Ebbene si! Cari amici, non riusciamo a stare lontani da voi ! E, sia io che Enzo e Maria, tra un bagno e l'altro, siamo qua a tenervi e tenerci compagnia . Specialmente nelle ore più calde è un refrigerio chiudere le persiane e...raccontarcela. Siano essi articoli leggeri o di stretta attualità. Oppure, semplicemente, delle riflessioni estemporanee come quella che ci propone ,oggi, Maria ...
L’agave è una pianta che mi ha sempre affascinato. Ha una caratteristica che ritengo particolarmente drammatica: vive anche fino ai 20-30 anni, poi fiorisce e muore, un unico fiore a conclusione di una vita rigogliosa. In quel fiore c’è tutta la sua esistenza, tutte le lotte sostenute per giungere a quella manifestazione, unica ed irripetibile, come certi amori . . .
L’agave
Sono anni che torno in questo angolo di paradiso
Il mare accarezza il cielo,
Che a sera ricambia tanta tenerezza
Con la passione di un bacio rovente,
Dato con le labbra del sole che tramonta.
A pochi passi una folta vegetazione
Tutte le sfumature del verde
Che si arrossano, come arruginite dai raggi roventi
Eccola, è sempre lì, nel suo fiero ergersi , l’agave
Un punto fermo in questo paesaggio, ma . . .ancora per poco
L’ho vista crescere, allargare il suo cespuglio e finalmente fiorire
Ma per quel fiore consuma tutte le sue energie,
Per poi morire dopo aver regalato
Il suo estremo dono d’amore . . . unico . . . esclusivo
Tornerò in questo angolo di paradiso
Chiuderò gli occhi e accanto alla sua ombra un’altra fluttuerà,
perché nessun segno d’amore scompare davvero.
ARIA
Testo di contenuto elevato, caldo e delicato per una pianta che sembra avviluppare: stilisticamente garbato.
RispondiEliminaGradirei leggere qualcosa di te, Annamaria Merluzzi.
ENZO
Ammutolito e rapito, apprezzo.
RispondiEliminaDi me? ma io non sono una pianta Vincenzo Liberale!
RispondiEliminaPer una volta intervengo a favore di Enzo...eh eh eh. Annamarì, vuole qualcosa di poetico da te!!! Non credo difficile per te esprimere la tua sensibilità... pochi versi, ma sentiti. Maria.sa
RispondiEliminal'avevo capito che sei molto sensibile, spero di coltivare qualche bella pianta da fiori con te...marcellino.rm
RispondiEliminaMarcellì, eccome...apri la porta...dai fiato a un organo sensibile...e non dici nemmeno "buongiorno"? Sospetto che tu abbia studiato in una scuola congolese!
RispondiEliminaMarcellìno, niente pane e...molto vino?
ENZO
A me Marcellino mi ha detto buongiorno...e pure buona sera...Comunque è astemio... ah ah ah Enzoooooooooooooooo, a te posso offrire un limoncello? Mannaia a te!!! Maria.sa
RispondiEliminatutta invidiaaaaaaaaaaaaa marcellino.rm
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