Ricordi le sere d'estate
quando al calar del sole,
ci siedevamo in poltrona,
nel grande terrazzo
al primo piano,
davanti a noi un grande
prato verdeggiante,
in mano una
coppa di vino bianco,
tutte le sere
si festeggiava
il nostro amore,
guardando il tramonto
con tutto il suo splendore.
Il sole era quasi
scomparso,
lasciando una scia di
rosso fiammante,
guardavamo le
stelle che, ad una
ad una
cadevano su di noi come
diamanti,
lo spicchio di luna
sembrava una culla,
e noi con essa ci
dondolavamo,
molte volte mano nella
mano ci
addormentavamo,
per poi svegliarci
all'alba con il sole
sul viso,
e la felicità nel cuore.
Ancora mi siedo in quella
poltrona,
nel nostro terrazzo al
primo piano,
non ho la coppa di vino
bianco,
non ho la mia mano nella
tua,
non vedo
il sole tramontare,
niente stelle o spicchi di
luna.
Vedo un grigio tramonto,
all'alba senza sole
,
oggi è triste il mio cuore,
perchè non vedo il mio cuore,
perchè non vedo il mio
amore.
Vicky
Una bella e tenera poesia. Che comincia e prosegue con romantici moti dell'animo dedicati all'amore e finisce con un quieto dolore. Anche la tristezza è tenera e così il rimpianto.
RispondiEliminaRicordi nostalgici e una tournée di immagini viste con una simpatica malinconia. il tramonto fa da sfondo assieme a un languore di vecchi tempi. la luce e i ricorsi si intersecano lenti e suggestivi. ENZO
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