martedì 24 gennaio 2012

VEGETALI DAI COLORI IMPROBABILI

VEGETALI   DAI   COLORI   IMPROBABILI


Dalle patate blu al peperone nero fino al basilico rosso, la spesa degli italiani cambia colore e garantisce in modo del tutto naturale nuove ed esclusive proprietà salutistiche e nutrizionali. Lo scorso ottobre, a Cernobbio, nell’ambito dell’XI edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, si è svolta la prima esposizione nazionale sulla rivoluzione cromatica avvenuta sulla tavola degli italiani. Erano presenti  il presidente nazionale della Coldiretti Sergio marini e il nutrizionista Giorgio Calabrese che ha spiegato le caratteristiche associate ai diversi frutti.  “È possibile rispondere alle nuove esigenze di mercato senza ricorrere necessariamente a metodi innaturali come la manipolazione genetica”, ha affermato il presidente Marini, sottolineando che “è più facile il trasferimento delle innovazioni dal campo alla tavola quando è più diretto il rapporto tra produttori e consumatori”.
Le particolari caratteristiche nutrizionali risultano  legate proprio al  differente ed insolito colore: dal peperone dal particolarissimo color notte e dalla forma quadrata, molto più ricco di capsaicina, che d il gusto piccante,vitamine e antiossidanti, alle patate blu del Trentino che grazie alla loro polpa blu mare sono ricchissime di antociani, che migliorano la vista e prevengono il deposito di colesterolo sui vasi sanguigni e risultano di grande effetto se trasformate in un divertente purè blu.




Addirittura a certi incroci naturali si associala una riduzione dello stress.
Per esempio, il basilico rosso pomodoro, grazie alle piccole foglie purpuree, ha notevoli proprietà antistress ed è un potente stimolante e risulta ottimo per aromatizzare pesce e verdure o trasformato in un pesto un po’ inconsueto.





Cosa dire delle spiritose coste di bietola colorate che con le loro sfumature gialle, rosse, arancioni e fucsia, che durante la cottura non perdono la colorazione, possono rallegrare anche i piatti più monotoni.




Non mancano poi  il cavolfiore viola dalle notevoli proprietà antiossidanti utilissimo per contrastare l’invecchiamento cellulare, come le carote viola o color latte, con proprietà antinvecchiamento 28 volte in più del classico tubero arancione,il pomodorino giallo coltivato a Pavia che, poco più grosso di una ciliegia, è saporitissimo e dolcissimo e grazie al suo giallo intenso risulta ricchissimo di vitamina c utile per rafforzare le difese del sistema immunitario.





A vederli sembrano frutto di chissà quale manipolazione. In realtà si tratta di alimenti rigorosamente ‘non Ogm’, più salutari di quelli che arrivano normalmente sulle tavole. Sono incroci naturali ottenuti dagli agricoltori, che vanno solo sui banchi dei mercati a chilometro zero, o alimenti legati alla tradizione culinaria della zona di origine e lì limitati, come la citata patata blu del Trentino, o la melanzana rossa, piccola e rotonda come un pomodoro, che si trova quasi solo in Basilicata. E’ strana ma di sicuro effetto: di colore arancio tendente al rosso, è ricchissima di licopene e antocianine che prevengono le malattie cardiovascolari e limitano lo sviluppo dei tumori; quella bianca, invece,non avendo i pigmenti color viola tipici dell’ortaggio, può essere tranquillamente mangiata con la buccia che risulta poco coriacea, più morbida e quindi più digeribile.                                           



Prodotti più particolari sono delle riscoperte di  biodiversità che con l' agricoltura industrializzata sono stati abbandonati per la minore resa.  Esistono, ad esempio, delle pannocchie rosse o anche nere, molto più piccole che danno minore produttività e quindi hanno un prezzo più alto, ma potrebbero essere riscoperte se si notasse un interesse di mercato a una farina dal colore particolare. Tra l' altro si tratta di prodotti «rustici», più resistente ai parassiti, e quindi coltivabile con i soli concimi naturali.                                                                                                                   Tutti Made In Italy... ma purtroppo meno finanziati dallo Stato, rispetto ad alimenti prodotti all' estero e spacciati per italiani.
In una  ‘mostra arcobaleno’ non poteva certo mancare il riso venere dal colore viola scuro, quasi nero e dal profumo di pane appena sfornato che contiene amidi altamente digeribili ed ha anche un basso indice glicemico, straordinario se cucinato in insalata con il pesce,  o l’insolito riso rosso che grazie al suo colore contiene un’ottima percentuale di ferro, di magnesio e di fosforo: e’ un alimento sano, facilmente digeribile e di alto valore nutritivo perché ricco di carboidrati e sali minerali.
                                       



Molto curioso è il mais bianco perla, bergamasco, con granella vitrea, dal quale si ricava una farina bianco candido ottima se abbinata a formaggio e salumi o fritta, ma anche mangiata qualche giorno dopo rafferma al posto del pane;  il mais nero ricavato dalle pannocchie molto piccole e ricoperte da grani di colore nero risulta ricchissimo di preziosi antiossidanti come la zeaxantina.                                                                        Di grande impatto visivo è il cavolfiore verde, parente del cavolfiore bianco che pero’ non essendo stato racchiuso tra le foglie ha sviluppato la clorofilla, importantissima per la produzione di emoglobina;  il sedano rosso dal caratteristico color rubino alla base delle coste, il cece nero che grazie alla sua buccia sottile, vellutata e nera risulta altamente proteico e ricco di ferro, il peperoncino giallo che somiglia ad una piccola mela ed  ha effetto depurativo.                                         Insomma, se è vero che  ‘anche l’occhio vuole la sua parte’, si può dire che ormai ‘ne vedremo di tutti i colori’ !!!





 MARIA... a dopo

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