AMICI A VOI TUTTI UN BUON FINE SETTIMANA CON DUE POESIE
DELL'AMICO ENZO
ESULTANZA
La dolcezza profonda della tua Anima
fu di una grazia rara,
Che mi sciolse ogni fibra
Scoprii che i miei turbamenti furono anche i tuoi
E il tempo, sleale, cominciò a scorrere via di nascosto
Come gocce che si schiantano
Su un barattolo di latta scandendo Attimi Sublimi
con sonori tonfi
Il sogno tanto ambito lesse il suo esordio
lasciandomi del futuro
scoppi di risa e nuovi palpiti
Due cuori, Sirio e una panchina
Sete di baci sete di carezze
Creavano stille d’impetuosi affanni
Riversavi in giro lazzi ironie e battute argute
Intuisti prima un recondito alito di vento
Cupido sfrecciò quasi muto
Come un sovrano assoluto di cuori
In preda a languori improvvisi
Oh, anima, forse già avida di un cuore nuovo
Lasciasti infine che fossi, come fu un mattino,
Ancora trafitta da un raggio di sole
Non sto sognando, credimi!
Ammiro il tuo profilo dipinto d’argento
Con la tua mano nella mia,
Non sto sognando, guarda!
Celebrando la sua messa di luce,
Sirio accosta le nostre anime
Qui sulla panchina d’oro
la Madre Notte
Ci rimbocca la coperta
Con i suoi placidi silenzi,
Ad Essa porgiamo il cofanetto dei nostri sogni
ed una supplica.
Così ogni notte ci assopiamo
ENZO
Due cose. La Madre Notte che rimbocca le coperte è figura di rara bellezza. Interessa sapere anche il contenuto della supplica. Un abbraccio, Enzo.
RispondiEliminaIl commento si riferiva a "due cuori". L'"Esultanza" è deliziosa e raffinata.
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