Caro Cipriano , non sono riuscita a trovare un significato a questo vostro detto napoletano "Puzzare di Freddo"
Dice un napoletano verace : la vera spiegazione non te la so spiegare neanche io anche perche' l'ho sempre sentito dire e anch'io lo dico... in pratica e' quando hai molto freddo!! in napoletano puzzare non esiste!!
Puzzare in napolateno si dice fiet!! quindi non ti so dire di piu' perche si dice cosi..anche mia madre ogni tanto mi dice: t stai puzzann 'e' fridd!!
E così anche quest’anno Giove Pluvio non 
si è …E non ci ha fatto mancare nulla. 
Dopo un inverno più piovoso che durante
la stagione dei monsoni nelle foreste Birmane, 
la primavera è trascorsa tra un temporale 
e l’altro, così che le giornate di sole si sono 
contate sulle dita al massimo di due mani. 
Siamo ormai avviati alla terza ed ultima decade 
di giugno e gli scrosci di pioggia sono ancora
quasi quotidianamente presenti, con annessa 
aria frizzantina che sa tanto di apertura 
di scuola.
Penso che immaginiate la qualità e quantità 
dei commenti che tutta la gente comune ha 
sparso tra tante recriminazioni, lamenti e 
rammarichi, tutti maledettamente monotoni 
e conditi dai soliti sbuffi e lazzi, della serie
- Dio mio non se ne può più di questa pioggia ...- 
- Non vedo l’ora che viene il caldo ...- 
- Maledetto questo freddo ... - , 
sino al più irritante - Poveretti quelli che 
stanno al mare adesso …-
come se poi quelli che stanno al mare se ne 
fregano più di tanto se noi poveracci in città 
possiamo crepare dal caldo o iniziamo ad
avere le traveggole da miraggi con annessi 
colpi di sole. 
Ma dispiace, guai ai vinti se per loro piove sul 
bagnato; sta di fatto che le perturbazioni 
atlantiche in questi ultimi mesi stanno
facendo un curioso e continuo girotondo sulle 
nostre teste decidendo, al di là delle scarpe
bagnate, di farci lavorare fin quando è possibile 
freschi e tosti; considerato poi che il mondo
si divide in brutti e belli, ricchi e poveri, dritti 
e fessi, chi sta in questo momento al mare e chi
non ci sta, non è assolutamente peccato mortale 
se tiriamo un poco a favore di chi “ volendo
o dolente “ deve immolarsi tra le mura amiche; 
se poi tutto ciò avviene in un contesto “
metereologicamente favorevole, bhè pazienza, 
per loro ci sarà un’altra volta ...
Ma caliamo sull’argomento il famoso asso di picche. 
Le stesse masse sbuffanti, inneggianti al caldo 
sempre ed ovunque, senza se e senza ma, alle 
vacanze eterne in lontani e sperduti atolli corallini, 
sono le stesse che alle prime ondate perduranti 
di calore regalo anticiclonico africano ( la famosa 
bolla africana), rompono gli argini dando il via a 
monotone ed immorali “lagne e piagnistei.” 
- Dio mio, non ce la faccio più ...- 
- Quando finisce questo caldo maledetto -,
fino a quella frase che, a me fa letteralmente 
impazzire …
- Non ci sono più le mezze stagioni - , 
un poco come dire che mancano le mezze misure, 
le mezze tacche, le mezze calzette.
E li tutti con il naso all’insù in spasmodica attesa 
di quella che era considerata una odiata nuvoletta; 
…Manca solo la danza della pioggia.
Niente, anche perché qui c’è un’altra storia da 
esaminare attentamente con masse di psichiatri 
e neuropsichiatri. 
I mezzi busti televisivi, forse minacciati dalle 
corporazioni dei vacanzieri ad oltranza, dopo magari 
due mesi di caldo torrido africano in cui i nostri fiumi
sono diventati piste ciclabili, le nostre campagne 
più simile alla Depressione di El Quattara
o Bir Hacheim ed i nostri vecchietti a crollare per 
strada e con la stessa gente a vagare inebetita alla 
ricerca del buffetto di vento, ebbene dicevo …Questi 
ineffabili signori continuano a chiamarlo “ bel tempo “. 
Inevitabile, che alla prima pioggia ristoratrice, il tutto 
diventa “ cattivo tempo “. 
Ma allora é proprio vero 
che il mondo va alla rovescia? ...
      Cipriano
ANNAMARIA...a dopo




Cipriano, sei profondo e divertente, e non è facile. In più sei un amico. Quindi, che vogliamo di più?
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