sabato 14 agosto 2010

METEO...e non solo

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 Attenzione, giornata di crudo maltempo al nord, Sardegna e in parte al centro, con rovesci e temporali forti o violenti tra Liguria, Emilia Romagna, nord Toscana, est Piemonte, Lombardia, Trentino e Veneto con rischio allagamenti o smottamenti e raffiche di vento forti. Maltempo anche su Sardegna, specie nella prima parte del giorno, poi via via con fenomeni in attenuazione, e rovesci irregolari anche sul resto del centro, localmente verso Campania, foggiano, nord Lucania al pomeriggio. Ampio soleggiamento con clima estivo sul resto del sud e sulla Sicilia.
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 NOTIZIA SEGNALATA DA CATERINA

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Messaggio nella bottiglia per la morte di
un amico, lo trova una 12enne di Jesolo
Una cartolina, un orecchino e tre rose: scrivendo all'indirizzo
la giovane ha scoperto la storia che lega tre inglesi al Veneto
Il messaggio nella bottiglia

VENEZIA (12 agosto) - La piccola Eva guarda e riguarda quella cartolina sputata fuori dal mare. Poi il suo sguardo si alterna con il testo spuntato da internet, meno romantico ma più efficace perché spiega. Racconta di un gruppo di tre amici inglesi a Jesolo, che festeggiano per l'ultima volta e alla fine rimangono in due.

E per ricordare chi non c'è più decidono di lasciare il ricordo di Kevin, portato via da una brutta malattia, al destino di una bottiglia, lanciata in mare, al largo della cittadina balneare. Eva Antonini, 12 anni, prossima alla terza media, con il desiderio di fare la giornalista anche se il papà Girolamo la vorrebbe poliziotta, giusto un mese fa ha trovato quella bottiglia sulla battigia, mentre era a passeggio. Dentro una cartolina con un messaggio in inglese, un orecchino a forma di croce e tre rose. «Un messaggio intriso di dolore - ricorda Girolamo - quasi una invocazione».

«Ho voluto scrivergli subito - aggiunge Eva - perché volevo sapere qualcosa di più, magari per riuscire a fare la mia piccola parte e portare un po' di sollievo a chi, in quel momento, stava soffrendo». La realtà si è intrecciata con la fantasia, con la finzione cinematografica. Eva è diventata come Theresa Osborne (Robin Whright Penn), nel film «Le parole che non ti ho detto», con il desiderio di andare oltre a quella bottiglia, a quel messaggio ed è riuscita a scoprire l'origine di quel messaggio.

«Nella lettera inviata all'indirizzo lasciato nella cartolina - racconta Eva - avevo indicato la mia email. L'altro giorno, con un po' di sorpresa, ho trovato la risposta». Il lungo messaggio racconta tutta la storia, amici che non si vogliono più lasciare, neppure di fronte alla disgrazia e al dolore. «Il desiderio è farli venire a Jesolo, da dove tutto è iniziato». Eva, visetto simpatico e sveglio, apparecchio ai denti, fresca vincitrice di un concorso di letteratura, continua a guardare cartolina e posta elettronica. Con il sorriso pulito di chi sa, in cuor suo, di avere fatto una grande azione.

 



Annamaria... a dopo

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giovedì 12 agosto 2010

Meteo... e non solo



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le migliori posizioni a letto...

mercoledì 11 agosto 2010

CANTI POPOLARI


Tammurriata - Nuova compagnia di canto popolare



canzone popolare delle Marche - io le toccai.. -


Annamaria... a dopo

METEO...e non solo






 Lorè, a te  e  tutti gli amici che ieri hanno festeggiato l'onomastico dedico un video musicale accompagnato da un caro augurio. (scusa il ritardo!)

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figli delle stelle - Alan Sorrenti -

 Ho trascorso la serata in spiaggia  con amici e nessuno di noi ha visto" cadere" una stella ..i nostri desideri sono rimandati a domani sera! Semplice domanda :perchè la stella si dice cadente? Cosa succede durante "la caduta", dove va a finire la stella..?

Come avviene il processo di una stella cadente?

