sabato 31 luglio 2010

METEO.. e non solo


si ride, si piange







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dedico questo video ad un amico con l' augurio che possa trascorrere una serata speciale insieme ad  una bella signorina...lo merita!!



prosegue..
http://www.versiliabynight.com/Gif20Animate20Extra_9.gif


ILLUSIONI OTTICHE

Questa animazione di tre immagini dà la sensazione di un continuo movimento in avanti 

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Se guardi con attenzione l'immagine avrai l'illusione di percepire all'interno dei cerchi bianchi dei punti più scuri.

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Fissa l'immagine centrale e muovi la testa avanti e indietro. Avrai la sensazione che i cerchi siano in movimento. 


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Annamaria... a dopo

venerdì 30 luglio 2010

METEO...e non solo


si ride, si piange

una divertente scena tratta dal film" pappa e ciccia" con P.Villaggio

Il Volo .. o il futuro di Alitalia?






 TRADIMENTI ESTIVI


La psicoterapeuta Paola Vinciguerra ha osservato per due anni i comportamenti di circa 100 coppie non in crisi dichiarata, ma nelle quali erano presenti significativi disagi nella sfera sessuale e in quella del dialogo e che denunciavano una sensazione di delusione reciproca ed un senso di solitudine caratterizzati da depressione e attacchi di ansia.
“Il tradimento estivo è in aumento e soprattutto tra le donne di 45-50 anni”, afferma la psicoterapeuta. “Al ritorno dalle vacanze - continua la dottoressa Vinciguerra - abbiamo rilevato che nella stragrande maggioranza dei casi l’umore dei pazienti era migliorato. Non per aver ritrovato la giusta armonia con il partner, ma per aver avuto nuovi incontri gratificanti con persone dell’altro sesso conosciute proprio nel luogo di vacanza, anche nei casi in cui questi incontri non sono andati oltre la simpatia, l’amicizia”.

“Nelle vacanze - prosegue la Vinciguerra - una coppia in crisi ripone speranze che non sempre vengono soddisfatte. Quando, già dopo pochi giorni, è evidente che le cose non stanno migliorando la delusione aumenta e quindi avviene un allontanamento emotivo e sessuale, finché non si comincia a ‘guardare fuori’ complice anche l’estate, la facilità di nuove conoscenze, il tempo ‘vuoto’, e si cerca in altre persone ciò che non si trova nel convivente. Nascono allora simpatie con altre donne e uomini sotto l’ombrellone, o al bar dello stabilimento, e qualche volta possono nascere anche situazioni più coinvolgenti”.
“I pazienti che hanno vissuto tutto questo - continua la Vinciguerra - sono tornati a casa con uno stato d’animo diverso soprattutto verso se stessi perché, come hanno raccontato al ritorno dalle vacanze, c’era stato qualcuno che li aveva fatti sentire stimati, desiderati e in qualche modo importanti. Tra loro ci sono anche molte donne. Fino a qualche anno fa le donne deluse da un rapporto di coppia si chiudevano in se stesse o indirizzavano tutto il loro amore nei confronti dei figli e non verso l’esterno. Le cose stanno cambiando”.
“Ovviamente - sostiene Paola Vinciguerra - il tradimento o il portare l’attenzione all’esterno non è la soluzione alla crisi di coppia, ma la maggior energia che ci può dare, investita nella coppia stessa, può aiutare a migliorare la comunicazione tra i partner e ritrovare così la sintonia. Nel raggiungimento di tutti i nostri traguardi, come salvare una storia d’amore, dobbiamo impegnarci, spendere energie e dobbiamo farlo con entusiasmo. Non dobbiamo sopportare per paura, ma non dobbiamo nemmeno dare per scontato che funzioni da sola: una storia d’amore è un’alchimia, con un equilibrio precario che può spezzarsi in qualsiasi momento”.  

Il test misura la possibilità di un passaggio all'atto del tradimento. Le domande riguardano sia fattori passati e personali individuali che potrebbero favorire il tradimento, sia fattori situazionali presenti al momento all'interno della coppia. 

