Ho visto un film…   Biutiful 
                    Regia : Alejandro González Iňárritu
                                               Interpreti                      :  Javier Bardem,                   Maricel Álvarez, Eduard Fernández
                                Sceneggiatura                      :  Armando Bo,                   Nicolás Giacobone, Alejandro González                   Iňárritu,                                       Diaryatou                     
                                                                                                                       Daff,                      Cheng Tai Shen               
                                Genere                       :  Drammatico
                                            Produzione   :                    Universal Pictures                 
                                            Nazione                       :  U.S.A. 2010
                                            Premio come Miglior Attore a                   Javier Bardem al 63° Festival di Cannes 2010                      
                                                               Candidato al Golden Globe 2011 come                   miglior film straniero                                              
                                                                                Candidato all’Oscar 2011                   come miglior film straniero e miglior attore                   protagonista                
                                            Mettiamoci comodi… seguiamo                   lo svolgersi della pellicola, sicuramente                    impegnativa;                        il regista messicano ci ha                   abituato alle visioni cupe e livide:, già                   sperimentate in Babel e                   21                     grammi.                                                                                                           
                                                               Lasciamoci però calamitare                   dalla pregevole interpretazione dell’attore                   spagnolo : Javier Bardem, con quel naso da                   fratellastro di Owen Wilson                      (il                                       Ken Hutchinson                                del film Starsky                 & Hutch               del 2004               ),                                   ci                 guarda negli occhi per 142 minuti….  Come non invidiare la pur                 affascinante consorte                  Penelope Cruz !!!                              
                                Uxbal                   è un uomo solo che conduce una vita                   particolarmente dura, in un quartiere malfamato alla                   periferia di Barcellona.                    Possiede però una dote particolare:                   riesce a mettersi in contatto con i defunti, ricevendo                   offerte spontanee dalle persone che hanno perso i loro                     cari.  In conflitto con                   la moglie, donna fortemente disturbata, per                   guadagnarsi da vivere, agisce come intermediario tra                   la mala cinese ed i venditori ambulanti africani.                 
                                            Colpisce la descrizione di una                   Barcellona lontanissima dalle immagini turistiche,                   teatro di abiezione e sofferenza, capitolo pregevole                   del film, insieme alla interpretazione di Bardem, al                   rapporto con i figli , alla nazarena rassegnazione di                   fronte ad una triste lista di sventure.
                                            La scoperta della fine imminente                   ed inevitabile, costringe l’uomo a riflettere                   sul futuro che dovrà lasciare ai suoi figli;                   Uxbal mostra una maschera di dolore e di furore,                   determinato com’è a rincorrere una utopia                   di bellezza nonostante il paesaggio di                   infelicità globale.
                                            Si ha l’impressione che ogni                   dramma che si svolge nelle realtà miserabili di                   tutti i personaggi, vada a pesare sulle spalle                   dell’unico protagonista, che con la sua                   intensità ha più che meritato la Palma                   d’oro a Cannes nel maggio 2010.
                                            L’ansia e l’angoscia                   predominano ma, specie verso la conclusione,                   l’aspra durezza realistica dell’insieme,                      si sublima nella                   capacità del protagonista di decantare in modo                   straordinario rabbia e disperazione, accettando                   momenti intrisi di facile sentimentalismo.
                                            Anche l’uso della macchina                   da presa e della fotografia, contribuiscono a fissare                   l’angosciosa realtà; eppure nel complesso                   il film risulta potente, viscerale, autentico.
                                A domani, per segnalarvi le                   pellicole in uscita da venerdì 11 febbraio 2011


Mi sa che è un grande film.
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