 La fantasia popolare le ha definite "stelle che cadono", ma il termine è quanto mai scorretto: le scie luminose che vediamo nel cielo non possono essere "stelle" in caduta libera, poichè le stelle - come il nostro Sole del resto - sono corpi enormi e caldissimi, composti principalmente da idrogeno ed elio, che terminano le loro lunghissime vite (miliardi di anni) esplodendo o spegnedosi in modo più o meno burrascoso.
E' vero che osservando questo fenomeno ci viene subito in mente una "stella morente", e forse è proprio per questo che gli uomini vorrebbero che portasse con sé, nel suo ultimo viaggio, un desiderio da lasciare chissà dove.
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Le stelle cadenti si possono osservare durante tutto l'anno con una media di circa una per ogni quarto d'ora, purchè ci si trovi sotto un cielo buio e pulito, come ormai è difficile trovare, persino in alta montagna, a causa del cattivo uso dell'illuminazione notturna che spesso disperde verso l'alto la maggior parte della propria luce (come nel caso delle illuminazioni a globo) rischiarando il cielo, non la terra, con enorme spreco energetico. Fino all'inizio dell'800 le stelle cadenti non destarono particolare curiosità negli astronomi che erano piuttosto propensi a ritenerle un fenomeno atmosferico, meteorologico o quasi, tanto da essere indicate come meteore, nome scientifico che portano tuttora. Anche se nella tradizione popolare era noto forse da secoli che le stelle cadenti erano più abbondanti nel mese di Agosto, tanto da attribuirle al pianto di S. Lorenzo, martirizzato il 10 Agosto del 258 DC, solo attorno al 1830 vennero raccolte prove statistiche che dimostravano la ricorrenza annuale del fenomeno. L'attenzione del pubblico e degli scienziati verso il fenomeno delle stelle cadenti fu certamente galvanizzato dall'eccezionale pioggia meteorica del Novembre 1833 quando in poche ore migliaia di meteore solcarono i cieli, evento che si è ripetuto nella notte tra il 17 e il 18 Novembre 1999, quando i fortunati spettatori convenuti sulla terrazza dell'Osservatorio di Campo dei Fiori poterono contare fino a 9000 meteore all'ora. Finalmente nel 1838 indipendentemente Adolphe Quetelet direttore dell'osservatorio di Bruxelles e l'astronomo dilettante Edward Herrick, dagli Stati Uniti, annunciavano la scoperta di numerose ricorrenze annuali di sciami meteorici, tra cui spicca per quantità e continuità quello del 10 di Agosto. Cosa fossero, restava un mistero. Il primo a comprendere la natura del fenomeno fu Giovanni Virgilio Schiaparelli , eclettico astronomo piemontese, per molti anni Direttore dell'Osservatorio Astronomico di Brera a cui è dedicato l'Osservatorio varesino, in onore anche al suo talento di divulgatore scientifico.
La teoria di Schiaparelli, poi rivelatasi esatta, ipotizzava che le comete, durante i loro avvicinamenti al sole, che le portano ad evaporare formando una lunga coda di gas e polveri spazzata dal vento solare, lasciassero dietro di sé, pressappoco sulla stessa orbita, numerosissimi detriti (pezzetti di ghiaccio, sassolini, polveri). Quando la Terra, viaggiando nello spazio, attraversa queste regioni, i minutissimi detriti entrano nell'atmosfera terrestre ad altissima velocità (fino a 50 Km/secondo, oltre 50 volte la velocità di una pallottola di fucile), ed evaporano a causa del forte attrito e surriscaldamento lasciando talvolta anche una scia colorata, dovuta alla ionizzazione dell'aria.


Il tratto di orbita più prossimo alla cometa è naturalmente quello più ricco di polveri e quindi negli anni più vicini al transito della cometa, l'attività dello sciame meteorico si accentua. La cometa Swift-Tuttle, dopo essere stata osservata per 3 mesi nel 1862 è stata riscoperta nel 1992 dopo essere stata cercata infruttuosamente per quasi 10 anni poiché l'orbita era stata leggermente modificata dai getti di gas, un po' come avviene per i satelliti artificiali. All'avvicinamento della cometa hanno fatto da contorno degli sciami meteorici particolarmente intensi nel 1980 e attorno al 1992. Impossibile prevedere esattamente quale sarà l'intensità della pioggia delle stelle cadenti quest'anno ma in passato raramente si sono potute contare più di un centinaio di meteore/ora anche in condizioni ottimali, sotto cieli molto scuri e puliti e senza il chiarore lunare. Effetti sulla Terra
Le stelle cadenti, che d'ora in poi chiameremo meteore - questo è il nome corretto - sono degli oggetti innocui per la Terra perché, in ogni caso, non riescono a raggiungere la superficie terrestre, ma si disgregano già negli starti più alti dell'atmosfera, a circa 90-120 km dal suolo.
Tuttavia il nostro pianeta subisce un bombardamento incessante da parte di questi piccoli oggetti: da calcoli fatti pare che ne cadano ogni giorno una quantità pari a 400 tonnellate!

