Giornata della memoria . . . al ‘Binario 21’ la prima targa per ricordare la partenza dei deportati per Auschwitz
E' stata collocata su una delle banchine del Memoriale della Shoah. Per completarlo mancano ancora 5,5 milioni
Venerdì scorso è stata posata la prima targa commemorativa dei convogli partiti dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano in direzione del campo di concentramento: «30-1-1944, Milano-Auschwitz». La lapide è stata collocata su una delle banchine del Memoriale della Shoah del capoluogo lombardo, di fronte a dove sorgerà il Muro dei Nomi. E' la prima di 20 targhe che ricorderanno tutti i convogli di deportati partiti dalla Stazione di cui si hanno finora notizie. La posa ha dato quindi il via a un reading di brani letterari sulla deportazione e sul genocidio a cui ha partecipato anche Liliana Segre, l'ultima superstite di coloro che furono deportati su quel treno il 30 gennaio 1944.
Accanto al memoriale, al cui progetto stanno già lavorando professionisti rinomati, dovrà sorgere un centro educativo multimediale destinato alle scuole che ogni anno affollano le mostre realizzate in occasione del Giorno della Memoria . . .
Accanto al memoriale, al cui progetto stanno già lavorando professionisti rinomati, dovrà sorgere un centro educativo multimediale destinato alle scuole che ogni anno affollano le mostre realizzate in occasione del Giorno della Memoria . . .
In sintesi, gli avvenimenti di quel 30 gennaio 1944 : dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano una umanità dolente, composta di cittadini italiani di religione ebraica di ogni età e condizione sociale, veniva caricata tra urla, percosse e latrati di cani su vagoni bestiame.
All’alba di una livida domenica invernale più di 600 persone avevano attraversato la città svuotata partendo dal carcere di San Vittore su camion telati e avevano raggiunto i sotterranei della Stazione Centrale con accesso da via Ferrante Aporti.
Tutti loro, braccati, incarcerati, detenuti per la sola colpa di esser nati ebrei partivano per ignota destinazione. Fu un viaggio di 7 giorni passati tra sofferenza e ansia. I bambini da 1 a 14 anni erano più di 40, tra di loro Sissel Vogelmann di 8 anni e Liliana Segre di 13. La signora Esmeralda Dina di 88 anni era la più anziana.
All’arrivo ad Auschwitz la successiva domenica 6 febbraio circa 500 fra loro vennero selezionati per la morte e furono gasati e bruciati dopo poche ore dall’arrivo. Dal binario 21 era già partito un convoglio con quasi 250 deportati il 6 dicembre del 1943, ne sarebbero partiti altri fino a maggio del 1944.
All’alba di una livida domenica invernale più di 600 persone avevano attraversato la città svuotata partendo dal carcere di San Vittore su camion telati e avevano raggiunto i sotterranei della Stazione Centrale con accesso da via Ferrante Aporti.
Tutti loro, braccati, incarcerati, detenuti per la sola colpa di esser nati ebrei partivano per ignota destinazione. Fu un viaggio di 7 giorni passati tra sofferenza e ansia. I bambini da 1 a 14 anni erano più di 40, tra di loro Sissel Vogelmann di 8 anni e Liliana Segre di 13. La signora Esmeralda Dina di 88 anni era la più anziana.
All’arrivo ad Auschwitz la successiva domenica 6 febbraio circa 500 fra loro vennero selezionati per la morte e furono gasati e bruciati dopo poche ore dall’arrivo. Dal binario 21 era già partito un convoglio con quasi 250 deportati il 6 dicembre del 1943, ne sarebbero partiti altri fino a maggio del 1944.
Senza alcuna retorica, ma credendoci profondamente, continuiamo a gridare . . .
Mai Più !
MARIA... A DOPO
MARIA... A DOPO
Sì, Maria. Mai più, mai più. Ancora oggi e per sempre è troppo grave il fardello per l'umanità intera.
RispondiEliminaMAI + QUESTI MASSACRI,MAI + VIOLENZE,MAI + GUERRE,ANCHE SE NN ERO NATA NEL VEDERLI MI SI STINGE IL CUORE,PACE X TTA L'UMANITA'.MIMMA
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