sabato 16 gennaio 2010

UNA PROFONDA RIFLESSIONE PER HAITI-scritto da CIPRIANO

Orribile vedere una catastrofe di questa entità colpire una popolazione che ha sofferto povertà estrema, violenza e instabilita' politica per così tanti decenni”Questa che vi propongo è una lunga riflessione del nostro caro amico Cipriano.
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Ci sono momenti della propria vita quotidiana (e oggi è uno di quelli) in cui viene voglia di abbandonare tutto quello che si sta facendo o pensando di fare per fermarsi in religioso
raccoglimento, in riflessione, forse in preghiera e non conta in quali lingue o verso quale Dio, ma pensando solo alle profonde sofferenze, alla
caducità dell’esistenza di noi piccoli esseri umani gettati un po’ per caso, un po’ per fortunata (o sfortunata) coincidenza qua o là in questo nostro mondo, senza mai realmente capire o sforzarsi almeno di capire perché la vita ti concede tutto quello che ad altri tuoi fratelli invece non concede.
L’apocalisse si è abbattuta su Haiti. Il sisma di magnitudo 7 che ha scosso il Paese, uno dei più poveri al mondo, alle 16.53 del pomeriggio di martedì (le 23 ora Italiana) è stato catalogato come uno dei terremoti più violenti e devastanti degli ultimi 200 anni.
Le prime stime non riescono a dare un’immagine precisa della distruzione e delle vittime prodotte
dalle numerose scosse che hanno distrutto la capitale e gli altri centri abitati. Il premier haitiano Jean-Max Bellerive ha parlato di più di 100 mila decessi, mentre altre fonti parlano addirittura di 500 mila morti e di centinaia di
migliaia di feriti e senzatetto. L’epicentro è stato individuato a pochi chilometri dalla capitale Port-au-Prince, dove il palazzo del Parlamento, della Presidenza e l’edificio che
ospita la sede dell’Onu sono crollati.
Secondo il governo francese e i vertici delle Nazioni Unite i membri del personale presenti al momento del terremoto sarebbero tutti morti. Le comunicazioni telefoniche sono interrotte ed è
stato difficile prestare i primi soccorsi.
Questa è la fredda sintesi di un disastro che potrebbe essere il più terrificante delle ultime dieci generazioni; forse cinque volte più disastroso in vite umane di quello che la storia classifica tra i più violenti e sanguinosi degli ultimi due secoli: quello di Reggio Calabria e Messina del 28 dicembre 1908 e che causò oltre centomila vittime. 

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Sicuramente adesso si mobiliterà, sull’onda dell’emozione,una catena di solidarietà a livello planetario anche perché Haiti è una delle nazioni più povere del mondo, grazie soprattutto a mortificanti dittature (i tristemente ed indimenticabili dittatori Papà Doc Duvalier
padre e figlio), tra l’indifferenza mondiale per una nazione ed un popolo che non potevano
dare nessuna ricchezza in cambio di aiuto.
Dalle nostre parti, a casa nostra, forse sarà per la coscienza sporca, la convinzione che donando
l’obolo si può tornare moralmente vergini, molti si commuoveranno e forse anche sinceramente ci sarà la solita corsa alla solidarietà, a primo
impatto bella da vedersi e indubbiamente anche utile per i primi vitali soccorsi; poi sicuramente
ci saranno quelli che si metteranno in mostra per prendere il nastro di primo della classe, le televisioni faranno girare sempre lo stesso
pietoso spettacolo; ma suvvia non facciamo gli ipocriti: in sostanza ci rallegreremo tutti intimamente che il disastro abbia colpito lontano, tra poveri e derelitti, tra quelli che non hanno i gravi problemi che abbiamo noi di organizzare su due piedi le settimane bianche, di scoprire finalmente chi è l’idiota più idiota che vincerà al grande fratello, di come ristrutturare la terza o quarta casa per chi c’è l’ha o farsi l’abbonamento a Sky per vedere il calcio in tv, noi che abbiamo seri problemi di
nevrosi quando l’antenna televisiva non è ben orientata ed abbiamo problemi con il digitale terrestre.
Noi che non sappiamo più dove smaltire le tonnellate di immondizia piene di ogni ben di Dio, di dove andare in vacanza ad agosto, di come fregare il fisco e fottere il prossimo, di come convivere allegramente con camorra, mafia e n’drangheta facendoci i classici cazzi nostri (scusate), di dove buttare negri e badanti quando non ci servono più, di pregare Nostro Signore scrupolosamente solo per noi stessi e mai per il prossimo, di pulire la nostra casa e gettare la polvere per strada e pulire la nostra coscienza buttando il soldino nella cassetta dell’obolo
http://www.apcom.net/bin/content_3/TopNews/imgs/C_3_TopNews_80705_foto.jpg.
Noi che abbiamo i problemi con le Banche ed i conti bancari, noi che abbiamo sempre dilemmi insoluti con l’amante, il coniuge, la suocera ed il barboncino di casa, noi che ci ritroviamo il chiletto di ciccia sulla pancia e non riusciamo a risolverlo con la palestra o la corsetta, noi che schifiamo i nostri sindaci, i nostri assessori, i nostri consiglieri e poi puntualmente li votiamo sempre perché ci promettono il piacerino, il posticino, il regalino, il sorrisino, tutti parenti stretti e prodromi della sicura fregatura.
Noi che aspettiamo con ansia la riforma della giustizia uguale per tutti, del lavoro per tutti,
delle tasse giuste, della scuola e della sanità uguali per tutti, di conoscere le amanti ed i programmi roboanti di questo o quel Cavaliere e di tutto il seguito di scudieri, cortigiani, giullari e servi di corte.
Noi che dobbiamo convivere impietosamente e quotidianamente con i nostri piccoli e grandi egoismi, Di grazia e per piacere, lasciateci in pace con i nostri problemi …Quei poveracci di Haiti …Ci dispiace ma che volete, sono poveracci ed hanno finito di soffrire; noi purtroppo abbiamo altro a che pensare.
Forse è per questo che ci schifano pure i terremoti e la morte!


