un raggio di luna,
un muto silenzio
tronchetti che bruciano arrossendo
sussurranti schiocchi
…e lei dorme
e poi sonnecchia
ora sorride
ecco… ride quasi
ora accenna un sorriso
Oh Dio
le labbra…le socchiude
le chiude
e le riapre subito
un soffio
no…un sospiro
che fa…ma no…tende le labbra…
e’ come se volesse dare un bacio
ma no…lo attende
dischiude le labbra
e bisbiglia:
il mio nome
Le deposi un bacio sul collo
All’alba spuntò il sole di ottobre
Lei disse:
Ti ho sognato stanotte
Volevo un bacio sul collo
E tu stupido
Mi hai baciato qui sulla bocca
A me la poesia è piaciuta, Enzo. Per la delicatezza delle espressioni,in primo luogo. E poi per l'amore che emerge e le sensazioni che ispira. Il titolo è originale anche se non immediatamente riconducibile al fatto. Ma è molto originale lo scambio sogno-realtà e collo-labbra del bacio. In conclusione, Enzo, mi ha fatto molto piacere leggerti.
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