La tecnologia in medicina, 150anni di progresso”
Dall’invenzione dello stetoscopio al robot chirurgico, ovvero come la tecnologia si è messa al servizio della medicina per migliorare la cura e l’assistenza alla persona. Questo è il senso della mostra “Robot show: occhi sul futuro. La tecnologia in medicina, 150anni di progresso” in programma dal 16 al 24 maggio al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
La mostra è un’opportunità per evidenziare l’importanza della ricerca in campo bio-medico nell’applicazione alla cura delle persone. Se con l’invenzione, del tutto casuale, dello stetoscopio, cambia la storia della diagnostica in medicina, è con il perfezionamento della tecnica e il miglioramento dei materiali che l’invenzione acquista sempre più importanza per il medico. Un esempio che ritorna nella prima parte della mostra, una sezione storica, in cui trovano posto diversi strumenti che hanno subito uno sviluppo grazie alla tecnologia, dalle siringhe allo sfigmomanometro, al forcipe. Nella stessa sezione, trovano spazio anche le origini delle scienze infermieristiche e della chirurgia.
Nella seconda sala, l’importanza della ricerca e della sperimentazione bio-ingegneristica in medicina si mette in mostra. Oltre ai prototipi ideati dagli studenti del corso di Laurea in Ingegneria per comprendere le basi della meccanica, in esposizione si trovano apparecchiature complesse sviluppate per migliorare la cura della persona. Tra quelle messe a punto proprio dai bioingegneri dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, troviamo il CBM Motus, macchina robotica per la tele-riabilitazione della mano in pazienti che hanno subito un ictus, la piattaforma meccatronica per l’analisi del comportamento, un dispositivo che permette l’analisi del comportamento esplorativo guidato da curiosità nei bambini, e la mano robotica, progettata presso l’Istituto di Robotica e Meccatronica del Centro Aerospaziale tedesco di Monaco (DLR), che, grazie all’impianto di elettrodi, si muove col pensiero. Nella stessa sala troviamo l’i.v. Station e il Cytocare, quest’ultimo in dotazione al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e visibile tramite una telecamera posizionata negli ambienti della farmacia, due piattaforme computerizzate per la corretta formulazione di farmaci a livello ospedaliero. Ultimo importante dispositivo in mostra è il robot chirurgico “da Vinci”, che sarà visibile durante due degli eventi in programma, il 19 e il 23 maggio, grazie al quale si opera oggi in condizione di mini-invasività.
Si tratta di un robot chirurgico che viene utilizzato per una varietà di applicazioni in molti campi diversi".
Il sistema da Vinci fornisce informazioni e una maggiore precisione per i chirurghi in vari campi che il sistema può simulare un ambiente aperto chirurgica, consentendo il funzionamento attraverso piccolissime incisioni.
Un bio-ingegnere dell'Ateneo sarà sempre a disposizione dei visitatori, mentre durante gli eventi principali, un medico e un’infermiera guideranno gli ospiti nella prima sezione della mostra. Tra gli eventi in programma,
lunedì 23 maggio
A scuola di robotica al Campus Bio-Medico
Bambini vestiti da chirurghi in sala operatoria, e bambini alle prese con una gara tra robot: è stata una mattina di scienza e divertimento, quella a cui hanno preso parte alcune scolaresche di quattro scuole elementari di roma, ospiti della mostra “Robot show: occhi sul futuro” allestita al policlinico del Campus Bio-Medico. Un percorso che dal passato si affaccia sul futuro, mostrando le più moderne tecniche della robotica applicata alla medicina.
Robotica, strumentazioni all'avanguardia e dinosauri corridori: un viaggio per capire come è cambiata e come sta cambiando la medicina, partendo dai primi strumenti per le diagnosi per arrivare alle tecnologie automatizzate.
Sguardi affascinati, interessati e divertiti, quelli dei piccoli studenti visitatori della mostra: i bambini si sono improvvisati chirurghi alle prese con il robot chirurgo 'Da Vinci', prima ascoltando le spiegazioni dei medici e poi provando con le loro mani il funzionamento del macchinario.
Evviva, dunque, la medicina e la tecnologia applicata. E ottima l'idea di cinvolgere i bambini.
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