Cipriano





L'INFERNO DI HAITI- fonte Ansa-

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Il racconto dell'inviato : Il diario del 15 gennaio JAMANI-MALPASSE (frontiera Repubblica Dominicana-Haiti) - ''Sinora tutto bene, sono passati solo tantissimi feriti con ogni mezzo, ma e' tutto tranquillo... almeno per ora''. Al varco di frontiera piu' importante tra Repubblica Dominicana e Haiti, a un'ora di strada dall'inferno di Port au Prince, l'ufficiale dell'esercito dominicano si sforza di dimostrarsi tranquillo. Ma sotto l'apparenza, cresce il timore che una grande massa di disperati haitiani possa forzare la mano pur di passare il confine. Ieri le autorita' dominicane avevano lanciato l'allarme alle proprie forze armate, poi rientrato, circa i rischi di un'ondata di profughi alle frontiere, forse armati. Tuttavia permangono segnali di tensione: a una quarantina di chilometri dal confine con Haiti, un paio di guardie private armate di fucile difendono un piccolo ristorante: ''Da quando c'e' stata la tragedia a Port-au-Prince - racconta uno di loro preoccupato - ogni sera dobbiamo difenderci da sbandati che cercano di rubare''. Avvicinandosi a Jimani, aumenta il traffico dei convogli degli aiuti verso la capitale. Camion, mezzi pesanti, scavatrici stanno arrivando in citta' per cercare di salvare chi e' ancora sotto le macerie. Poi bisogna pensare ai sopravissuti. Con la prima distribuzione di cibo e acqua si cerca di calmare una situazione che ora dopo ora a Port-au-Prince si fa sempre piu' insostenibile. Si susseguono le notizie di saccheggi e sparatorie notturne. Sulla strada incrociamo la scorta del presidente dominicano, Leonel Fernandez. Poche ore prima si era incontrato con il suo collega haitiano Renee Preval per cercare di aiutarlo a coordinare i primi aiuti internazionali. ENTRANO AIUTI SCORTATI DA MILITARI DOMINICANI - I primi a passare oggi all'alba la frontiera tra Repubblica Dominicana e Haiti sono i soldati di Rafael Delapena, il capo delle forze armate dominicane, che sta coordinando assieme ai suoi colleghi haitiani i primi aiuti via terra diretti a Port-ou-Prince. Con il convoglio di aiuti ci sono numerose auto affittate dai giornalisti, tra questi l'inviato dell'Ansa, e una lunga colonna di volontari di tutto il mondo. Oltre a medicine, macchinari sanitari, nei loro convogli portano acqua e benzina, i due beni di prima necessita' che scarseggiano nella capitale che dista dalla frontiera circa 28 chilometri di strada tutta dissestata e a curve continue. POLIZIA A FRONTIERA: ENTRATE NELL'INFERNO, BUONA FORTUNA - Al passaggio della frontiera tra Repubblica Dominicana e Haiti gli ufficiali di polizia doganale dominicana, dopo aver chiesto ai giornalisti che vogliono entrare nome, cognome, numero di passaporto e testata di appartenenza, danno il seguente avvertimento: ''Devo avvisarvi che di la' dalla frontiera vi attende l'inferno. E' quello che vedrete. Molte carceri sono crollate e ci sono molti criminali in giro per Haiti. State molto attenti anche all'igiene. Portate molta acqua con voi, perche' di la' e' quasi esaurita. Anche guanti e mascherine perche' c'e' il pericolo di infezioni. Buona fortuna!''. PROTESTA SOPRAVVISSUTI, ABBANDONATI DA OBAMA E CHAVEZ - A fianco del palazzo presidenziale, immagine simbolo del crollo e della tragedia di un intero Paese, nel certo di Port-au-Prince, quattro lunghe file di sopravvissuti stanno ordinatamente aspettando di ricevere gli aiuti che continuano ad arrivare dalla vicina repubblica Dominicana. Tuttavia la rabbia e' tanta e cresce sempre di piu' l'esasperazione. Basta che un cronista accenni qualche domanda che tutti questi disperati, in maniera concitata ma assolutamente pacifica, esprimono la loro indignazione. E c'e' chi, con un fluente inglese attacca frontalmente l'uomo piu' potente della terra, di colore come la stragrande maggioranza degli haitiani: ''sono molto arrabbiato con Obama, siamo la prima nazione nera che ha abolito la schiavitu' e adesso abbiamo bisogno del primo presidente nero degli Stati Uniti. Ma ne abbiamo bisogno subito, ora, non tra 5, 6 o 10 giorni''. Uno dopo l'altro tutti esprimono lo stesso concetto. Un ragazzo laureato in ingegneria si lascia andare allo sfogo: ''ci hanno abbandonato tutti, gli Stati Uniti, la comunita' internazionale e anche il nostro governo. Come me ci sono ancora 20.000 persone almeno che stanno dormendo per strada e non hanno ancora ricevuto nulla, ne' cibo, ne' acqua, ne' una tenda.
di Ansa

.ERANO PALPITI, PALPITI NORMALI -- scritto da ENZO -


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJIwC3iTKq1ibVXC4-NoBPcKW44JuElUBRV8p6cbLc3be_JNI46gJA8Cm2kReXz2lLPA5gRayI1cfdnarCU94lC5wluktByCHz7_7YZeOx5yzqoDioJJh7UE-MqHLYgDLZd5spI3ZwQbF0/s200/Cuorespeciale.jpg



Erano pensieri, pensieri normali
Era un cuore, un cuore normale


M'imbattei in cuore nuovo
e credetti di amare un cuore speciale


Erano notti normali
Vissute con sonno normale


M'imbattei in un'anima nuova
E credetti in un'anima speciale




M'imbattei in palpiti nuovi
E credetti in palpiti speciali:
Ma privo di slanci, era un cuore normale


Ebbi fede nelle sue carezze
E fui tradito da un pugno
Avevo confidato in notti teneri
Con la speranza di gustarne l'essenza
E una valanga inattesa
Mi ha fatto smarrire
Le luci accucciate nell'anima,
E quando il Silenzio si è intromesso tra noi
Ho dovuto coprire l'Anima dal gelo


Confidavo in un cuore speciale,
Ma privo di slanci, era un cuore normale.

