Adolescenti impazziti per il chirurgo estetico
AUTORE:Cristina Sivieri Tagliabue
EDITORE: BOMPIANI
COLLANA: ASSAGGI E PASSAGGI
PAGINE: 240
PREZZO: Euro 16,00
ANNO DI PRIMA EDIZIONE: 2009
IL LIBRO
STORIE DI FIGLI, GENITORI E PLASTICHE
“La mamma ha chiesto la liquidazione in banca,
abbiamo rinunciato al Deux Alpes ed eccoci qui,
tre giorni prima di Natale – così saltiamo anche
l’abbuffata, che mi fa bene – finalmente a rifarci i piedi.
Tutt’e due al top della felicità.”
“Non avvertire cosa è in gioco nel regalare una plastica è il limite tremendo di un pensare di plastica e mai plastico.”
enrico ghezzi
Hanno tra i 16 e i 18 anni, sono benestanti e, per lo più, bei ragazzi e belle ragazze. Per il loro compleanno, per la maggiore età, per l’esame di maturità chiedono un solo dono, l’esaudimento di un desiderio che si portano dentro da anni, oppure da giorni. Chiedono un piccolo o grande ritocco estetico: i piedi per sembrare come la Barale, che li ha perfetti; le labbra, tipo Scarlett Johansson; la maggior parte il seno, come quello di Jessica Alba o dell’amica con cui fanno palestra o con cui vanno in discoteca. Hanno smesso di credere al corpo come a un dato di natura. Sono smaliziati, irruenti, incoscienti: “la cosa più importante è piacere e non rimanere indietro.”
Cristina Sivieri Tagliabue ha condotto una inchiesta documentata, facendo parlare i protagonisti e le loro storie, e ha illuminato uno spaccato inedito del mondo giovanile.
“La mamma ha chiesto la liquidazione in banca,
abbiamo rinunciato al Deux Alpes ed eccoci qui,
tre giorni prima di Natale – così saltiamo anche
l’abbuffata, che mi fa bene – finalmente a rifarci i piedi.
Tutt’e due al top della felicità.”
“Non avvertire cosa è in gioco nel regalare una plastica è il limite tremendo di un pensare di plastica e mai plastico.”
enrico ghezzi
Hanno tra i 16 e i 18 anni, sono benestanti e, per lo più, bei ragazzi e belle ragazze. Per il loro compleanno, per la maggiore età, per l’esame di maturità chiedono un solo dono, l’esaudimento di un desiderio che si portano dentro da anni, oppure da giorni. Chiedono un piccolo o grande ritocco estetico: i piedi per sembrare come la Barale, che li ha perfetti; le labbra, tipo Scarlett Johansson; la maggior parte il seno, come quello di Jessica Alba o dell’amica con cui fanno palestra o con cui vanno in discoteca. Hanno smesso di credere al corpo come a un dato di natura. Sono smaliziati, irruenti, incoscienti: “la cosa più importante è piacere e non rimanere indietro.”
Cristina Sivieri Tagliabue ha condotto una inchiesta documentata, facendo parlare i protagonisti e le loro storie, e ha illuminato uno spaccato inedito del mondo giovanile.
Annamaria...a dopo
Io incamero come un libro aperto. Il fenomeno c'è e non basta giudicarlo. La concretezza dei nostri ragazzi è evidente: il nostro corpo piace, noi lo amiamo e vogliamo renderlo amabile ai più. "Sic stantibus rebus" prendiamone atto. Anche se dobbiamo dire senza reticenze che non siamo della loro stessa idea. Un momento: io non lo sono.
RispondiEliminaE' impressionante questo modo di apparire a tutti i costi.
RispondiEliminaPino