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Annamaria... a dopo



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martedì 10 agosto 2010

 


3 divertenti barzellette raccontate dal grande Gigi Proietti

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Annamaria... a dopo

CORSO QUASI SERIO DI SESSO UMORISTICO - di ENZO

Con questo inedito corso di sesso ,rigorosamente umoristico, il nostro amico Enzo  augura a tutti noi una Buona Estate...ma...udite udite (anzi leggete ,leggete.. non finisce qui. Con questo corso, Enzo, ci suggerisce anche una ricetta a base di frutta da  assaporare, possibilmente,  con il  partner...
 
RICETTE PER CUCINA

deliziamoci con

IL  “DUCKINO EROTICO”

Ingredienti: (per una persona)

-      una fetta di anguria (quella rossa)
-      una fetta di melone (rosa)
-      due pesche;
-      due albicocche
-      una scorzetta di limone
-      un cucchiaio di zucchero.

PREPARAZIONE:
1-           Lavate bene la scorza dell’anguria per motivi igienici e per togliere qualsiasi    odore estraneo;
2-          Tagliate in due pezzi l’anguria e tagliatene una fetta;
3-          Privatela della scorza;
4-          Riducete a pezzetti  la polpa rossa che metterete in un piatto fondo;
5-          Sbucciate le pesche e le due albicocche;
6-          Riducete a pezzetti le pesche e le albicocche;
7-          Mettete anche questi pezzetti nel piatto fondo;
8-          Mischiate il tutto e spargete un cucchiaio di zucchero su tutta la frutta;
9-          Spruzzate il tutto  con mezzo bicchiere  (o 4 cucchiai) di marsala all’uovo (cremovo);
10-        Aggiungete, spargendo,  due cucchiai di limoncello.
11-         Muovete il tutto con “sweetness”, cioè con delicatezza.
12-        Infine, infilzate un pezzo, SUSSURRATE alla vostra amata: “DAMMELA” e
13-        quando lei aprirà la bocca, IMBOCCATELA!

L’ORGASMO OVVERO... “ESCO PAZZO”




MAMIE:    Dudu’,  senti senti, mamma mia, che lezione stasera. Leggi qui, tesoro.

DUDU’:    Caspita,  la serata e’ proprio “zuccherosa”.

MAMIE:    L’or-ga-smo, Dudu’, Te lo giuro,  alla faccia di quel cretino che ho lasciato,
        non mi perderò una virgola.

DUDU’:    Brava, Mamie, cosi’ ti voglio...io stanotte ti offrirò “il punto esclamativo”.

MAMIE:    Ed io ti aprirò una  bella parentesi.

DUDU’:    Sì,  ma poi la devi chiudere “la parentesi”.

MAMIE;    Certamente, tesoro mio.

                           
  
Professore Mirco OCCHIOFINO – responsabile del Servizio di Andrologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.

-MAMIE e DUDU’: (coniugi);
-MARIA e  ENZO: (coniugi).

Nella “SALA CONFERENZE” del 2° piano dell’Ospedale. I quattro corsisti sono seduti nei rispettivi banchi.
                    ore  19.00

I quattro corsisti –amici – salutano in coro il professore.

IL PROFESSORE:    Buonasera a voi, state comodi, prego. Allora…ecco…sì…ci siamo.
            Lezione profonda, impegnativa…e sfiziosa assai. Parleremo
            dell’orgasmo…avete capito bene…ho detto OR-GA-SMO.

ENZO:    Non vi preoccupate, professò,  seguiremo con la massima attenzione.

DUDU’:    Sì, sì, nessuna distrazione, staremo attenti noi uomini e… specialmente le         nostre donne.

MARIA:    Veramente tocca più a voi “stare attenti”.