ENZO


venerdì 15 gennaio 2010

ANGELI A QUATTRO ZAMPE

http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2009/04_Aprile/07/CINO/20.JPGPer loro in fondo è un po’ la continuazione di un gioco, quello che hanno imparato iniziando a frequentare i corsi di addestramento in uno dei tanti centri che fanno capo alle associazioni di protezione civile o ai corpi militari dello Stato. Ma il loro «gioco» è in grado di salvare molte vite umane. Appena è scattata l’emergenza anche loro, i cani da catastrofe, sono stati mobilitati assieme alle squadre di ricerca e di pronto intervento partite da ogni angolo del mondo. Nelle loro gabbie hanno attraversato mari e oceani. E adesso aspettano solo di entrare in azione, segnalando ai loro conduttori la presenza di persone ancora in vita sotto i palazzi crollati. Li abbiamo già visti in azione in Abruzzo, dopo il sisma dell’aprile scorso. Gli «angeli a quattro zampe» hanno permesso ai vigili del fuoco e ai militari impegnati nelle ricerche di concentrare gli sforzi dove c’era la certezza della presenza di esseri umani. E così faranno anche tra le rovine dell’area di Port-au-Prince completamente devastata dal terremoto di martedì notte.


Annamaria... a dopo

AD ANNO ZERO I FATTI DI ROSARNO

Gli immigrati di Rosarno erano li già da dieci anni
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La teoria esposta da Santoro ieri sera ad Anno Zero è una sola, fin quando c'è il guadagno tutto va bene, ma quando una cosa non conviene più, allora tutti al diavolo. E' dietro i fatti di Rosarno c'è la mano nera della 'Ndrangheta si o no?

Qualcuno dice di si, altri si ostinano ad affermare il contrario. Ma quello che è successo a Rosarno era una cosa che si poteva prevedere, al contrario di come dicono alcune istituzioni, gli immigrati erano li già da 10 anni e qualcosa si poteva fare. Facevano lo stesso lavoro di sempre, raccoglievano le arance con lo stesso identico stile di vita di adesso. Il “tratto” era identico a quello di oggi, soldi falsi e pistolettate ai neri da parte di persone del luogo. La vecchia fabbrica abbandonata c'era anche dieci anni fa, il lerciume era presente già da molto tempo. La verità secondo Santoro è che Rosarno è piena di piccoli contadini dimenticati, le arance per l'industria adesso costano poco meno di 6 centesimi al chilo e non conviene più raccoglierle. E' tutto un fattore legato alla convenienza, sia questo un problema politico, sociale o civile, fatto sta che a Rosarno adesso niente è più come prima. I neri, fino a quando servono per raccogliere le preziose clementine pregiate possono restare, altrimenti fuori. Ma è stata la 'Ndrangheta ad organizzare tutto ciò? Questo è il tormentone sollevato da Santoro nella puntata di Annozero.

 

 

giovedì 14 gennaio 2010

DETERSIVI ECOLOGICI-CHIMICI E FAI DA TE (prima parte)