Segnate tutte le risposte affermative alle domande poste 

  • Ricordate che nella vostra infanzia, uno dei vostri genitori, ha tradito l'altro ?
  • I vostri genitori non andavano molto d'accordo ?
  • In generale, nel vostro sistema familiare d'origini, i tradimenti erano frequenti ?
  • Nella vostra rete di relazioni sociali attuali ci sono molte persone che tradiscono ?
  • Avete giè tradito nelle vostre relazioni affettive passate ?
  • Siete stati già traditi nelle vostre relazioni affettive passate ?
  • Ritenete che, talvolta, rappresentiate per il vostro partner una figura genitoriale ?
  • Non vi soddisfano più i momenti di condivisione affettiva col vostro partner ?
  • Lamentate che il vostro partner nutra poca stima nei vostri confronti ?
  • Le circostanze lavorative, professionali o sociali, vi portano a stare spesso lontano dal partner ?
  • Sono presenti problemi nell'intimità sessuale col partner ?
  • Ricorrono spesso sogni o fantasie in cui siete in intimità sessuale con persone diverse dal vostro partner ?
  • Avete già considerato di tradire il partner ?
  • Avete già considerato di porre fine all'attuale relazione ?
RISULTATI DEL TEST
Se avete risposto affermativamente da 0 ai 6 domande il rischio del passaggio all'atto del tradimento è praticamente nullo
Se avete risposto affemativamente fra 7 e 10 domande il rischio di un passagio all'atto esiste ma è ancora relativamente lontano e dipenderà dall'evoluzione della coppia e degli eventi
Se avete risposto affermativamente a più di 10 domande il rischio di tradimento è elevato e la stessa relazione è a rischio.
In generale il rischio si eleva man mano che da 7 risposte affermative passiamo a 14 risposte affermative.
Il risultato del test non è da intendere come verdetto assoluto ma come spunto di riflessione sul proprio passato e presente affettivo e relazionale e sull'attuale momento di vita della coppia.
Dott. Roberto Cavaliere





Annamaria... a dopo 

giovedì 29 luglio 2010

CUMMARUZZA MIA NUN CIANCIRI (CON TRADUZIONE)- di S. MIGLIORE -



‘Cchi havi ‘ddu picciriddu scantatu cà cianci ?
‘Cchi havi ‘dd’acidduzzo ‘nta gaggia cà grida ?
‘Cchi havi ‘ddu Monacu ‘cchi sannuli ca ddumanna ?
nun lu sacciu Cummaruzza mia nun lu sacciu.
‘Cchi havi stu munnu fitusu cà gira ?
E l’omu picchì campa ?
E Gesù Cristu picchì si fici mettiri ‘ncruci ?
nun lu sacciu Cummaruzza mia nun lu sacciu.
Accarizza ‘ddu picciriddu ca cianci.
Libera ‘dd’acidduzzu ca grida.
Fai a limusina a ‘ddu Monacu cà ddumanna.
si Cummaruzza mia si……..ma tu nun cianciri.
cianci……e u munnu cuntinua a girari.
cianci……e l’omu cuntinua a cripari.
cianci……e Gesù Cristu si ‘ttorna si fa rimettiri ‘ncruci.
nun cianciri cchiu’ Cummaruzza mia, nun cianciri cciu’
accussi e’ a vita
chistu e’ u munnu
si cianci…….. si pati…….. si mori di fami………
e dopu…………?
dopu….. ? Cummaruzza mia ….
Dopu………. ‘ppi tutti veni la Morti.

traduzione

COMMARUCCIA MIA NON PIANGERE

Che cos’ha quel bambino che piange ?
Che cos’ha quell’uccellucciò che pigola ?
Che cos’ha quel Monaco con i sandali che domanda ?
Non lo so Commaruccia mia non lo so.
Che cos’ha questo mondo sporco che gira ?
E l’uomo perche vive ?
E Gesù Cristo perchè si fece mettere in croce?
Non lo so Commaruccia mia non lo so.
Accarezza quel piccolino che piange.
Libera quell’uccellino che pigola.
Fai l’elemosina a quel Monaco che domanda.
Si Commaruccia mia si…… ma tu non piangere.
Piangi…. e il mondo continua a girare.
Piangi e l’uomo continua morire.
Piangi e Gesù Cristo se torna si fa rimettere in croce.
Non piangere più Commaruccia mia non piangere più
Così è la vita
Questo è il mondo
Si piange…..si soffre……si muore di fame…..
E dopo……?
Dopo….. ? Commaruccia mia …..
Dopo …………. Per tutti viene la Morte