MAMIE:    Marì, brava, hai detto bene. lo fanno sempre “i saporiti”.

IL PROFESSORE:    Signori, si comincia. Innanzi tutto, diciamo che cos’è l’orgasmo:
        E’ il punto culminante del piacere sessuale…e dura pochi secondi. Per la
        maggior parte degli uomini e delle donne l’orgasmo femminile è qualcosa di         meraviglioso ed emozionante. Sul piano fisico, nell’uomo si manifesta con         la contrazione dell’intero apparato genitale,  con l’eiaculazione e il             successivo rilassamento.

MARIA:    A me, Enzo mi fa delle carezze che mi piacciono tanto….solo che             spesso s’addormenta e si rilassa carezzanne carezzanne.

MAMIE:    Dotto’, scusate, voi lo chiamate rilassamento!? Chille, Dudù mio,             sprofonda in caduta libera che nemmeno le cannonate lo svegliano. 

ENZO:    Dudu’, si sono date la mano ‘e femmene,  stasera.

MARIA:    Ué, abbassate la voce… per cortesia. E’ un argomento troppo importante.!

IL PROFESORE: Però per noi uomini  l’orgasmo può anche essere fonte di enorme             sconcerto.

MAMIE:    Scusate, professo’,  che cos’è questo “sconcerto” che avete detto voi.

IL PROFESSORE:    Cosa? lo sconcerto?

MAMIE:    Sì, ecco, quello.

IL PROFESSORE: E’ il disagio, una preoccupazione…l’uomo a volte e’ preoccupato
        di far raggiungere l’orgasmo alla sua compagna. L’uomo si chiede come
        farglielo  raggiungere; gli studiosi dicono che molte donne non                 raggiungono l’orgasmo durante l’amplesso. E quando “viene”, ha avuto             davvero un orgasmo o la sua è stata una finzione?
        Confusione incertezza e ansia spingono talvolta gli uomini a chiederle             apertamente se ce l’ha fatta o no.
        “A mia moglie qualche volta lo chiedo”, ha scritto un uomo in risposta al         questionario distribuito dalla ricercatrice Shere Hite. “Lei di solito ride e         mi dice: “Perché, non lo capisci da te?” oppure 2Che differenza fa?”.
        Queste sono le risposte che fanno arrabbiare gli uomini da 10.000 anni ad         oggi.
        No, di solito lui non lo sa capire da sé.
        E sì, fa una grossa differenza.

ENZO:    Fatti, guardare un po’, Marì. La simulazione, hai sentito?

MARIA:    Che mi guardi, non ti permettere proprio; se no la prima padella che trovo         te la scasso in testa. Per norma e regola mia, i miei “sospiri” sono genuini.

DUDU’:    Enzo, da te non me l’aspettavo. Ma come, vai a parlare di simulazione a tua         moglie?

ENZO:    Oh, ma tu che ne sai…pensa a tua moglie, Mamie, piuttosto.

MAMIE:    Ehi, calmatevi,  che siamo tutti “genuini”. 

DUDU’:    Io prego la Madonna che ti faccia dimagrire un po’ così sarai  ancora più         “genuina”.

IL PROFESSORE: Vi prego, signori…grazie…dicevamo che l’orgasmo femminile ha una         prima fase, chiamata dell’eccitazione…l’organo femminile comincia a             lubrificarsi e a dilatarsi, il clitoride e i capezzoli cominciano a                 inturgidirsi.
        Nella seconda fase (il plateau) e tutto continua a crescere.
        Nella terza fase accade l’esplosione cioè L’ORGASMO e si sentono
        sensazioni di immenso piacere. L’orgasmo femminile è acompagnato da         contrazioni muscolari dell’utero. (Gli uomini sperimentano durante             l’orgasmo contrazioni muscolari a intervalli identici). In certe donne si         contraggono anche gli sfinteri del retto, in sincronia con le spinte             genitali…

MARIA:    Mamie, tu sai che cosa  sono gli sfritteli…sfrittoli…                     diretti…diretto…”cumm cazze l’ha chiamate”?

MAMIE:    Sfinteri…ha detto sfinteri del retto…Marì io il retto so che cos’è, …gli                                sfinteri sinceramente non lo so.
        Mò, lo chiedo a Dudù….Dudù  sai che sono gli sfinteri?

