IL FORMAGGIO PROBIOTICO AIUTA IL SISTEMA IMMUNITARIO E PREVIENE LE MALATTIE
Il formaggio probiotico contribuisce a rafforzare il sistema immunitario ed è importante soprattutto per gli anziani. La notizia arriva dalla Finlandia, e più precisamente dall’università di Turku, dove un team di ricercatori guidato dal professor Fandi Ibrahim ha studiato gli effetti dei probiotici, già famosi per l’azione benefica nei confronti della flora batterica intestinale, su un gruppo di persone di età compresa tra i 72 e i 103 anni, tutte ospiti di una casa di cura del luogo. I partecipanti sono stati equamente suddivisi in due gruppi e invitati a consumare una fetta di pane con formaggio Gouda per quattro settimane. Con una differenza, però: la colazione del primo gruppo era addizionata di probiotici, mentre al secondo gruppo è toccato un formaggio normale.
Gli scienziati finlandesi hanno poi eseguito le analisi del sangue per valutare gli effetti dei diversi alimenti sui sistemi immunitari degli anziani, verificando in particolar modo i parametri relativi all’immunità innata. Interessanti i risultati ottenuti, riportati sulle pagine del giornale scientifico “FEMS Immunology & Medical Microbiology”: «Nei soggetti del primo gruppo – ha spiegato il professor Ibrahim – c’è stato un chiaro aumento dell’immunità naturale favorito dall’azione delle cellule NK del sangue e un contemporaneo incremento dell’attività fagocitaria. In altre parole, l’assunzione di formaggio probiotico ha contribuito a rafforzare il sistema immunitario degli anziani: se inserito in una dieta regolare, l’alimento può sicuramente aiutare l’organismo a risolvere diversi problemi di salute, prevenendo malattie e infezioni esterne».
NUOVE FRONTIERE: TRA 10 ANNI TERAPIE PERSONALIZZATE CONTRO I TUMORI
Tra dieci anni ogni malato di cancro potrà avere una terapia personalizzata, generata sulla base delle caratteristiche del proprio Dna. L’incoraggiante prospettiva è stata annunciata dai ricercatori del “Comprehensive Cancer Center” della University of Alabama at Birmingham. Nel cercare una cura efficace per la malattia di una paziente, una donna di 39 anni affetta da una forma acuta di leucemia, i ricercatori britannici ne hanno sequenziato l’intero Dna (pratica già eseguita a livello sperimentale su molte persone e destinata a diventare consuetudinaria nei prossimi anni grazie al progressivo abbassamento dei costi). Molto interessanti i risultati dell’esperimento: attraverso l’analisi dei geni, gli scienziati hanno individuato una terapia specifica ed efficace per la malattia della paziente.
«La donna con leucemia mieloide acuta – ha spiegato il professor Boris Pasche, responsabile e coordinatore dello studio, sulle pagine del settimanale scientifico “Journal of the American Medical Association” – aveva una prognosi non positiva, la cura normalmente raccomandata per la malattia non produceva gli effetti sperati. Attraverso la mappatura completa del Dna della donna abbiamo però potuto verificare le positive reazioni di un gene indicativo a una terapia alternativa». I ricercatori britannici hanno così modificato la cura e la paziente ne ha tratto beneficio, mostrando significativi miglioramenti. «Oggi sequenziare il Dna è una procedura complessa e costosa – ha aggiunto il professor Pasche – Ci vogliono quattro settimane e circa 30 mila dollari. Tra cinque anni, però, basteranno 15 minuti e 100 dollari. La mappa completa del genoma suggerirà al medico curante la terapia migliore».
Annamaria... a dopo
Le notizie sul formaggio probiotico e sulle prossime terapie personalizzate contro i tumori sono semplicemente spettacolose. Grazie alla ricercatrice.
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