IMPARIAMO A CONOSCERLI E AD USARLI


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1
Lavorando in teoria e pratica su un nuovo modello di vita, ci siamo accorti di quanti detersivi usiamo e
SPRECHIAMO.
Spesso usiamo in abbinamento detersivi che si annullano a vicenda, oppure usiamo detersivi sbagliati per
un'operazione che necessiterebbe di altri detergenti.
Tutti noi usiamo detersivi. Pochissimi di noi ne conoscono le caratteristiche chimiche, le dosi indicate, i
consigli d'uso.
Quasi nessuno si rende conto di quanto tossiche siano le sostanze che adoperiamo e della necessità di
sceglierle ed usarle con rispetto e intelligenza.
Contribuiamo in ogni momento della giornata ad inquinare l'ambiente e noi stessi perchè non abbiamo
mai imparato cosa sono veramente i detersivi.
Le seduzioni televisive operano costantemente affinché ci si affidi totalmente alla pubblicità, dimenticando
il buonsenso.
Noi di MondoNuovo abbiamo deciso che il nostro pessimo modello d'uso e abuso dei detersivi era un
ottimo punto di partenza per ricominciare da capo. Cambiare in meglio ci è parsa una sfida meravigliosa...
E così abbiamo fatto!
Questo manuale è il risultato distudi, lavoro, esperimenti, delle
ricerche, della voglia di costruire, insieme ad altri, un Mondo Nuovo.
Sperando che anche voi vogliate profittare di queste informazioni, di questo "Mo(n)do Nuovo chiavi
in mano", ed unirvi nell'avventura di cominciare a vivere e pulire con un modello nuovo,
divertendosi, usando Testa e Cuore.
Possiamo costruire un Mondo Nuovo dove l'Amore per la Terra è il Centro e la Radice di ciò che
Scegliamo, e ogni giorno contribuiamo a Creare.
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Di seguito troverete una lista di consigli sulla bio_detersione, a partire dall' uso consapevole e attento dei
detersivi chimici, passando per l'utilizzo di semplici detersivi fai da te, proseguendo con l'acquisto di
detersivi ecologici dal costo contenuto, fino ad arrivare, volendo, all'utilizzo dei migliori detersivi biologici
in commercio.
Importante Sapere di Poter Scegliere. E Scegliere di volta in volta secondo proprie esigenze e possibilità.
Abbiamo scoperto che tutti i prodotti chimici in commercio hanno, ognuno alla loro maniera, un fortissimo
impatto ambientale.
Per ambiente s' intende
- l'ambiente fuori casa: terra, acqua, cielo, ove arrivano i rifiuti tossici dei detersivi che usiamo in casa;
- e l'ambiente casa: pochi sanno che esiste e continua ad aumentare l' inquinamento domestico
dovuto al largo uso di prodotti chimici quali spray, deodoranti, detersivi di ogni genere,
anticalcare, sbiancanti, candeggine, prodotti specifici per pulizie di ogni cosa.
Una lista infinita e in continuo aumento. Come in aumento sono le malattie allergiche,
malattie respiratorie, malattie di ogni tipo.
2
Il primo gesto consapevole e necessario (oltre che economico ed ecologico) è imparare a fare a
meno di tantissimi prodotti di cui abbiamo piena la casa.
Abbiamo imparato a passare al vaglio stretto tutti i detergenti circolanti nelle nostre case, arrivando a
capire che in effetti per tenere pulita ed ecologica una casa c'è bisogno di poche cose essenziali.
Questo primissimo quanto necessario gesto, costituisce la base per risparmiare anche i soldi necessari per
comprare quei pochissimi detersivi biologici di cui abbiamo veramente bisogno
Il secondo gesto, veramente economico ed utilissimo, consiste nel preparare spruzzini di acqua e
aceto, diluizione 20% o 30% o 40% di aceto in restante acqua. Si sceglie anche a secondo di quanto si
tollera l'odore dell'aceto: chiaramente la soluzione agisce meglio quando più è concentrato l'aceto.
Se l'acqua non è particolarmente calcarea và benissimo quella del rubinetto, altrimenti acqua distillata è
meglio per evitare macchie di calcare, più che altro su vetri e acciaio.
Molto spesso in casa si usano prodotti spray generici per pulire macchie semplici: acqua e aceto vanno
bene per la maggior parte dello sporco.
Se vi disturba l'odore dell'aceto, sappiate che l'aceto di mele ha un odore più gradevole
L'aceto, meglio se caldo, spruzzato sui rubinetti è fantastico per lucidare e togliere segni di calcare.
Se il calcare ha ostruito le griglie rompigetto di rubinetti e doccia, svitateli e immergeteli nell’aceto, finchè
non inizia a sciogliersi, dopodichè sciacquateli e rimetteteli a posto.
L'aceto pulisce benissimo i vetri senza bisogno di nulla d'altro.
Sempre con gli stessi spruzzini si possono pretrattare le pentole con residui attaccati sul fondo, ma anche
piatti e quant'altro.
Vedrete nel proseguo di questo documento quante volte l'aceto può essere utilizzato
Tenete presente che per una casa PULITA a dovere, pochi e semplici detergenti sono più che sufficienti in
gran parte delle pulizie.
Ciò sta a significare che per esempio il lavabo del bagno, può essere pulito a fondo con un ottimo
detergente che deterga e igienizzi ma quando dobbiamo semplicemente ripassarlo possiamo usare
detergenti blandi. Insomma un po' l'uno e un po' l'altro.
Viceversa laddove c'è davvero parecchio sporco è chiaro che uno spruzzino all'aceto non può essere il
primo passo.
Il terzo gesto è usare i panni magici.
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Sono panni di microfibra uniti di "unghiette" che raccattano lo sporco, sono utilissimi ed ecologicissimi per
mille pulizie. Asciutti permettono di spolverare senza detergenti. Bagnati e con l'ausilio di poco detersivo,
o aceto, o poco d'altro, potenziano l'azione detergente del detersivo e dello sfregamento meccanico.
Si comprano al supermercato nella zona spugne per la casa. E' importante comprarli di buona qualità: la
spesa è un investimento sicuro in quanto si lavano facilmente e durano tantissimo.
Il quarto gesto è il più facile ed economico, e di una efficacia spesso dimenticata :
USARE ACQUA CALDA POTENZIA QUALUNQUE TIPO DI LAVAGGIO E DETERSIVO.
Recuperiamo i gesti più semplici, efficaci e di buon senso, che con l' uso dei detersivi chimici a massima
tossicità ci siamo scordati!
Il quinto gesto o quinto elemento, è il TEMPO
Un ingrediente semplicissimo quanto utilissimo.
Con l'avvento dei detersivi chimici abbiamo preso
l'abitudine e la pretesa di volere " tutto subito". I prodotti sintetici offrono proprio questo: in virtù della
loro forte aggressività si ottiene molto in poco tempo.
Impariamo che qualche attimo di attesa permette sia all'acqua stessa, che al detergente in essa disciolto,
di AGIRE. Il tempo è necessario.
Spruzziamo il nostro detergente e aspettiamo qualche minuto che faccia effetto, che emulsioni, che
sciolga lo sporco.
In questo modo un detergente blando ottiene in qualche minuto quello che un detergente super agressivo
ottiene in 2 secondi.
Stesso discorso vale per i detersivi chimici: se impariamo ad aspettare che agiscano, scopriremo che poco
detersivo lasciato in posa per un paio di minuti, basta a detergere tutto il necessario
Il tempo è indispensabile anche per l'aspetto igienico : molti disinfettanti hanno bisogno di un minimo di
tempo di posa per agire.
quindi pazienza ... e buone pulizie con i detersivi BioAllegri!
3
Detersivi : caratteristiche e uso
DETERSIVI LAVATRICE

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Sia che si usino detersivi chimici che biologici, bisogna stare molto attenti alle quantità.
Alcuni tipi di detersivo cambiano nel tempo composizione e indicazione di dosaggio. Per questo motivo
bisogna ricordarsi di leggere con attenzione le prescrizioni in ogni ricarica di fustino acquistata.
NON SPRECARE è la regola aurea, principalmente per l' inquinamento, secondariamente per
l'economia. Inoltre una eccessiva quantità di detersivo non riesce a sciogliersi e di conseguenza a
lavare. Il risultato è che i panni non sono puliti e rimangono intrisi di residui di detersivo.