TOTO'
Totò con  affetto ti dedico questo video e  grazie per  le belle poesie che ci regali


mercoledì 28 luglio 2010

E' AMORE - di ENZO -

Molte delle poesie di Enzo invocano l'amore..Amore passionale ,romantico, travolgente,coinvolgente,perduto. Perchè l'amore è una esplosione di emozioni che attendono di essere vissute.





Mi fai morire! mi dicesti
E tu mi fai vivere, risposi:
è amore!

Percepire insieme
Il senso della vita e della morte:
è amore!

Insieme uniti dall’impeto
Di un vento implacabile
Sorto improvviso da dietro ignote dune:
è amore!
http://digilander.libero.it/tina.2005/e18so4wj0.gif
Continuare a scorgere oasi
Con mute palme lontane:
è amore!
Come è Amore la melodia di muti baci

e’ amore
Straziante e dolce
Il canto che intonasti
Mentre ti cullavo
Sulle note dell’estasi…fra le mie braccia…

è amore
il sangue che fluiva nelle mie vene
A mò di sorgente di miele
Riscaldato dai roventi raggi
Dello stesso sole
…e lì,
In quell’attimo
Ho vissuto
la più dolce stagione
Con il senso di vita di morte
…e dell’amore!

Enzo

DAMMUSO E RELAX...

tarantella siciliana








Dammuso (dammusu in lingua siciliana vuol dire tetto) è il nome dialettale di quella parte della casa storica modicana, palazzolese, buccherese, ed in generale dei Monti Iblei, costituita dall'originale grotta ampliata durante i secoli ed adibita generalmente a locale di servizio. Ma quando si parla di Dammuso tutti pensano alla casa classica, universalmente conosciuta, dell'isola di Pantelleria.,, trae le sue origini nell'antichità, durante il periodo di frequentazione fenicia ed è stata via via modificata fino ai giorni nostri.

I primi esemplari erano costruzioni fatte con pietre, pietra lavica locale, a secco e di forma quadrata oltre che di piccole dimensioni. Con l'avvento dei romani il tetto, fino ad allora piano, venne trasformato a cupola. Questa trasformazione è stata propedeutica per la costruzione delle cisterne per la raccolta dell'acqua. La forma a cupola, oltre a rendere il tetto più sicuro in quanto ad infiltrazioni d'acqua, consentiva di canalizzare la pioggia dentro le cisterne e quindi di creare grandi riserve d'acqua da usare durante la lunga e secca estate pantesca. A tal fine la superficie del tetto viene tutt'oggi trattata a calce garantendo oltre l'impermeabilizzazione anche l'isolamento termico. Altra caratteristica comune di questi edifici rurali, sono i Giardini panteschi,

costruzioni di soluzione tipica ed esclusiva di quest'isola. Costituiti da un'alta cinta muraria a base circolare e realizzata con pietre a secco. Tale costruzione permetteva alle specie coltivate nel suo interno, prevalentemente agrumi e/o alberi da frutta, di rimanere isolate e quindi protette dall'impeto dei venti. Ciò dimostra quanto gli antichi abitanti dell'isola tenessero in conto questo tipo di piante, quasi a considerarle numi tutelari della casa e dei suoi abitanti.





Annamaria... a dopo

Meteo... e non solo




Oggi niente vignette! Vi lascio alla lettura delle meravigliose   poesie del nostro amico  poeta Totò. In questa che andrete a leggere vorrebbe improvvisarsi pittore per la sua amata...


VORREI TANTO FARTI UN RITRATTO

 

Dipingere i tuoi occhi e aggiungerci ………. Luce
E poi......
Dipingere il sole e aggiungerci ………. Te.
Per mischiare il colore dei Tuoi occhi con il Sole.

