Una lettura sempre di stimolante umorismo, rivelatrice dei lati buffi della vita, quella degli scritti di De Crescenzo, uno dei napoletani che esprimono l ‘essenza di un popolo che . . . se non esistesse si sarebbe dovuto inventare !
. . . Dicevano i futuristi: “Perché solo la vista e l’udito debbono godere dell’Arte? E il Tatto? Che vi ha fatto di male il Tatto per privarlo dei piaceri estetici? “ E si inventarono le mostre tattili, ovvero rassegne di opere che si potevano solo toccare. Il visitatore immergeva la mano in uno scatolone di legno ed entrava in contatto con il capolavoro. Fuori il titolo e dentro l’opera : uno strato di ovatta, una spazzola, una pezza bagnata… Una delle opere era intitolata Erotismo e fu grazie ad essa che riuscii, finalmente, a capire il mistero del sesso. Si trattava di una tavoletta di gomma, quadrata, larga all’incirca quaranta centimetri per quaranta e alta cinque. Nella gomma erano stati praticati trentasei buchi, tutti in fila per sei. Su un cartello si leggeva: “Introducete un dito nel buco preferito, facendo attenzione, però, perché in uno dei buchi è nascosto un chiodo rivolto verso l’alto”. Infilai subito l’indice nel primo foro in alto a sinistra e, non trovando nessun chiodo, proseguii, con cautela, ad esplorare tutti gli altri pertugi. Più andavo avanti e più avevo paura di pungermi. Solo alla fine, quando mi resi conto che non c’’era nessun chiodo, capii il messaggio dell’artista. L’erotismo è una stanza buia dove si entra con molta curiosità e con un pizzico di paura, è il possesso della persona amata unito all’ansia di perderla, è la continua ricerca del limite. Se invece accendiamo la luce, sparisce tutto il piacere e con esso anche l’erotismo . . .
(MARIA)
(MARIA)
si ride si piange
I LIBRI DA SCOPRIRE
MILLE ANNI ANCORA
di Ivano Sallusti
di Ivano Sallusti
Trama:
II romanzo narra la vicenda di un uomo che sceglie la solitudine della montagna per riscoprire il contatto con il mondo degli uomini semplici e con se stesso. Durante questo percorso, il protagonista si riapproprierà degli affetti e dei legami importanti, e scioglierà invece quei nodi che ancora lo stringono ai simulacri della vita moderna.
Commento:
Mille anni ancora è decisamente un libro "fuori tempo" rispetto ad ogni aspetto della realtà moderna: stress da lavoro o per qualsiasi altra causa, consumismo, mancanza di tempo, superficialità e apparenza.
In un romanzo relativamente breve, Sallusti ci mostra un uomo che, in antitesi a tutto quello che ha contraddistinto la sua vita fino a quel momento, decide di dare un taglio netto al passato trasferendosi in una baita spartana, per dedicarsi ad un'esistenza semplice e a contatto con la natura.
Nonostante alcune considerazioni fatte dal protagonista risultino un po' eccessive, le emozioni trasmesse sono la pacatezza, la serenità, l'attenzione verso gli altri (molto dolce la figura dello "scemo del villaggio" e commovente l'amicizia tra lui ed Enrico), insieme alle riflessioni su tanti aspetti negativi della vita moderna.
In quello che sembra quasi un ritorno al passato, non si avverte alcun senso negativo; non si tratta, infatti, di un passo indietro né di un fallimento, bensì di un fermarsi a riflettere su quanto di buono ci siamo persi in nome della modernità e di un benessere legato solo all'apparenza e ai beni materiali. Molto bello.
(M.G.)
II romanzo narra la vicenda di un uomo che sceglie la solitudine della montagna per riscoprire il contatto con il mondo degli uomini semplici e con se stesso. Durante questo percorso, il protagonista si riapproprierà degli affetti e dei legami importanti, e scioglierà invece quei nodi che ancora lo stringono ai simulacri della vita moderna.
Commento:
Mille anni ancora è decisamente un libro "fuori tempo" rispetto ad ogni aspetto della realtà moderna: stress da lavoro o per qualsiasi altra causa, consumismo, mancanza di tempo, superficialità e apparenza.
In un romanzo relativamente breve, Sallusti ci mostra un uomo che, in antitesi a tutto quello che ha contraddistinto la sua vita fino a quel momento, decide di dare un taglio netto al passato trasferendosi in una baita spartana, per dedicarsi ad un'esistenza semplice e a contatto con la natura.
Nonostante alcune considerazioni fatte dal protagonista risultino un po' eccessive, le emozioni trasmesse sono la pacatezza, la serenità, l'attenzione verso gli altri (molto dolce la figura dello "scemo del villaggio" e commovente l'amicizia tra lui ed Enrico), insieme alle riflessioni su tanti aspetti negativi della vita moderna.
In quello che sembra quasi un ritorno al passato, non si avverte alcun senso negativo; non si tratta, infatti, di un passo indietro né di un fallimento, bensì di un fermarsi a riflettere su quanto di buono ci siamo persi in nome della modernità e di un benessere legato solo all'apparenza e ai beni materiali. Molto bello.
(M.G.)
una ricetta al volo...
Bastoncini al curry
Ingredienti per 4 persone:
8 etti di carote novelle, 2 cipolle rosse, 2 rametti di rosmarino, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di curry piccante, 2 peperoncini, sale, 1 bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di olio di oliva.
Preparazione:
Sbucciare e tagliare ad anelli le cipolle. Rosolarle a fiamma moderata in un tegame con l'olio, il rosmarino e i peperoncini.
Aggiungere le carote pelate e tagliate a bastoncini, rosolare a fiamma vivace per 5 minuti poi versare il vino e lasciare evaporare. Aggiungere la farina, il curry, mescolare e lasciare tostare la farina per qualche istante. Aggiungere gradatamente 1 bicchiere di acqua, un pizzico di sale, mescolare e lasciare cuocere a fiamma moderata per un quarto d'ora. Mescolare di tanto in tanto e aggiungere un mestolino di acqua calda, se fosse necessario.
Sono buone sia calde che tiepide e si possono servire come contorno oppure come antipasto.
Ingredienti per 4 persone:
8 etti di carote novelle, 2 cipolle rosse, 2 rametti di rosmarino, 1 cucchiaio di farina, 1 cucchiaino di curry piccante, 2 peperoncini, sale, 1 bicchiere di vino bianco secco, 4 cucchiai di olio di oliva.
Preparazione:
Sbucciare e tagliare ad anelli le cipolle. Rosolarle a fiamma moderata in un tegame con l'olio, il rosmarino e i peperoncini.
Aggiungere le carote pelate e tagliate a bastoncini, rosolare a fiamma vivace per 5 minuti poi versare il vino e lasciare evaporare. Aggiungere la farina, il curry, mescolare e lasciare tostare la farina per qualche istante. Aggiungere gradatamente 1 bicchiere di acqua, un pizzico di sale, mescolare e lasciare cuocere a fiamma moderata per un quarto d'ora. Mescolare di tanto in tanto e aggiungere un mestolino di acqua calda, se fosse necessario.
Sono buone sia calde che tiepide e si possono servire come contorno oppure come antipasto.
PROVERBIO SICILIANO
Si incomincia bene la settimana. Grazie.
RispondiEliminaluigi.sa io aspetto di berlo quel caffè sospeso maria.
RispondiEliminaGrazie Lorenzo, chi bene comincia è a metà dell'opera ciaoo
RispondiEliminavirtualmente l'abbiamo preso insieme stamattina...e con noi Annamaria. Ciaoo
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