Ieri , nella basilica Santa Maria degli Angeli a Roma,si sono svolti i funerali dei nostri 2 alpini uccisi nell'attentato in afghanistan: il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni e Luigi Pascazio, 25 anni.
Anche noi li ricordiamo con un pensiero scritto dal nostro amico Pino .
Sono trascorsi decenni
e ancora sangue militare versato
nelle terre lontane.
Due uccisi, due feriti per un vile
attentato alla causa di pace.
Armi e dialogo non bastano
di fronte a questa follia terroristica.
Sopportiamo, rassegniamo
questo atroce ennesimo dolore
che ci unisce ai loro cari, scossi
da un impensabile ultimo addio
semmai preventivato distante o mai.
Ma inevitabilmente bisogna
portare a termine questo compito
delicatissimo,con ragionevolezza costante.
Gli indifesi ci guardano negli occhi,
ci commuove e imbarazza il loro sguardo.
Inequivocabile esortazione
da non poterli lasciare all’abbandono.
Presto, forse tardi si raggiungerà lo scopo
prefissato di pace e umanità.
E questo vincolo ci conforta molto, perché
non sarà vano il sacrificio dei numerosi
caduti e feriti degli Stati Europei e Americani.
Essi, allora sorrideranno gioiosi nel vedere
fiorire una rigogliosa armonia
per tutte le immediate generazioni.
PINO
Oltre al dolore, vivissimo, c'è lo sgomento che prende quando sentiamo, tocchiamo, la nostra impotenza: Dio mio, non c'è niente da fare per questi morti per la pace?
RispondiElimina