Non c’è stanchezza o maltempo che tenga: per l’animale passeggiata d’obbligo e vantaggio dell’accompagnatore. I ricercatori dell’Università di San Diego presso due grosse cliniche veterinarie, hanno sottoposto un questionario a circa un migliaio di proprietari di cani. Tra quelli che hanno risposto, due su tre hanno dichiarato di occuparsi personalmente dell’uscita obbligata. Dalle risposte è emerso che, in questo modo, il 64% di loro raggiungevano senza accorgersene i livelli di attività fisica raccomandati per prevenire le malattie del cuore e della circolazione da due importanti società scientifiche mediche come l’American College of Sports Medicine e l’American Heart Association. I proprietari che delegavano ad altri il dog walking, come chiamano gli americani la passeggiata col guinzaglio in mano, erano invece tendenzialmente più sedentari: poco più della metà si muoveva almeno quel tanto necessario per mantenersi in buona salute.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per guadagnare salute basta mezz’ora di attività fisica moderata (come si ottiene con una camminata a passo sostenuto, praticabile a tutte le età e anche se si è un po’ acciaccati) almeno 5 giorni la settimana. I padroni che si fanno carico personalmente di portar fuori il cane, secondo i dati dello studio, fanno anche di più, camminando in media più di tre ore la settimana. Katherine Hoerster, che ha coordinato l’inchiesta, conosce bene, in quanto psicologa ed esperta di salute pubblica, la difficoltà di modificare stili di vita non corretti, come la sedentarietà: «Rispetto ad altre modalità di promozione dell’attività fisica in cui la persona non intravede alcun obiettivo e prima o poi abbandona il programma consigliato, l’avere un cane ha il vantaggio di fornire una motivazione precisa e inderogabile, da mantenere necessariamente a tempo indeterminato».
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confermo!!! parola di Laika..bau bau!
Evviva i cani, dunque.
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