DUDU’:    Questa e’ una domanda coi fiocchi!

MAMIE:    Allora, se lo sai, dimmelo.

DUDU’:    E’ un muscoletto che sta proprio dietro a te…e’ una specie di                 anello…vabbè?

MAMIE:    Io tengo un anello dietro? Ma che dici!

DUDU’:    Sì. Mamie, Maro’, Che nervi…Amore, a casa te lo spieghero’                 “praticamente”. Ce l’abbiamo tutti, quest’anello. Ahh!

MARIA:    E io, me lo faccio spiegare da Enzo. Modestamente, Enzo spiega
        così bene…’o professore mio e’ isso”. Ha una voce che mi scioglie, Mamie.
        Tu non ci crederai, ma quando Enzo mi parla io mi sento così piccola; e’         come se fossi sospesa nel tempo, avverto vampate di calore, come se             avvertissi un improvviso tuffo di tutti i nervi del mio corpo e il piacere mi         lascia senza fiato.

MAMIE:    Beata te... e beata anche me…Dudu’ invece mi porta in volo fino alle nuvole e         spesso…anche più su… e dopo mi fa sentire così bene che  lo prenderei a         morsi. In altre parole, è quasi esattamente quello che provi anche tu.

IL PROFESSORE (riprende); Ma una delle differenze maggiori, è la difficoltà che             hanno certe donne a raggiungere l’orgasmo. Uno studio condotto             dall’Università di Pittsburgh ha svelato che più della metà delle donne che         si definiscono felicemente sposate ammettevano anche di avere             difficoltà a raggiungere l’orgasmo o a eccitarsi.
        Il dottor Masters  ha detto.
-    sono le donne, e non gli uomini ad avere  un organo (il clitoride) che ha
l’unico scopo di fornire  piacere sessuale;
-    le donne non hanno un periodo refrattario: cioè sono capaci di  godere    una straordinaria serie di orgasmi…anche una dozzina, durante un rapporto, mentre l’uomo ha eiaculato una volta sola.
-    le donne inoltre, sono TUTTE DIVERSE TRA LORO, molto più degli uomini.
-    uno stimolo specifico può portare  regolarmente all’orgasmo una certa partner, ma potrebbe non funzionare con un’altra donna;
-    una donna potrebbe avere bisogno della penetrazione, un’altra con il cunnilinguo, un’altra con la stimolazione del “bottoncino”.
-    IN SOSTANZA: ci sono modi diversi per eccitare ciascuna donna,
          diverse sono anche le sensazioni orgasmiche che prova ciascuna di loro.
Io se dovessi dare un consiglio al MASCHIO, in generale, gli direi:
come amante, è bene che rinunci all’idea di diventare un esperto sulle donne, e ti concentri invece nel diventare un esperto SULLA TUA DONNA.

MARIA:    Enzo, hai sentito? Il dottore ha detto…sulla “tua” donna.

ENZO:    Ed io “sopra” mi metto; mi accontenterò  della “posizione del missionario         anche se mi attizza la posizione  “del fiore di loto”.

DUDU’:    Io e Mamie non abbiamo problemi di posizioni. Noi pratichiamo il SWEET         LOVE…e credeteci, amici cari,  e’ una vera  chiccheria: un’arte insomma.
       
MARIA:     Ora che ci rifletto,  Mamie, ho constatato che  Dudù e  Enzo si         rassomigliano...!

MAMIE:    E’ vero, Maria, hai proprio ragione…o’ marò…anche con la voce…chissà se
        a letto sono uguali? tu che ne dici?

MARIA:    Secondo me, so duie figlie e ndrocchia!

IL PROFESSORE: Signori miei, e’ finita anche questa lezioni…vi auguro buona pizza.
        Ne approfitto per augurarvi anche “buone vacanze”.

Gli amici corsisti ricambiano il doppio augurio, salutano e vanno via per la rituale pizza.

Enzo

lunedì 9 agosto 2010

Le notizie segnalate da CATERINA





L'amante lo lascia a piedi e lui con la moglie s'inventa il furto dell'auto.
Smascherato dai carabinieri
VICENZA (5 agosto) - «Cara ti giuro, ho visto un'auto in panne, mi sono fermato e a quel punto sono stato aggredito da tre banditi che mi hanno anche rubato la macchina». Questa la "storiella" propinata da Luca B., un artigiano 31enne residente a Vicenza, alla moglie e, in un primo momento, anche ai carabinieri che poi lo hanno smascherato.

