Una valanga di telefonate è piombata sul call-center al via della nuova tornata di incentivi al consumo, tanto da mandare temporaneamente in tilt il servizio organizzato per gestire prenotazioni e informazioni. Sono stati più di centomila i contatti in otto ore, secondo i dati del ministero dello Sviluppo. Così, dalle 8 alle 16, è bastata solo una parte della prima giornata di disponibilità degli incentivi (proseguita poi fino alle 20) per bruciare il 7% dei 300 milioni disponibili, con contributi per 24mila acquisti, e «sconti» prenotati per 21,5 milioni di euro. Per il mercato dei motocicli gli incentivi saranno una meteora: fin ora è stato prenotato il 30% dei contributi disponibili, con 7.500 acquisti. C'è invece ancora ampia disponibilità per altri settori, come per gli incentivi per internet destinati ai giovani da 18 a 30 anni: sono arrivate 2.565 richieste su 400mila contributi disponibili, lo 0,64%; o per gli elettrodomestici, con solo l'1,5% di contributi erogati nonostante 8.300 acquisti, tra cui 3.817 lavastoviglie acquistate, 1.873 forni elettrici, 1.590 piani cottura, 973 cucine a gas, solo 17 cappe climatizzate e 7 pompe di calore per l'acqua calda. Nel complesso per il ministero è stato «un boom di prenotazioni e richieste di informazioni».
Non è mancato qualche disagio, si è parlato di un black-out nelle prime ore, ma la macchina organizzativa di Poste Italiane ha comunque retto l'ondata ed è riuscita presto a mettersi a regime gestendo un fiume di richieste, tra prenotazione dei contributi per acquisti di prodotti spinti dagli incentivi e informazioni a cittadini, imprese e rivenditori. «L'altissimo numero di telefonate - ha spiegato il ministero - ha provocato qualche comprensibile intasamento ma, secondo i gestori, dopo una prima fase di assestamento il sistema di prenotazione sarà in grado di soddisfare le richieste in tempo reale, come avvenuto la settimana scorsa per la registrazione dei rivenditori».
Federdistribuzione, che giudica «un successo» il debutto degli incentivi, parla di «attese anche di un'ora, con difficoltà ad accettare più prenotazioni per ogni telefonata». «Numeri minori in assoluto ma altrettanto significativi - rileva il ministero - per la nautica (470 motori fuoribordo e 76 stampi per scafi da diporto pari al 50% dei contributi), le macchine agricole (460 prenotazioni, 10% dei contributi)». Poi, tra l'altro, 24 gru a torre per l'edilizia, 459 macchine agricole, 105 contributi per immobili ad alta efficienza energetica, solo sei per inverter e motori ad alta efficienza nel settore dell'efficienza energetica industriale.
Non è mancato qualche disagio, si è parlato di un black-out nelle prime ore, ma la macchina organizzativa di Poste Italiane ha comunque retto l'ondata ed è riuscita presto a mettersi a regime gestendo un fiume di richieste, tra prenotazione dei contributi per acquisti di prodotti spinti dagli incentivi e informazioni a cittadini, imprese e rivenditori. «L'altissimo numero di telefonate - ha spiegato il ministero - ha provocato qualche comprensibile intasamento ma, secondo i gestori, dopo una prima fase di assestamento il sistema di prenotazione sarà in grado di soddisfare le richieste in tempo reale, come avvenuto la settimana scorsa per la registrazione dei rivenditori».
Federdistribuzione, che giudica «un successo» il debutto degli incentivi, parla di «attese anche di un'ora, con difficoltà ad accettare più prenotazioni per ogni telefonata». «Numeri minori in assoluto ma altrettanto significativi - rileva il ministero - per la nautica (470 motori fuoribordo e 76 stampi per scafi da diporto pari al 50% dei contributi), le macchine agricole (460 prenotazioni, 10% dei contributi)». Poi, tra l'altro, 24 gru a torre per l'edilizia, 459 macchine agricole, 105 contributi per immobili ad alta efficienza energetica, solo sei per inverter e motori ad alta efficienza nel settore dell'efficienza energetica industriale.
fonte: leggo
Occhio agli interventi basati sui contributi. Hanno il merito di far "svegliare" in qualche modo la domanda ma nello stesso tempo aggravano la situazione dei conti pubblici e si riversano negativamente sulle future generazioni.
RispondiEliminaAllo stesso modo si comportano gli sgravi, sconti o altro, basati sullo stesso principio di aiutare, favorire lievitazioni innaturali del mercato, sempre a spese del solito pantalone.
Una ripresa vera si fonda sulla produzione e sui servizi che non implichino interventi pubblici. Questa semplice verità non è nota a tutti.