Quando l’ho letta alcuni giorni fa non volevo 
crederci, ed ho quindi cercato conferma di 
questa notizia, trovandola ovunque nei media. 
La vicenda che vi racconto, risalente già ad 
alcuni giorni orsono, ha davvero dell’incredibile.
Sembra tratta da un film o un romanzo comico. 
I fatti. Una donna di Caserta, dopo avere 
mangiato alcuni babà ad una festicciola del 
nipotino, si è messa forse troppo allegramente
alla guida della sua bici.
Fermata dalla polizia, la signora ha dovuto 
fare l’alcool test ed è risultata positiva! Già, 
perché il tondo e goloso dolce è anche bagnato
notoriamente con un po’ di rhum, secondo la 
più classica tradizione napoletana, che ha fatto 
schizzare il tasso alcoolico nel sangue di quel 
tantino che l’ha messa nei guai. Sembra una 
storia accaduta in Svezia, in Svizzera o negli 
immacolati e cristallini paesi nordici, invece e’ 
avvenuta nelle assolate lande casertane. 
Il sempre attuale poeta latino Orazio sottoline-
ava che : - “Est modus in rebus: sunt certi 
denique fi nes, quos ultra citaque nequit consi-
stere rectum” – tradotto in volgare : - C’è una 
misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre 
i quali e primo dei quali non può sussistere il 
giusto - Come dire che nelle cose ci vuole 
equilibrio, saggezza, normalità. 
Così, mentre le nostre strade vengono attraver-
sate continuamente da auto, moto o camion in
folle corsa, a talvolta guidate da pirati della 
strada, imbottiti di droghe o di alcool, che fanno 
stragi di pedoni, ciclisti, persone sui motorini, 
nonne mamme e bimbi nei carrozzini, che se 
arrestati vengono condannati  a pene vergogno-
samente irrisorie, ad una giovane donna caser-
tana e’ stata invece ritirata la patente di guida 
perché trovata in lieve stato di allegra euforia
mentre era alla guida della propria bicicletta. 
Non sono valse alla giovane donna le spiega-
zioni fatte alle forze di polizia che l’avevano 
fermata, il chiarimento di non aver mai assunto 
alcuna bevanda alcolica semplicemente in quanto 
astemia. Ha solo candidamente confessato di 
avere esagerato con i baba’ ( bagnati con il rhum 
o limoncello) mangiati poco prima durante la festa
per il battesimo del nipotino.
La polizia giudiziaria in base alle nuove norme del 
Codice della strada, che consentono di ritirare la 
patente di guida anche a un conducente di una 
bicicletta (in quanto anche questo tipo di mezzo e’ 
equiparato per legge ad auto e moto), ha ritenuto
opportuno applicare questo provvedimento alla 
signora casertana. Certo è che gli italiani quando 
vogliono sanno essere inflessibili e severi se, per 
un reato più o meno simile, qualche tempo fa in un 
paesino austriaco una ragazza trovata leggermente
allegra alla guida della propria auto da una pattuglia
di agenti, ha ricevuto un trattamento ben differente.
Colta sul fatto, la sventurata rea ha fatto vedere ai
severi gendarmi una torta adagiata sul sediolino 
destro dell’auto, e che stava ancora sgranocchiando: 
la famosa e pare squisita “Gugelhupf” imbevuta 
secondo tradizione di vino dolce e caffè.
Tradotta in commissariato per le identificazioni di 
rito, alla ragazza fu ridata subito indietro patente e 
libertà,in cambio di un rimbrotto e la precisa ricetta 
scritta del prelibato dolce, che fu naturalmente seque-
strato e consumato sul posto dagli agenti e dalla 
stessa ragazza, rimessa in libertà dopo aver dimostrato 
senza nessun dubbio di sorta, di essere non più in 
preda ai fumi del dolce. 
Bhé, da parte dei rigorosi ed inflessibili agenti 
austro-ungarici, una prova di intelligente applicazione 
della massima di Orazio.
Morale della storia, indipendentemente da come 
questa vicenda va a finire, è chiara, inequivocabile, 
evidente e palese a tutti : Golosoni di tutta Italia, 
state alla larga dai posti di blocco, e sempre al grido 
“A me o Babà! Dio me l’ha dato e guai a chi lo
tocca”.
Buon inizio settimana a tutti 
Cipriano

Bravo Cipriano!
RispondiEliminaNon fermarti, continua.
ENZO