I detersivi chimici inquinano tantissimo quindi bisogna imparare ad usarli con accortezza.
I detersivi biologici costano di più e bisogna usarli in maniera altrettanto attenta, anche perchè essendo
detersivo puro, non riempito di sostanze inerti che facciano volume, va usato veramente in quantità
minime, rispetto al chimico.
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In effetti poi, essendo i biologici detersivi concentrati, la differenza di prezzo tra un detersivo chimico
pubblicizzato e un ottimo biologico concentrato, non è eccessiva come appare. Anzi, è vero che se usato
PERFETTAMENTE nelle quantità, il detersivo biologico costa uguale o poco più (a seconda delle marche)
di un detersivo chimico pubblicizzato. Per crederci bisogna proprio provare ed esperimentare.
Il modo più logico ed efficace per imparare ad usare bene qualunque tipo di detersivo, è
leggere attentamente le istruzioni, e pesare con precisione il quantitativo, almeno fino a che
non si è capito esattamente quanto usarne.
Non siamo abituati a pesare. Invece è il gesto più importante da imparare, con qualunque detersivo. E'
l'unica maniera per sapere esattamente quanto si consuma.
Non fidatevi di indicazioni tipo "una tazzina da caffè è pari circa a 50 ml", qualcuna di noi ha
esperimentato per mesi con una tazzina da caffè di 90 ml, precisi precisi, senza saperlo e sprecando
detersivo.
Non siamo abituati nemmeno a pesare i panni. Le indicazioni di uso del detersivo, si riferiscono a tot chili
di panni asciutti. Bisogna imparare a pesare anche i panni, prima che ci si abitui l' occhio.
Usare la giusta quantità di detersivo permette che venga eliminato il più possibile durante il risciacquo. E'
importante per non inquinare l'ambiente, ma anche per non inquinare noi stessi: il detersivo depositato
sui tessuti che indossiamo è una delle tante sostanze irritanti che teniamo a contatto della pelle. Quindi
ancor di più è preferibile utilizzare detersivi con materie prime vegetali, più affini alla nostra pelle delle
molecole petrolchimiche.



