Cipriano attraverso il blog vuole ricordare un suo caro amico, vittima delle troppe 
“Fra tutti i giorni in cui potevi morire, 
perché hai pensato proprio al lunedì?” 
Così dice una canzone di Carmen Consoli;
ma Renato Uccella, lunedì scorso non 
aveva pensato affatto di morire, anzi lui 
era uno di quelli che amava la vita, la vita, 
proprio quella che gli è stata tolta da un 
tragico destino.
Era da poco passato mezzogiorno
dell’ultimo lunedì  di Ottobre scorso, 
Renato Uccella, 58 anni originario di Napoli 
ma residente a Capodrise ormai da anni 
e l’ ing. Salvatore Tranchese ( la sua vita è 
appesa ad un filo) 33 anni di Scafati, erano 
saliti sul tetto della B D di Marcianise,
per effettuare un sopralluogo in vista 
dell’ installazione di pannelli solari.
Ma il lucernario in plexiglass su cui stavano 
camminando ha ceduto provocando la 
caduta dei due per circa 15 metri. 
Renato (lo chiamo per nome perché siamo 
amici da 26 anni) nel cadere ha urtato 
violentemente la testa, e nonostante il pronto 
intervento dei soccorritori è morto appena 
giunto all’ospedale civile di Caserta.
Alla tragedia di una morte bianca è seguito 
lo scandalo di un’assunzione post mortem.
Un particolare inquietante e che va a 
profanare una morte avvenuta già in 
circostanze tragiche.
Renato, lavoratore irregolare a 58 anni, è 
stato assunto sei ore dopo la caduta, e cioè, 
quando il suo corpo era ormai privo di vita.
Accade anche questo in quella che viene 
definita Terra di lavoro.
Morire di lavoro è qualcosa di inaccettabile 
è qualcosa che non si può tollerare, ma poi, 
quando alla tragedia si aggiunge una 
vergogna  del genere; allora il dolore e la 
rabbia sono ancora più forti.
Ma chi era Renato Uccella?
Un napoletano di Secondigliano di 58 anni.
Diplomato come perito elettrotecnico.
Nei primi anni 80 entra a far parte di una 
Importante azienda elettromeccanica, 
la “Elettromar” di San Giorgio a Cremano, 
diventata poi “Costelmar” la sede di lavoro
è San Marco Evangelista. 
Da qui la decisione di trasferirsi con la famiglia 
in provincia di Caserta.
Aveva sempre un sorriso per tutti perché 
diceva: “Un sorriso non costa nulla e rende 
molto, arricchisce chi lo riceve …Etc. …Etc.
Una persona perbene, educata, solare, 
trasparente; che amava la vita, la musica ma
soprattutto amava le tre donne della sua 
vita: Anna, la moglie (scomparsa prematuramente
tre anni fa) Paola e Simona le figlie per le quali 
stravedeva.
Adesso il tuo sorriso lo donerai agli angeli! 
Ciao RENATO.
Cipriano
Incidenti lavoro: altra esplosione nel milanese, un ferito
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Un operaio è rimasto ferito in maniera non grave a causa di  un'esplosione all'interno della Ghibeca, una ditta di smaltimento  rifiuti a San Giuliano Milanese, durante le operazione di compattamento  delle immondizie. A causare lo scoppio sarebbe stato il liquido  diserbante rimasto in alcune taniche. Lo scorso 4 novembre a Paderno  Dugnano un'esplosione in un'altra ditta di smaltimento rifiuti. Io mi trovavo a poca distanza dal posto dove è avvenuto lo scoppio, la  Eureco Holding. Lo scoppio  aveva provocato il ferimento di dieci operai.di cui 2 gravi: un albanese di 28 anni ,ancora grave ma stazionario, e un italiano (che  conosco personalmente e che proprio 2 giorni fà ha subito un delicato intervento di ricostruzione della pelle per le troppe ustioni riportate.  Le sue condizioni restano disperate )   Ed è di poco fà la notizia che a Corsico (Mi) si è verificato un altro incidente sul lavoro . L'operaio rimasto vittima  è un  italiano di 38 anni, ed è stato trasportato in ospedale in condizioni  non gravi. (per fortuna ) riportando lo  schiacciamento di una mano sotto un rullo.    
 Annamaria... a dopo

Si rimane attoniti e furenti. Addio Renato, amico del nostro amico Cipriano. Spero, come tutti noi speriamo, che tu possa avere giustizia. Ma chi ti ridarà la vita? Continua la sequela degli incidenti sul lavoro. Basta! Ci vuole più vigilanza? Ci vuole più rigore? Non lo so. Dico solo, diciamo solo Basta!
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