LA STORIA
Joanne Maria Pini:
Il 29 settembre 2010 è stato protagonista di numerose polemiche per le sue dichiarazioni su Facebook, con le quali sosteneva la propria contrarietà all'ingresso dei bambini disabili nelle scuole, auspicando tra l'altro il ritorno all'uso della Rupe Tarpea, invocando la necessità di una selezione naturale come antidoto ad una "degenerazione genetica" attualmente in corso. Pini ha subito dichiarato che è stato male interpretato e in merito alla Rupe Tarpea questo "era solo un riferimento al mondo antico, quando i soggetti più deboli soccombevano".
Il 30 settembre 2010 il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano annuncia una indagine interna, mentre il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini dispone l'invio di ispettori. Il presidente del Conservatorio, Arnoldo Mosca Mondadori, dichiara alla stampa: "Non fa onore alla storia di questo istituto che lavora da sempre anche con i disabili, offre corsi per bimbi autistici, ha portato la musica nelle carceri e ora anche nei campi rom".
Tutto è iniziato con le esternazioni di Giuseppe Pellegrino, assessore all'Istruzione di Chieri in Provincia di Torino che in Consiglio comunale ha detto: gli alunni disabili dovrebbero essere estromessi dalle scuole per finire in comunità. In sintesi, come riporta l'attacco del pezzo su La Stampa, basta disabili a scuola. Non imparano e disturbano. Meglio per tutti una comunità, dove mandarli seguiti da personale specializzato.
La dichiarazione ha suscitato un acceso dibattito e su Facebook è nato il gruppo Fuori i disabili dalle classi - scriviamo contro questo scempio! per chiedere le dimissioni di Pellegrino inviando una mail al suo indirizzo di posta elettronica, gpellegrino@comune.chieri.to.it. La nota raccoglie oltre 60 commenti, inclusi quelli di Joanne Maria Pini. Trattasi di un professore di armonia presso il Conservatorio di Milano: sostiene posizioni aberranti. Tanti i link del suo profilo, tra cui la sua pagina Wikipedia in cui si legge:
Joanne Maria Pini, a partire dal 1980, ha insegnato nei Conservatori di Genova, Rovigo, Como e Piacenza; dal 1999 è docente di Cultura Musicale Generale presso il Conservatorio di Milano, dove ha anche ricoperto il ruolo di responsabile delle tecnologie digitali.
Un certo curriculum, direte. In realtà il professore nei commenti si lascia andare e si dichiara a favore dell'eugenetica e della Rupe Tarpea, contro ciò che lui definisce politically correct. Ecco alcuni passaggi:
"E se invece fosse una cosa giusta? Già le classi sono troppo disomogenee oltre che numerose..D'altronde la fuzione della scuola oggi non è di infondere conoscenza ma di normalizzare/standardizzare la testa della gente. Amen.
A chi lo attacca risponde:
"siete vittime del politically correct - tutto qui...per il resto il discorso sarebbe lungo e complesso e non è questo il luogo ne io ne ho la voglia...ma state confondendo cose molto diverse
Poi arriva alla Rupe Tarpea:
Alla Rupe Tarpea(è la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio a Roma, dalla quale venivano gettati i traditori condannati a morte, che in tal modo venivano simbolicamente espulsi dall'urbe.) bisognerebbe tornare...altro che balle...non c'è più 'selezione naturale'...stiamo decadendo geneticamente...questa la verità, piaccia o non piaccia...ovviamente rispetto, grande rispetto per i singoli dolori e situzioni personali, ma il discorso generale è questo...oggi una pseudoscienza autorefezenziame e senza bussole fa campare organismi che non lo dovrebbero. Punto. Datemi pure del naziata, se volete, cosa che non sono: sono invece una persona che ragiona LIBERAMENTE.
Provate a proiettare la società occidentale di oggi tra qualche decennio e poi ditemi...
Vi siete mai studiati un bel manualozzo dal titolo PSICONEUROENDOCRINO IMMUNOLOGIA per comprendere le interazioni tra mente e corpo, e tra corpo e mente? IO SI...
E ancora:
"Prima della didattica viene la genetica" - appreso da mio padre, maestro elementare..."
Io e Caterina abbiamo scelto , tra le tante, queste 2 lettere...
LETTERA APERTA
Egregio (si fa per dire) sig. Pini
Le affermazioni che lei ha fatto non solo sono vergognose e fortemente lesive per tutto il genere umano, ma frutto di una mente che fa tutto, meno che svolgere la sua principale attività: quella di ragionare.
Lei si definisce un essere pensante, una persona libera che, in quanto tale, possa esprimere pubblicamente qualsiasi cosa. Ma vede, ad un essere UMANO pensante, non passa minimamente per la testa di dire cose simili.