Inoltre le lavatrici a risparmio energetico di nuova generazione, risparmiano proprio sull'acqua. Pensate
che fino 10 anni fa una lavatrice consumava 100-110 litri d’acqua a lavaggio, oggi siamo scesi a 45! Nei
panni sciacquati con poca acqua rimangono più residui di detergenti. A maggior ragione è necessario non
mettere detersivo in sovrappiù, che rimarrebbe nei tessuti.
Per ovviare a questo problema si può inoltre usare la funzione che aumenta l'acqua nella lavatrice, o
ripetere il risciacquo.
E' importante valutare il tipo di carico che si fa: alcuni carichi di panni hanno uno sporco leggero, sono per
lo più da rinfrescare: si può quindi usare il detersivo liquido che lava meno, ma è utilizzabile a
temperature inferiori ai 40° e riduce i residui sui capi.
Inoltre pretrattando le macchie il detersivo ad hoc è già speso dove serve.
A seconda della durezza dell'acqua della propria zona, varia tantissimo la quantità di detersivo che va
usata.
Per durezza dell'acqua si intende la quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell'acqua.
Se l'acqua è dura molte molecole del tensioattivo sono “impegnate” dagli ioni calcio e magnesio e quindi
non lavano; serve allora più detersivo, se ne spreca parecchio e l' inquinamento aumenta.
4
Per conoscere la durezza dell'acqua della vostra zona, informatevi tramite l'azienda che la
fornisce. Il seguente motore di ricerca consente di ottenere informazioni sulla durezza
dell'acqua in 5.600 Comuni italiani http://assocasa.federchimica.it/query/query.asp
Questo articolo vi spiega cosa è la durezza dell'acqua e indica i valori di riferimento :
http://it.wikipedia.org/wiki/Durezza_dell'acqua
La soluzione principiale al problema dell'acqua dura dovrebbe essere montare dei decalcificatori che la
rendano dolce. Oltre al vantaggio sull'uso dei detersivi, si ottiene il grande vantaggio che i macchinari e le
tubature dell'acqua non vengano rovinati dal calcare.
Attenzione però: l’acqua trattata con un addolcitore a sali o a scambio ionico non è indicata per il
consumo umano, a causa degli ioni sodio che vengono ceduti all’acqua al posto degli ioni calcio e
magnesio.
AMMORBIDENTE
Quando si lava, a mano o in lavatrice, di solito succede questo :
- se l'acqua di casa è dura, rimane una pellicola di calcare che indurisce le fibre
- le fibre rimangono caricate negativamente per opera dei detersivi e quindi sono meno “gradevoli” per la
pelle.
Un ammorbidente convenzionale è composto principalmente da esterquat (molecola ammorbidente) che
può essere di origine vegetale o animale e una serie di ingredienti di origine petrolchimica scarsamente o
per nulla biodegradabili (additivi che amplificano l’efficacia dell’esterquat, profumi di sintesi, perlanti,
addensanti, antischiuma, coloranti, conservanti). Si forma quindi una “pellicola” che si fissa sulle trame
dei tessuti e che spesso è causa di dermatiti e allergie.
Un ammorbidente ecologico, composto solo da esterquat, profumo e acido citrico non forma nessuna
"pellicola": semplicemente, con la sua carica positiva, neutralizza le cariche negative a cui i tessuti sono
stati esposti durante il lavaggio con tensioattivi anionici (i normali detersivi per bucato hanno un pH molto
elevato, oltre 9 ma più spesso 10 – 11).
Quindi:
Tra le molecole utilizzate negli ammorbidenti convenzionali vi sono i quaternari che sono
forti antibatterici ma sono anche scarsamente biodegradabili, come la maggior parte degli
ingredienti che li compongono.
Viceversa gli Esterquat di origine vegetale, usati per fabbricare gli ammorbidenti da alcune
aziende bio (ad esempio officina naturae) non sono battericidi o pochissimo e sono
altamente biodegradabili.
Lo stesso dicasi per l'aceto: è efficacissimo usato come ammorbidente perchè ha carica
negativa.
Per tutti questi motivi riteniamo che sia utile, efficace (e soprattutto economico) usare
aceto bianco, 100ml, al posto dell' ammorbidente.
I panni non prendono l'odore di aceto e conservano il profumo del detersivo rimanendo più
morbidi. Inoltre l'aceto svolge una ulteriore funzione anticalcare. Meglio ancora una
soluzione di acido citrico al 15%.
In alternativa è preferibile usare un ammorbidente ecologico.
SPRUZZINI SMACCHIATORI
Al posto degli spruzzini smacchiatori si può usare il sapone di marsiglia per panni, è meno pratico, ma
costa molto meno ed è ecologico.
Attenzione, i saponi di marsiglia del supermercato difficilmente sono vegetali; visto il costo limitato e la
grande durata di un panetto, varrebbe la pena comprarlo vegetale.
Quelli realizzati con grasso animale si riconoscono perché tra gli ingredienti compare il Sodium Tallowate.
In caso di macchie grasse si può utilizzare in alternativa qualche goccia di detersivo liquido per i piatti
direttamente sulla macchia.
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PALLINA DOSATRICE
Importantissimo utilizzare la pallina dosatrice mettendo il detersivo nel cestello: così facendo i detersivi si
sciolgono direttamente nel cestello senza creare problemi di intasamenti a monte.
Aumenta l'efficacia dei detersivi e ne favorisce lo scioglimento limitando la presenza di residui nei tessuti,
oltre a permettere di ridurre fino a un 20% il dosaggio.
La pallina ha essenzialmente un’azione meccanica: aumentando lo sbattimento dei capi all'interno del
cestello favorisce lo scioglimento della polvere e aumenta la resa del lavaggio. Le lavatrici che hanno
migliore performance, a parità di detersivo, sono quelle che "sbattono" di più i capi
SBIANCANTI
Al posto degli sbiancanti si dovrebbe usare il PERCARBONATO (si trova facilmente in internet, se non lo
trovate in altro modo, marche officina natura e e sonett)
da non confondere con perborato. Ecco una tabella per chiarimenti :
PEROSSIDI E SBIANCANTI : gli sbiancanti hanno il ruolo di decolorare le macchie, avendo la capacità di
alterare la struttura delle sostanze colorate che divengono così più idrosolubili.
Gli sbiancanti a base di CLORO innescano una reazione secondaria che porta alla formazione di composti organici del
cloro particolarmente tossici.
L' uso del PERBORATO malgrado la sua capacità di liberare ossigeno e svolgere azione sbiancante, è da
evitare. Se non attivato con TAED non agisce a temperature inferiori ai 30°.
A breve verrà messo al bando per il riscontrato effetto teratogeno (danni sul feto)
E' quindi da PREFERIRE IL PERCARBONATO che libera ossigeno e anidride carbonica senza avere effetti sull'uomo e
sull'ambiente, ha una soglia termica più bassa del perborato, quindi comincia ad agire già a 30°C, per raggiungere una
maggiore azione a 50°C, senza attivatori
ATTENZIONE : negli scaffali dei negozi e supermercati si trovano SBIANCANTIIGIENIZZANTI
consigliati per disinfettare il bucato dei bambini, che contengono sbiancanti
ottici. Allergie in agguato!
Capitolo a parte meritano i vari smacchiatori o sbiancanti nelle scatoline rosa attivi contro
100 macchie, ecc. ecc. Si tratta in realtà di detersivi concentrati, leggendo l’etichetta si
scopre che contengono percarbonato, tensioattivi, enzimi e sbiancanti ottici. Vanno usati
quindi con cautela per non aumentare il carico inquinante delle nostre lavatrici, senza contare