 

Infatti l'uomo non era stato affatto aggredito da una banda di malviventi, più semplicemente, era stato scaricato dall'auto e lasciato a piedidall'amantecon la quale aveva trascorso la serata del 18 luglio. Luca B. aveva raggiunto l'amante a Piovene, parcheggiando la vettura lungo la A31, per salire poi su quella dell'amica. A notte fonda, però, i due avevano litigato furiosamente e la donna lo aveva lasciato per strada a Lonigo, invece di riportarlo alla sua auto a Piovene. Spiazzato, l'uomo ha deciso di inventarsi la storia dei malviventi per giustificare l'ora e il fatto di essere a piedi alla famiglia. Ma, di fronte alle forze dell'ordine, sono emerse le contraddizioni nel suo discorso e il fedifrago, spalle al muro, ha confessato.


 
 Vince 10mila euro al Gratta&Vinci ma non ha codice fiscale: niente soldi

 
ROMA (6 agosto) - Ieri pomeriggio a Massarosa (Lucca) un ragazzo russo ha acquistato un biglietto del Megamiliardario al bar tabacchi Montramito sulla via Sarzanese. Grattando ha trovato la combinazione vincente da 10 mila euro ma non ha potuto incassare la vincita in banca, come spiega Ennio Verniani, titolare della ricevitoria.

«Il ragazzo - racconta Verniani - ha comprato un Gratta&Vinci e ci ha mostrato la vincita. Così, come da routine, abbiamo comunicato i dati che ci chiede in questi casi la Lottomatica, ossia le generalità del vincitore che abbiamo tratto dal suo passoporto». Il russo è andato «alla Banca Intesa di Viareggio per incassare la somma. La banca gli ha chiesto il codice fiscale. Ma lui, non essendo italiano, non può averlo. Un suo amico ha provato ad incassare la cifra ma anche questo non è stato possibile, perchè ormai la vincita era registrata a suo nome. Così è tornato da noi a chiederci aiuto. Ci siamo rivolti all'associazione dei tabaccai, ma per ora non sappiamo cosa fare».



I disabili non sono la piaga di cui liberarsi..lettera aperta
 

Centilissima redazione, ho assistito mercoledì pomeriggio in diretta televisiva alla discussione presso la Camera dei Deputati per la mozione di sfiducia verso il Sottosegretario di Stato Giacomo Caliendo, tra gli altri interventi ve ne è stato uno che però mi ha lasciata basita oltre che contrariata.

L'onorevole Marco Giovanni Reguzzoni ha fatto affermazioni alquanto discutibili per quanto riguarda le persone con disabilità.  Ha parlato di piaga dell'assistenzialismo che loro come parte politica, PDL, hanno arginato tagliando nel 2009 ben 80000 pensioni d'invalidità, e in seguito all'approvazione delle Manovra Economica ne saranno tagliate altre 100000.

Queste affermazioni sono sinonimo di cattiva informazione e sarebbe auspicabile che quando si parla di disabilità, invalidità, pensioni, indennità ci si documentasse meglio. Reguzzoni non è a conoscenza ad esempio che tra quelle 80000 pensioni, vi sono anche le migliaia indennità d'accompagnamento tagliate impropriamente ai bambini autistici o con deficit mentali medio-gravi i cui genitori hanno fatto ricorso giudiziario e saranno certamente ripristinate facendo spendere tempo e denaro a chi già è quotidianamente penalizzato da questa Società cieca e ottusa come le parole di chi pur non conoscendo approfonditamente l'argomenta lo mette sul piatto della discussione per riscuotere l'applauso, così come si è visto nella ripresa televisiva dei compagni di partito che probabilmente ne sapevano ancor meno di lui.

Tra le 80000 pensioni tagliate vi sono anche i nominativi di chi non ha mai ricevuto le raccomandate con richiesta di documentazione o di presentazione a visita, e pur non avendo nessuna comprova che le raccomandate fossero state ricevute L’inps ha sospeso i pagamenti, questa non si può chiamare azione positiva di Governo, si chiama ingiustizia sociale, altro che Governo dei fatti !

