Diceva Petronio “Necesse habent cum insanientibus furere”
(Tra i pazzi si deve per forza impazzire), ma io mi rifiuto con
tutte le mie forze di entrare in questa ottica spaventosa,
anche se guardandomi intorno vedo sempre più l’intelligenza
presa a calci dalla realtà.
…Una rapida considerazione su questa guerra in Libia: per
quaranta e più anni, abbiamo visto in giro tantissimi amici,
più o meno fidati, per il colonnello Gheddafi, notoriamente
dittatore eccentrico e molto poco affidabile.
Tutti hanno fatto la fila per concludere ottimi affari con il
colonnello libico, anche se qualcuno nei rapporti personali è
andato oltre, considerato che oltre al petrolio, faceva per conto
nostro anche il “lavoro sporco” contro i clandestini.
Succede poi quella, ancor oggi, strana rivoluzione nord africana
che ha colpito anche la Libia e qui, a fronte della durissima e
sanguinosa repressione del colonnello, l’Onu ha deciso di
bloccare il libico varando la famosa risoluzione 1973/2011 con
la cosiddetta “no fly zone”.
Subito dopo è successo di tutto nella confusione tra scettici,
interventisti e furbastri, ed è storia nota ancora attuale ed in
corso: C’è chi è andato a bombardare per i fatti suoi (Francia ed
Inghilterra), chi comanda senza dire di comandare (Usa), chi fa
la melina a centrocampo aspettando di vedere chi vince e nel
frattempo colleziona una buona dose di brutte figure (poteva
non essere l’Italia?), i Tedeschi che quasi se ne fregano di tutto,
gli altri Paesi Europei che vanno scrupolosamente in ordine
sparso in base alle proprie convenienze, i Russi ed i Cinesi che
fanno finta di incazzarsi, i Paesi Arabi contro i Paesi Africani,
la Nato senza direttive chiare, complessivamente tutti a vedere
come va a finire, visto che Gheddafi pare anche duro “a morire”
…Ed ancora non sappiamo dall’altra parte chi realmente sono
i rivoltosi. Sarebbe tutto incredibilmente comico se non fosse
sanguinosamente tragico …Naturalmente mentre giustamente
“puniamo” Gheddafi per le malefatte, in almeno una trentina di
Paesi al mondo dittatori, tiranni e despoti massacrano popolo,
libertà e democrazia tranquillamente nel silenzio più assordante.
Ma questa è una altra storia.
In questa forse lunga premessa, quello che volevo però porre
principalmente alla vostra attenzione, è il problema dei migranti
che stanno sbarcando in questi giorni a Lampedusa.
Qui la faccenda, angosciosa per tutti i suoi connotati di umanità,
ha parecchi punti oscuri che voglio porre alla vostra attenzione:
Già da molti giorni (prima dei bombardamenti in Libia), si
prospettava da parte dei nostri governanti l’arrivo di masse di
profughi: prima milioni, poi centinaia di migliaia, adesso per
fortuna solo una decina di migliaia. Ebbene, pur essendo tutti
certi che avvenisse questo, non si è fatto assolutamente nulla.
Noi vantiamo di avere una ottima Protezione Civile, capace di
mobilitarsi nel giro di poche ore, ed allestire egregi e funzionali
campi di accoglienza per molte migliaia di persone, cose che
abbiamo visto nei nostri purtroppo frequenti casi di calamità
naturali.
Ebbene dicevo nessuno si è mosso.
Hanno aspettato che centinaia, poi migliaia di persone arrivassero
con tutti i mezzi ed i barconi a Lampedusa, li hanno fatto
ammassare, hanno creato i presupposti per l’ovvia, comprensibile
reazione dei cittadini dell’isola, inondando continuamente ed
ossessivamente tutte le televisioni con le dure e crude immagini
di questo carnaio a cielo aperto, di questa marea di disperati a
volte anche esasperati, impossibili da controllare, a questo punto,
in maniera funzionale.
Cui Prodest ? A chi giova ? Non era meglio attrezzarsi prima ?
…Lascio, alla vostra intelligenza tutte le considerazioni …
Qualcuno adesso si ergerà a paladino della sicurezza e dell’ordine,
al grido già lanciato pochi giorni fa di “fuori dalle palle”,
raccogliendo immancabilmente i prossimi frutti elettorali con il mal
di pancia di tanta gente.
C’è poi chi naturalmente si è recato a Lampedusa dichiarando che
in pochi giorni tutto sarà risolto, naturalmente con la massima
efficienza e nel migliore dei modi (e ci mancherebbe).
Speriamo solo che i migranti non facciano (con tutto il rispetto),
la fine della spazzatura a Napoli, anche perché sotto il tappeto i
poveri migranti non si possono nascondere.
CIPRIANO
Annamaria... a dopo
Annamaria... a dopo
Cipriano, come sempre la tua analisi è stringente e convincente. Appassionata. Io ogni volta che ti leggo devo fare attenzione e farmi una doccia gelata. Perchè fra il tuo dire ed il fare c'è di mezzo la profondità dell'Oceano. Ma ti voglio bene.
RispondiEliminaDura e realistica presentazione di quello che effettivamente vediamo accadere ogni volta ..."sapevamo che sarebbe successo"... ma poi ci accontentiamo di vivere nell'emergenza. Sembra quasi che ci sia compiacimento nel voler dimostrare quanto siamo bravi ad affrontare certi eventi... ma pochi forse si accorgono, come Cipriano, che in fondo spesso, troppo spesso, sono solo macchinazioni elettorali. Maria.sa
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