l’incidenza sul costo/lavaggio visto che ne consigliano un cucchiaio ad ogni lavaggio!
L’utilizzo di tali additivi si è reso necessario a causa delle inferiori prestazioni lavanti dei detersivi moderni
rispetto a qualche anno fa. Per dirla tutta, per mantenere un prezzo basso, alle moderne polveri per
lavatrice sono stati ridotti gli “attivi” che costano, sostituendoli con “inerti” che riempiono il sacco o il
fustino, ma che non hanno alcuna capacità lavante. Si compensa così la minor efficacia consigliando
l’aggiunta “ad ogni lavaggio” di un cucchiaio di “detersivo concentrato”!
Riportiamo per dovere di cronaca la dichiarazione dei componenti in base al reg. det 648/2004 di uno dei
più diffusi smacchiatori convenzionali in commercio:
Sodium Sulfate , Sodium Carbonate Peroxide , Tetraacetylethylenediamine (TAED) , Sodium C10-14 Alkyl Benzene
Sulfonate , Sodium Silicate , Sodium Tallowate , Sodium Silicoaluminate , Sodium Accrylates Copolymer , C12-15 Pareth-
7 , Tetrasodium, Etidronate , Cellulose Gum , Parfums , DISODIUM BISETHYLPHENYL TRIAMINOTRIAZINE
STILBENEDISULFONATE , Subtilisin , Amylase[alpha] , Lipase(triacylglycerol) , Cellulase , Benzyl Salicylate ,
Butylphenyl Methylpropional
Come dicevamo sopra, si tratta in realtà di un detersivo concentrato, infatti troviamo percarbonato, TAED,
tensioattivi, saponi animali, acrilati antiridepositanti, fosfonati, sbiancanti ottici, enzimi e conservanti.
E’ a questo punto consigliabile cercare detersivi in polvere che, correttamente miscelati, non necessitano
di additivi. Sembreranno costare di più a scaffale, ma confrontando il costo di una dose di detersivo +
additivo con il costo di una dose di detersivo correttamente formulato si scoprirà che si risparmierà e si
rispetterà l’ambiente.
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PERCARBONATO
Dopo avere passato mesi a studiare per tutto quanto il web e a rimpallarci domande su vari
argomenti, finalmente a uno sciagurato di noi che aveva in casa una confezione di
percarbonato di officina naturae è venuto in mente di leggersela.
Visti i mesi passati a studiare l'ha finalmente capita!
Ecco quindi chiarezza e risposte per quanto riguarda il percarbonato venduto da officina naturae,
- Senza enzimi, profumi, sbiancanti ottici ( senza inquinanti )
- Azione igienizzante per bucato, stoviglie ed accessori di uso comune
- Migliora il lavaggio in presenza di acque dure grazie alla presenza di silice lamellare
- Rispetta i tessuti
- Igienizza, sbianca e smacchia già a 30°C
In sintesi il Percarbonato SBIANCA in maniera naturale, IGIENIZZA già a 30°.
Se arricchito di Silici lammellari ADDOLCISCE l'acqua ( azione ANTICALCARE, evita l'uso di anticalcare
aggiuntivi )
Copiamo le modalità d'uso del percarbonato di officina naturae, non sappiamo se sono identiche per
formulazioni di altre marche.
Modalità d’uso:
si consiglia l’utilizzo del Percarbonato Sbiancante Puro in aggiunta alla polvere lavatrice e al liquido -
bucato a mano e lavatrice- per eliminare le macchie persistenti e igienizzare i capi, anche in ammollo.
Si può altresì utilizzare, mezzo cucchiaino in aggiunta alla polvere lavastoviglie, per igienizzare le stoviglie
e rendere perfettamente pulito e brillante l’interno della macchina.
Non usare su capi delicati (lana, seta, pelle).
In lavatrice come prelavaggio: versare un cucchiaio da tavola nella vaschetta del prelavaggio e dosare
normalmente il detersivo nella vaschetta principale del lavaggio.
In lavatrice come lavaggio: dosare normalmente il detersivo nella vaschetta principale ed aggiungere un
cucchiaio da tavola.
Ammollo: sciogliere un cucchiaio da tavola in 5 litri di acqua tiepida (max 40°C) mettere in ammollo i capi
colorati per almeno 30-60 minuti (max 2 ore) ed i capi bianchi per almeno 1-2 ore (max 4-5 ore). Poi
risciacquare e lavare normalmente a mano o in lavatrice con il detersivo abituale.
Diluito fino a formare una pappetta tipo yogurt e applicato direttamente sulla macchia per circa un’ora
prima del lavaggio, elimina la maggior parte delle macchie colorate. Metodo da utilizzare SOLO su capi
bianchi.
Diluito con acqua o con Detergente Universale officina naturae fino alla densità del latte e applicato sulle
fughe annerite della ceramica per tutta la notte, le rende nuovamente bianche.
DETERSIVI LAVATRICE : POLVERE O LIQUIDI? BIANCHI O COLORATI?
La polvere lava molto di più del liquido. E' indicata per il bucato più grosso e sporco. . È efficace anche a
basse temperature
Spesso è arricchita di sbiancanti, va quindi bene per i bianchi e bisogna controllare non sia controindicata
per i colorati e gli scuri.
Stesso discorso vale per i detersivi liquidi: impariamo a leggere se sono indicati per chiari o scuri :
sbiancanti ottici e sbiancanti chimici vanno bene solo per i bianchi.
Il detersivo in polvere è meno solubile (quindi va usato con acqua calda) e tende a depositarsi sui tessuti:
si può ovviare al problema facendo un doppio risciacquo.
Ideali ed un po' più ecologiche sono le polveri concentrate, anche se chimiche. E' indispensabile però
imparare ad usare l'esatta quantità, per evitare di sprecarle e inquinare.
I detersivi in formulazione concentrata sono moderatamente ecologici per due motivi:
- non sono riempiti di sostanze inerti che inquinano e servono solo ad aumentare il volume
- richiedono un imballaggio più piccolo e leggero.
Il liquido è meno potente, quindi indicato per un bucato meno sporco, e più delicato. Ha il vantaggio che è
molto più solubile, quindi si può usare in acqua fredda e più difficilmente ristagna sui tessuti lavati. Tende
a non avere gli sbiancanti ed è quindi adatto ai capi colorati: controllare nelle indicazioni.
Presenta degli svantaggi sul fronte ecologia :
secondo alcuni articoli di Altroconsumo i detersivi liquidi per lavatrice inquinano di più, per due motivi:
- i detersivi liquidi richiedono più ossigeno per biodegradarsi
- gli imballaggi sono di plastica e contengono meno dosi del fustino di detersivo in polvere, soprattutto se
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concentrato.
Un' indicazione importante è la data di produzione, perchè dalle prove di laboratorio risulta che l'efficacia
del detersivo diminuisce col passare del tempo. I prodotti riportano sulla confezione la data, ma è scritta
all' interno del lotto che comprende anche altri codici. Questo ne rende difficile la lettura.
DETERSIVI LAVATRICE PER CAPI NERI
Non abbiamo avuto modo di testarli e trovare informazioni.
Ovviamente solo nel chimico si trova un detersivo di questo genere: è una delle ultime
trovate per prendere spingere il consumatore a comprare l'ennesimo prodotto inquinante.
Premesso che non ne sappiamo nulla perchè ancora non ci sono studi accurati, ci siamo chiesti : gli
sbiancanti ottici altro non sono che pitture bianche che il detersivo riversa sulla biancheria per tingerla di
bianco ad ogni lavaggio; sono nefasti , chimici e inquinanti.
Se l' industria chimica mette degli sbiancanti ottici nei detersivi per bianchi, non si sarà inventata degli
oscuranti ottici per i detersivi per capi neri? Nei detersivi per neri vien facile sospettare che qualcosa che
tinga lo abbiano messo.