Chi l'ha definita nazista ha fatto bene: lei sta rievocando barlumi di un'ideologia che ha distrutto milioni di vite umane, sulla base di un capriccio dell'ego.
E' evidente che il suo, di ego, sia molto molto gonfio...
Lei dice che: "Stiamo decadendo geneticamente....Una pseudoscienza autoreferenziale fa campare organismi che non dovrebbero.."
Ma di cosa sta parlando?!
Qualcuno le ha insegnato che nessuno può gestire la propria o altrui vita a piacimento ..?
E che la vita umana, in quanto tale, non è sinonimo di perfezione..?
Le malattie e gli incidenti fanno parte del percorso umano e nessuno è in grado di sottrarsi a questo. Tra i "disabili" ci sono persone con malattie genetiche ed altri che hanno avuto incidenti alla nascita (vittime della malasanità), o successivamente. Tra i disabili c'è la probabilità che lei o un suo successore, ci finisca, in quanto essere umano soggetto ad una vita aleatoria... Provi a dirlo a sè stesso allora, o a suo figlio, che non merita di vivere..
Perchè vede, quello che lei ha fatto, è dire ad un altro essere umano che non merita di vivere..! Si rende conto di questo??
LETTERA APERTA
Anita, ragazza disabile, scrive a Joanne Maria Pini: "Non voglio più essere italiana"
Mi chiamo Anita Pallara e sono una ragazza di 21 anni affetta da atrofia muscolare spinale, una malattia neurodegenerativa e totalmente invalidante. In parole povere, sono handicappata. Mi rivolgo al professor Joanne Maria Pini che vorrebbe buttare me e quelli come me dalla Rupe Tarpea. la disabilità non è un valore aggiunto, non è proprio un valore. E' solo una condizione. Non voglio parlare di solidarietà e nemmeno di sensibilità. Io parlo di diritti.
Il diritto all'istruzione ce lo garantisce la Costituzione. Le sue parole, professore, sono vergognose, pericolose, razziste e illegali. Ma che valore ha tutto ciò nel vostro paese? A parte le ovvie reazioni di sdegno e le condanne morali, quale sarà la conseguenza reale?
Anita a questo punto si sente così schifata che vorrebbe addirittura rinunciare alla cittadinanza italiana.
A voi tanti che parlate di "selezione genetica" io non sono disposta a subire questa ignoranza nel 2010. Se non ci saranno delle forti prese di posizione da parte delle istituzioni e dei media, io mi recherò alla Prefettura di Bari e consegnerò la mia carta di identità e il mio passaporto, rifiutando così la cittadinanza italiana.
Stiamo purtroppo assistendo a una pericolosissima deriva della società. E siamo un Paese che si professa (quando fa comodo) cristiano.
E inoltre, come fa ad affermare che in una scuola dove sono i disabili, vengano penalizzati i migliori?
Primo: la scuola di oggi si penalizza da sola, non c'è nulla che valorizzi lo studio o l'amore per la cultura! E' statica, arretrata, morta!
Secondo: quali sarebbero questi studenti "migliori"..? Gli studenti di oggi vanno avanti per forza d'inerzia, perfettamente in sintonia con la scuola che gli viene propinata!! Dove sono questi studenti "migliori" che verrebbero penalizzati dai disabili..? Quelli che alle scuole medie non sanno nemmeno usare un vocabolario o parlare inserendo un congiuntivo esatto..?
Senza offendere alcuno, ma questo è il panorama studentesco di oggi (ovviamente fatta salva qualche eccezione)...
Di cosa sta parlando sig. Pini...?? Forse sono proprio gli studenti disabili ad impegnarsi di più, per dimostrare a quelli come lei, che meritano di vivere. Sono loro ad insegnare, con la loro presenza, che la vita è legata ad un filo e che, oggi sei apparentemente sano e domani diventi un "disabile"!! Sono loro a dare prova di cosa significhi sacrificio ed impegno, cosa che i cosiddetti ragazzi normodotati di oggi, non conoscono minimamente, annegati ormai in una cultura di sola apparenza!!!
Vogliamo negare questo, sig. Pini?
Sa una cosa, lei è terribilmente imperfetto, in una società talmente imperfetta, da permetterle ancora di stare in cattedra ad "insegnare"...
Che vergogna! Ma è l'ironia dell'imperfezione della vita...
Annamaria... a dopo
Questo Signor Pini dice cose orribili. E Caterina ha dato all'argomento un taglio squisitamente giornalistico. Bravissima.
RispondiEliminaNessun commento sulle affermazioni di quel signore (signore?). Straordinaria la scelta della testimonianza della giovane Anita, espressione di una vita che ha tutto il diritto di essere amata , rispettata... da tutti! Maria.sa
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