Dipingere le tue labbra e aggiungerci ……… Sorriso
E poi ......
Dipingere la gioia e aggiungerci ……...Te.
Per mischiare il sorriso delle Tue labbra con la gioia.

Dipingere il tuo corpo e aggiungerci ……….. Passione
E poi......
Dipingere l’Amore e aggiungerci ……… Te.
Per mischiare la tua passione con l’Amore

Vorrei farti un ritratto
Per mischiare il tuo corpo al mio Amore
E non cancellare mai più questo sogno
Affinché mi accompagni fino alla Morte.

AMORE MIO, VORREI TANTO DIPINGERE TE ………..


TOTO'
http://www.177circolodidattico.it/home/e107_images/custom/notemusicali1.gifla.. tina dj

 
 ANNAMARIA... A DOPO

QUANTO AMORE - di S. MIGLIORE -

http://img412.imageshack.us/img412/4433/72057u4u4m11zuxaj0.gif
Quanto amore
Nei tuoi occhi quando t’incontrai ?
Quanto amore
nel tuo corpo quando ti abbracciai ?
quanto amore
in quella bocca quando ti baciai ?
Quanto amore
In quelle notti quando ti sognai ?
Quanto amore
In quei giorni quando ti parlai ?
Ma ………… Quanto amore
Resterà nella mia vita se te ne vai ?
Ma ………… Quanto amore
Resterà nel mio cuore se te ne vai ?
E ……………Quanto amore
Se te ne vai mi lascerai ?
E………….. Quanto amore
Se te ne vai ti porterai ?
 http://digilander.libero.it/mairam2000/Animazioni/DELFINO%20E%20GABBIANO.gif
TOTO'

 

martedì 27 luglio 2010

ADAMO ED EVA - di ENZO -

 da enzo


CORSO QUASI SERIO DI SESSO UMORISTICO





Eva:    Tié, prenditi sta’ mela.

Adamo: “Che me ne faccio della mela, io voglio un’altra cosa.”

Eva:    “Quell’altra cosa te la fai dare da quella ‘figlia  e                ndrocchia di Lilith”.

Adamo: “Ma come ti vengono certe idee? E poi chi sarebbe questa Lilith?”



Eva: “E’ una grande  zoccola!”

Adamo: “E allora non mi dovevi dare ‘solo’ la mela. Mi è rimasto il desiderio di averla sempre.”

Eva: “E così sarà sempre…la cercherai…e poiché ti voglio bene,  anch’essa cercherà il “tuo” per sempre.


                                

                                                               Lezione   15



                                                             ADAMO ED EVA



Professore Mirco OCCHIOFINO – responsabile del servizio di Andrologia dell’Ospedale San Gustavo Loffredo di Napoli

MAMIE e DUCKY (detto Dudù): fidanzati;

ENZO e MARIA: fidanzati.



Nella  “SALA CONFERENZE” del 2°  piano dell’Ospedale, i quattro corsisti sono seduti nel rispettivi banchi.

                                                           Ore  19.00

MAMIE:      Che caldo, marò. Io starei meglio in una vasca da bagno dalla mattina alla sera.
                   

MARIA:       Io preferisco il mare, Mamie…scusa, possiamo darci del tu?

MAMIE:      Sicuro, e chiamami pure Annamaria.

MARIA:         Bene.

MAMIE:      Marì, conosci l’argomento della lezione?

MARIA:         No, …e Dudù il tuo fidanzato?

MAMIE:      Nemmeno.

ENZO:                       Nessuno lo sa. Però mi pare che il dottore ci disse che avrebbe fatto una lezione rilassante. Comunque, fra poco lo sapremo.

DUDU’:          Ecco il professore OCCHIOFINO.

Dopo lo scambio dei saluti, il professore esordisce:
Signori, stasera ci rilasseremo con una lezione inconsueta: vi parlerò di ADAMO ED EVA, naturalmente dal punto di vista sessuologico.

DUDU’:          Donnè, mi voglio  proprio rilassare, stasera.

ENZO:                       Figurati io.

MARIA:         Si appaiarono proprio bene Adamo ed Eva.

MAMIE:      Sentiamo, sono curiosa chissà perché!

