martedì 19 febbraio 2013

GIA' LETTI MA SEMPRE GODIBILI...





Avere cinquanta anni oggi ,rispetto alle nostre mamme ,c’è una grande differenza in quanto
una volta succedeva solo alle streghe ,si fa per dire,di conservare parte della loro bellezza e carica erotica anche in età avanzata, mentre alle donne ‘buone’, come ad esempio le mamme e le nonne, non restava che rassegnarsi all’invecchiamento e all’emarginazione dalla vita sociale.

Di una donna infatti ciò che più contava erano bellezza e capacità di procreare: perse entrambe queste caratteristiche, alla donna non rimaneva più nulla.
La tipica cinquantenne, fino a una cinquantina di anni fa, era una signora in genere sovrappeso, con i capelli bianchi, vestita in modo dimesso, che indossava vestiti e gioielli completamente demodé, legati al periodo della sua giovinezza.
La cinquantenne declinava sempre i suoi tempi al passato ed i discorsi che faceva, pur rispecchiando un’antica cultura e saggezza popolare, erano in genere inadeguati ai tempi ed incapaci di rappresentare la realtà in tutte le sue sfaccettature.
Cosa è cambiato da allora? Molto, per non dire tutto.
La prima cosa che salta agli occhi è l’aspetto. Le cinquantenni di oggi sono(siamo) quasi tutte belle, come delle ragazze un po’ invecchiate, che esibiscono le poche rughe con vezzosa disinvoltura. E, se una volta a cinquant’anni le donne cominciavano a prepararsi al definitivo congedo dalla vita, intensificando le preghiere e le frequentazioni dei riti religiosi, le cinquantenni di oggi appaiono perfettamente immerse nel loro presente, permettendosi perfino di fare dei progetti di lungo termine. Le donne, del resto, dicono che in media arrivano all’età 83 anni, e dunque a cinquanta anni hanno ancora più di tre decenni davanti a sé per cambiare molte cose della propria vita che non le soddisfano più (fra cui, sempre più spesso, il partner).
Molto, in questa rivoluzione del costume è dovuto ai progressi della medicina: la maggiore igiene, il controllo dell’alimentazione, la prevenzione, le cure, sicuramente aiutano il corpo a mantenersi sano. Per gli aspetti estetici basti pensare al ricorso ormai generalizzato ai centri di bellezza, palestre o anche solo ai comuni parrucchieri , estetisti.,o semplicemente ricorrendo alla vasta gamma di prodotti di cosmesi (Una volta le donne di cinquant’anni, anche potendoselo permettere, evitavano di curare troppo il proprio corpo, per non sentirsi inadeguate al ruolo sociale che veniva loro attribuito e per evitare di sentirsi giudicare, specialmente dai più giovani, come delle persone frivolee leggere, che non a quello, più rispettabile, di nonna e madre).
Poi c’è stata l’entrata massiccia delle donne nel mondo del lavoro: anche se i tassi di disoccupazione femminili sono sempre più alti rispetto a quelli maschili, anche se le donne, a parità di occupazione, guadagnano meno degli uomini, la possibilità di poter contare su un lavoro retribuito ha permesso anche alle rappresentanti del sesso femminile di poter svolgere un ruolo attivo nella società, ottenendo il diritto di partecipazione, di voto, di guadagno autonomo.
Ma quello che più di tutto ha contribuito a modificare le cose è certamente il livello di istruzione femminile,rispetto a 50 fa e ovviamente più il livello di istruzione è alto e più una donna è sicura di se
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A queste considerazioni aggiungo alcuni dati che emergono da una ricerca  denominata ‘Donne a 50 anni e sentimenti’, realizzata su un campione di 700 italiane tra i 46 e i 59 anni nel corso del 2008.
Al primo posto l’amore: il 61% delle cinquantenni intervistate afferma che i sentimenti sono molto importanti, e per il 33% lo sono abbastanza. Il 94% del campione è attento rispetto alla propria sfera emotiva, convinto nell’80% dei casi di vivere l’amore e la coppia in modo più consapevole di quando aveva 30 anni. Per il 68% delle intervistate, poi, l’amore diventa meno passionale ma più profondo, fondato su affetto e stima reciproca, sempre più consolidato nel tempo, rafforzato da un lungo percorso di vita. E una cospicua minoranza (40%) si sente ancora affascinante e seducente.
Per l’85% delle cinquantenni amare significa rimanere con il proprio compagno. Ma l’amore va vissuto sempre con la stessa intensità e passione, come a 20 anni, per il 58% del campione. Il 31% ammette di tradire il proprio partner: ciò significa che tre donne su dieci si sono concesse qualche scappatella.

Figli. Il 90% delle cinquantenni italiane ha dei figli, e il 71% dedica loro molta attenzione. Il 28% però dichiara scarsa o nessuna attenzione verso i figli ormai cresciuti, confermando il desiderio di maggiore autonomia delle donne ma anche il fatto che i figli delle cinquantenni di oggi sono più indipendenti. Solo il 13% delle cinquantenni non è felice che i figli lascino la casa. Infine, solo il 25% considera amicale il rapporto con i propri figli.
Divorzio. Il 47% delle cinquantenni afferma che il divorzio è una brutta esperienza che lascia il segno, ma solo il 10% lo considera quale la fine di un periodo della vita. Anche una separazione può essere vista non più soltanto come un evento catastrofico, ma come una liberazione da un rapporto sbagliato (il 32% delle intervistate la pensa così).
Scelta del partner. Se il 22% delle cinquantenni non ha un uomo dei sogni, il 20% è sensibile al fascino degli intellettuali. Nella classifica del principe azzurro perfetto seguono gli imprenditori e gli uomini d’affari (17%), e gli attori del cinema americano (14%), mentre in coda troviamo i politici (solo il 3% delle donne li sogna come uomini ideali) e i nobili ‘doc’ (3%).
Aspetto e salute. Il 70% delle cinquantenni teme le malattie: la rigidità’ motoria e il timore della metamorfosi progressiva delle forme del corpo appaiono come il maggior motivo di allarme. Il 17% ha paura della solitudine, mentre invecchiare spaventa solo il 6%. Il 75% delle intervistate privilegia il proprio benessere psicologico, senza comunque ignorare lo stile di vita, una corretta alimentazione e una sana attività sportiva coniugate con l’attenzione alla cura estetica del corpo. Condurre uno stile di vita sano (42% delle preferenze) e avere una sana alimentazione (35%) sono due aspetti complementari. Discorso a parte per l’attività fisica e sportiva: solo il 26% non ci rinuncia.
Da una ricerca per l”Osservatorio Differently ‘Ri-scoprirsi donna a 50 anni’ (promosso da Lancaster), realizzata nel corso del 2008

Annamaria... a dopo

2 commenti:

  1. Annamaria, sei maggica. Ti abbraccio.

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  2. A me il pezzo è piaciuto, quale che sia l'origine e l'autore/autrice: chiaro, dettagliato e...psicologicamente gratificante per il gentil sesso.
    ENZO

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