Diamo il benvenuto a Vichy , nuova amica del blog, autrice della poesia che segue sperando sia la prima di una lunga serie.
Ho sognato,dicono che i sogni sono premonitori,
credevo di essere serena mi sbagliavo,
mi sono svegliata allegra ma non lo ero,
stavo male dentro,
ho sentito la tua voce credevo di essere felice,
tu mi mandavi baci,non li sentivo,
in silenzio mi lasciavi per un altra,
avevi ragione che potevo darti io!
nulla, proprio nulla, solo illusioni,
sarà dolorosa e triste la mia vita,
ormai sono abituata non ci faccio caso,
mi abituerò anche a questo distacco.
Vai pure non ti trattengo,
vai in cerca della tua felicità,
ma non ferirmi ancora di più,
io andrò in cerca di quella serenità
che non ho mai avuto.
Vicky
Brava Vicky, la tua poesia è dolce e delicata. Continua! Con tanti affettuosi auguri.
RispondiEliminaUn accurato esame di una interiorità al limite della rassegnazione o forse al di là di essa. La poesia denota una corsa affannosa verso la veridicità di un amore che tenta di raggiungere, ma che in cuor ha sempre ritenuto "irrealizzabile".Personalmente la poesia l'associo ad una madre che partorisce un figlio e poi se ne libera uccidendolo. Uno storico dramma di cuore che, tradotto in lirica, lascerà devastanti segni nel cuore e penosi ricordi. A volte un sogno si tramuta in Amore, altre volte un amore si rivela un sogno, in tal caso il Destino non ha nessuna colpa.
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