Sarei curiosa di sapere poi come l'onorevole Reguzzoni possa già sapere che saranno tagliate altre 100000 pensioni in seguito alla Manovra Economica oppure il numero è stato già deciso a tavolino? Ma i falsi invalidi si vogliono seriamente cercare e trovare oppure lo scopo è sparare nel mucchio, poco importa che si colpisce? L’importante è risparmiare?

Se quest'ultimo è il vero scopo allora suggerirei un modo più veloce e meno dispendioso, ripristinare la Rupe Tarpea.

Se qualcosa di buono è stato fatto da parte di questo Governo (per riprendere alcune altre parole dette da Reguzzoni) non è certamente per come tratta le persone con disabilità, abbiamo subito in questo ultimo anno vessazioni e affrontato difficoltà in molti campi, istruzione, sanità, pensioni, probabilmente il Centrodestra ha vinto le ultime elezioni a causa dell'immobilità del Centrosinistra, ma ora sentire parlare un onorevole di abolizione dell’assistenzialismo come se fosse una malattia, anzi una piaga è quanto di più grave ci possa essere, perché ora è chiaro l'intento a cui si vuole arrivare.

Questa volontà è per me inaccettabile come cittadina, come persona che vive e conosce la disabilità e soprattutto come italiana .

Marina Cometto

(6 agosto 2010) 


Annamaria... a dopo

"NEL TUO CIELO" - di AIR

Air (Vincenzo), augura a tutti noi una buona estate  con una dolce poesia d'amore tradotta in spagnolo , lingua che amo molto!
Muchas gracias ,Air, dagli amici e lettori del blog


Mi tuffo nel profondo dei tuoi occhi
dopo infiniti giorni neri
musica soave il tuo dolce viso
serenità nei miei pensieri

con amore infinito mi perdo
nel tuo splendido sorriso

aria pura voglio respirare
mentre più lontano è ieri
fotografia sempre più sbiadita
di un passato da scordare
via la nebbia dai miei pensieri
finalmente ritorno ad amare

nuova primavera con i suoi colori
mi inebria con il suo profumo

sei apparsa da lontano
meraviglioso raggio di sole
venuta allungandomi la mano
intenso profondo il tuo amore

acqua che disseta dall'arsura
dolce amore infinito
ti stavo aspettando
son finiti i giorni di paura
tu che sei la favola mia
mi fai toccare meditando
il cielo con un dito

chiudo gli occhi immaginando
non è più tempo di capire
nel tuo mare sto viaggiando
il sapore dei tuoi baci
il sapore di te voglio sentire

come un fiume in piena
sento questo amore
arrivato da lontano
per lenire ogni mia pena

ritrovate sensazioni,
si intrecciano nel cuore
nuove e giovani emozioni
dimenticare quell'antico
e vissuto dolore

via la maschera di cera
indossata per non morire
dal dolore in fondo al cuore

quante parole vorrei dirti
attendo solo il momento
di iniziare dolcemente a viverti.

traduzione in spagnolo





"En tu Cielo"

Me zambullo en la profundidad de tus ojos
después de infinitos días negros
música suave tu dulce cara
serenidad en mis pensamientos

con amor infinito me pierdo
en tu espléndida sonrisa

aire puro quiero respirar
mientras más lejano es ayer
fotografía cada vez más desteñida
de un pasado de olvidar
vía la niebla de mis pensamientos
por fin vuelta a querer

nueva primavera con sus colores
me inebria con su perfume

has aparecido de lejos
maravilloso rayo de sol
venida alargándome la mano
intensa profundidad tu amor

agua que conforta de la quemazón
dulce amor infinito
estaba esperándote
son acabados los días de miedo
tú que eres mi cuento
me haces tocar meditando
el cielo con un dedo

cierro los ojos imaginando
ya no es tiempo de entender
en tu mar estoy viajando
el sabor de tus besos
el sabor de ti quiero sentir

como un río en riada
siento este amor
llegado de lejos
para aliviar cada mi pena

halláis sensaciones,
se entrelazan en el corazón
nuevas y jóvenes emociones
olvidar aquel antiguo
y experimentado dolor

vía la máscara de cera
vestida para no morir
del dolor al final del corazón

cuánto palabras querría decirte
sólo me acampo el momento
de iniciar dulcemente a vivirte.

Vincenzo  "Air"
 

domenica 8 agosto 2010