da Maria
Cara Annamaria e amici del blog, in questi ultimi giorni ho avuto modo di scambiare reciproche confidenze con un carissimo amico. Abbiamo cercato di fare un pò di luce ognuno nell'animo dell'altro, forse solo per una sorta di desiderio di alleggerire il peso che ognuno di noi sopporta e che a volte pare più insostenibile. Le soluzioni non sono negli altri, se mai in noi stessi. Ma proprio qualche minuto fa ho ricevuto dal mio amico questa storia che mi ha commossa per la sensibiità che egli ha avuto nel cogliere il senso delle mie parole. Te la trasmetto, pensando che pubblicandola può essere fonte di considerazioni personali di chiunque si senta privo del tanto agognato bene. Cara Maria, conoscevo questo racconto. Mi fu trasmesso, tempo fà, da una mia cara amica nel corso di questa devastante malattia che colpì mio padre : l' alzheimer. L'ho riletto con commozione e lo pubblico per tutti gli amici del blog,cosi come mi hai chiesto. Ti abbraccio. Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall'Alzheimer. Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po' tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni. Ne fui sorpreso, e gli chiesi se va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei? L'uomo sorrise e mi battè la mano sulla spalla dicendo: "Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei Dovetti trattenere le lacrime... Avevo la pelle d'oca e pensai: 'Questo è il genere di amore che voglio nella mia vita. Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno o hanno avuto. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia. Sii più gentile del necessario, perché ciascuna delle persone che incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia e se dovesse perdersi, forse, nessuno andrà mai a cercarla. | ||||||||||||
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e ora ,sorridiamo con queste frasi divertenti che ci ha inviato la nostra amica Francesca
Hai sentito? Il nostro capo è morto.
- Si. É tutto il tempo che mi sto chiedendo chi sia morto con lui ?
- Come sarebbe ... "con lui "?
- Ma sì, ho visto che c' era scritto: "...con lui muore uno dei
nostri più instancabili lavoratori... "
Il capo all' impiegato:
- É già la quinta volta che arriva tardi questa settimana; che cosa
devo pensare?
- Che è venerdì
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Un imprenditore a un altro:
- Come mai i tuoi impiegati arrivano sempre così puntuali?
- Facile, 30 impiegati e solo 20 posti auto
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- Noi cerchiamo un uomo che non ha paura di nessun lavoro e che non si dà mai malato
- Bene, mi assuma, che vi aiuto a cercarlo
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- Rossi, lo so che il suo stipendio non è sufficiente per potersi
sposare, ma un giorno me ne sarà riconoscente.
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- Capo, posso uscire due ore prima oggi? Mia moglie vuole andare per negozi con me "
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> - Non se ne parla nemmeno
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> - Grazie capo, lo sapevo che non mi avrebbe lasciato nei casini
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> Perchè i barboni dormono nei cartoni della pasta?
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> Perchè dove c'è Barilla c'è casa!
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> Un bambino chiede alla zia:
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> "Zia, zia, perché non hai bambini? "
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> E lei: "Perché la cicogna non me li ha portati "
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>
> "Cambiare uccello no. Eh? "
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Il viaggiatore: Scusi è Seregno?
Il capostazione: No! E' gnuvolo!
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Tutti siamo stupidi ma a qualcuno bisogna spiegarlo
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Quattro chirurghi discutono in ospedale della loro professione in un momento di pausa.
Il primo comincia:
"Preferisco avere degli ingegneri sul mio tavolo operatorio. Quando
li apro, tutto all'interno è numerato correttamente... "
"Si, ma dovreste vedere gli elettricisti! Tutto è codificato a
colori all'interno, impossibile sbagliarsi! ",
aggiunge il secondo.
"Io penso sinceramente che i bibliotecari siano i migliori. Tutto è
classificato in ordine alfabetico "
Annamaria... a dopo
Secondo le migliori tradizioni: il triste ed il comico.
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