
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