Noi non li usiamo e con i capi scuri usiamo un detersivo liquido delicato.
ANTICALCARE IN LAVATRICE
Se l'acqua di casa vostra è dolce, il problema calcare e relativo anticalcare non si pone.
Se l'acqua è dura e non avete il decalcificatore collegato all'impianto idrico, il calcare arriva
nella lavatrice e nei tubi di scarico.
Normalmente si consiglia e pubblicizza l'uso di anticalcare: ennesimi soldi, ennesimo inquinante, ennesimo
residuo chimico sui tessuti.
Abbiamo studiato a lungo questo problema e siamo giunti a questi risultati:
Da un articolo di Altroconsumo (Prodotti anticalcare per lavatrice -01/09/1999) e relativi
test di laboratorio, appare evidente che i prodotti decalcificanti sono superflui se in lavatrice si usano
detersivi chimici o bio di nuova generazione
Il motivo è semplicissimo: i detersivi chimici ed ecologici per lavatrice in commercio oggi contengono già
sostanze (dette complessanti) che impediscono la formazione di calcare (zeoliti, citrati, pocarbossilati,
silici lamellari ).
Quindi gli anticalcare sono del tutto inutili.
Anche nei detersivi biologici sono presenti complessanti che hanno la funzione di addolcire l'acqua.
Vediamo meglio una scheda di chiarimenti sui complessanti chimici e biologici:
COMPLESSANTI ( sostanze anticalcare )
I complessanti si legano agli ioni calcio e magnesio presenti nell'acqua che altrimenti si legherebbero ai
tensioattivi (quelli che "catturano" lo sporco) riducendo le loro proprietà. Hanno quindi le funzioni di
addolcimento dell'acqua, rafforzamento del potere lavante nei tensioattivi, miglioramento del processo di
rimozione dello sporco ed evitano che lo sporco rimosso si ridepositi sulla biancheria o sulle superfici .
Nei detersivi chimici si utilizza
- l' EDTA che non è biodegradabile, rimette nel circolo vitale i metalli pesanti accumulati nei fanghi dei
depuratori e dei fiumi (vedi sequestri di tonno per l’elevata concentrazione di mercurio nelle carni)
- l' NTA che è tra i più dannosi insieme a Policarbossilati, Tiourea, Poliacrilati, Zeoliti, gli ultimi due
insolubili in acqua.
Sono quindi da preferire i Fosfonati che sono fotodegradabili e non sono di origine petrolchimica e le Silici
lamellari che sono completamente solubili in acqua.
I Fosfonati diminuiscono la durezza dell'acqua permettendo ai tensioattivi di lavorare al meglio ( fonte
officina naturae )
ZEOLITI
In quasi tutti i detersivi chimici e biologici si trovano le zeoliti in percentuali varianti dal 15 al 30%.
Di origine minerale, creano grossi problemi agli scarichi e alle fosse biologiche essendo TOTALMENTE
INSOLUBILI! Costituiscono quella polverina bianca che rimane sui capi e rende difficoltoso lo scorrimento
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del ferro da stiro.
Praticamente ogni volta che fate un lavaggio con una polvere lavatrice versate dai 15 ai 30 grammi di
sabbia” negli scarichi!
Esistono molti studi che indicano come la zeolite sia in grado di interferire sul pH dei terreni e quindi
influire sulla normale flora di quei terreni (studi inglesi per la precisione).
La quantità di zeolite immessa nell’ambiente ogni anno tramite i detersivi si aggira sulle 120.000
tonnellate/anno. Questa enorme quantità di “sabbia” riveste il fondo dei fiumi e dei laghi impedendo alla
flora di riprodursi.
SILICI LAMELLARI
Le silici lamellari funzionano come un pettine dalla sottili lamelle attraverso le quali l’acqua passa e nelle
quali le cariche elettriche imprigionano gli ioni calcio e magnesio.
Il silicio è l’elemento più diffuso sulla crosta terrestre e le silici lamellari sono completamente solubili.
L’elevato costo ne rallenta la diffusione a favore delle molto più economiche zeoliti o dei policarbossilati
POLICARBOSSILATI
I policarbossilati svolgono la funzione di sequestrare gli ioni calcio tramite formazione di complessi. Sono
scarsamente biodegradabili per via aerobica e non lo sono per nulla per via anaerobica; negli impianti di
depurazione vengono trattenuti nei fanghi.
CONCLUSIONI: aggiungere un prodotto anticalcare a un detersivo normalmente in commercio non
serve, se non in casi di acqua estremamente dura. I moderni detersivi già contengono ingredienti atti a
ridurre la durezza dell’acqua.
Un detersivo che si vuole definire ecologico, alla luce di quanto sopra riportato, deve contenere silici
lamellari o citrati. Per la salute degli scarichi e dell’ambiente bisogna evitare prodotti che contengano
zeoliti o policarbossilati.
ATTENZIONE: SE USATE ANTICALCARE
Se si usano anticalcare, bisogna ricordare che rendono più dolce l'acqua: è quindi necessario
diminuire la dose di detersivo e usare la quantità consigliata per acque dolci.
Perciò i casi sono due:
_ si usa detersivo in quantità adatta ad acqua medio dura o dura. E basta!
_ si usa il prodotto anticalcare e si diminuisce la dose di detersivo, tarandola sulla quantità per acqua
dolce.
In entrambi i casi, l'effetto anticalcare sarà identico. Però nel caso di uso detersivo + anticalcare aumenta
il costo a lavaggio.
E' invece errato e inquinante usare l'anticalcare e il detersivo nella quantità indicata per acque dure.
Per quanto riguarda i RIMEDI ANTICALCARE FAI DA TE, abbiamo studiato i vari sistemi
consigliati :
Nei siti specifici e in bibliografia si trovano consigliati 3 prodotti naturali : bicarbonato, sale, aceto.
I primi due non sono validi come decalcificanti, il bicarbonato è valido come ammorbidente, ma - sorpresa
delle sorprese - il sale non ammorbidisce!
L'aceto, essendo un acido, è il giusto prodotto per decalcificare
Aceto, Acido Citrico e Limone, rientrano tutti nella categoria degli Acidi.
Tutti gli acidi sciolgono il calcare: più sono forti più lo sciolgono.
L’Acido Citrico è un acido molto dolce, cioè non aggressivo come il cloridrico o il solforico.
Reagisce con il calcare e forma dei citrati solubili, il calcare non è più in circolo e quindi i
tessuti sono più morbidi e gli elettrodomestici funzionano meglio.
Si trova facilmente in farmacia o in drogheria e non costa molto. E’ in vendita anche sul sito di officina
naturae.
I prodotti acidi NON vanno usati insieme ai detersivi, che sono basici, altrimenti ne annullano l'effetto.
Vanno invece usati nell'ultimo risciacquo.
Il modo più semplice di decalcificare la lavatrice è lanciare un programma lungo con temperatura alta,
60°, versando nel cestello un litro di aceto.
Utilizzando una dose di aceto da 100 ml o anche meno nella vaschetta dell’ammorbidente, si renderanno
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sicuramente più morbidi tessuti.
In questo modo l'aceto funziona sia come ammorbidente che come anticalcare. Così facendo la funzione
anticalcare avviene dopo il lavaggio, nella fase di risciacquo.
Un altro metodo è comprare l'acido citrico e usarlo:
in lavatrice come ammorbidente: versare 100 ml di una soluzione al 10% nella vaschetta
dell'ammorbidente. ( per sapere come preparare la soluzione vai nella zona ricette)
in lavatrice come disincrostante: ogni mese versare 1 litro di una soluzione al 15% direttamente nel
cestello e avviare un programma ad alta temperatura......SEGUE

fonte Mondonuovo

 http://www.strie.it/immagini/detersivi.jpg



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