IL PROFESSORE comincia a spiegare:   Adamo ed Eva li possiamo definire una coppia erotica, descritta come ambigua, dalla Genesi.

MAMIE;      Chiedo scusa, Dottò, questa Genesi chi è?

IL PROFESSORE:   Non è una scrittrice, ma è il primo libro del Vecchio Testamento che ci parla delle origini dell’Universo. Comunque, dietro di essa e  dopo di essa, si sviluppa una cultura antisessuale…insomma il sesso non era visto di buon occhio.
                        Dovete sapere che ogni popolo ha una propria Genesi, cioè una propria origine, dei propri personaggi anche di fantasia che si chiamano con una parola difficile…archetipi; un archetipo spiegherebbe le origini dell’uomo.
                        Nella mitologia greca troviamo un certo Eurinome e il serpente Ofione, la sciocca Pandora,  il  presuntuoso e arrogante Prometeo.
Nelle leggende giapponesi la prima coppia era composta da due fratelli,  Izanami e Izanagi, che si accoppiavano sessualmente, e non cercavano nemmeno di nasconderlo. Nel mito babilonese si ricordano Apsu e Tiamat. Orfeo ed Esiodo narrarono di altre coppie incestuose. Le vicende di tali coppie originarie sono state degradate a episodi mitologici, ma nella nostra cultura Adamo ed Eva resistono da più di 4000 anni come quei due “fetentoni” che hanno commesso il peccato originale. Essi rappresentano il senso di colpa e la necessità di espiazione.

DUDU’:          Prufessò, scusate…  qui ce ne andiamo in  fantasia? 

MAMIE:      Sì, sì, tutta fantasia…per carità.

MARIA:         Prufessò, scusate anche me…avete detto …coppie cestose…cisto…insomma                    ‘na cosa del genere…

IL PROFESSORE:   …incestuose …coppie in-ce-stuo-se…sono familiari o  parenti che
                        si accoppiano sessualmente.

MARIA:         Veramente…marò, eh… che schifo…

MAMIE:      E non ci avete parlato ancora di Adamo ed Eva,  insomma, dottò, perché ci
                        volete parlare di loro? Oltre al peccato originale, ci dite che cosa hanno combinato?

ENZO:         Prufessò, sinceramente, quello che sappiamo di loro, l’abbiamo imparato dalla dottrina, prima di fare la Prima Comunione.

IL PROFESSORE:   Credo proprio che tante cose non le sapete.

DUDU’:          Siamo curiosi, dottò,  dite pure.

Il PROFESORE riprende:  Vi faccio una domanda…chi fu la prima donna del genere                             umano?

MAMIE:      Dotto’, lo sappiamo tutti….fu Eva.

MARIA:         Eh, sì…sì…Eva.

IL PROFESSORE:   Eh, no, signori miei; Prima di Eva, secondo il profeta Isaia, ci fu                              un’altra donna, una anti-Eva, femminista e libidinosa, una vera e propria  ninfomane, affetta da furore uterino. Questa donna si chiamava Lilith.

MARIA:       Come avete detto, dottò…furore uterino?  

MAMIE:      Sì, si, Mari, ha detto proprio così…furore uterino.

ENZO:         Ue’, Marì, a’ teneva sempre in fiamme…hai capito, adesso.  Quasi quasi ci sarebbe una certa rassomiglianza con chi sappiamo noi.

MARIA:         Hai ragione che  qui non siamo soli, e che non ho mestoli o qualche padella in mano, se no te la facevo vedere in fronte la rassomiglianza…e giacché ci  siamo, io ti dico che rassomigli a un marito che se ne starà quieto…minimo                      per una settimana.

ENZO:                       Ssssst, sto scherzando, Pandi…!

MARIA:         Come mi hai chiamato, scusa?

ENZO:                       Pandi, Lo so io perché…tesoro!

MARIA:         A casa me lo spiegherai!...dotto’, riprendete e…chiediamo scusa.

IL PROFESSORE riprende: Si narra che Adamo e questa Lilith litigassero spesso  per la                     posizione sessuale da adottare: Lilith non voleva stare supina cioè non le             piaceva stare sotto, e pretendeva di stare sopra, mentre Adamo non era  d’accordo. A causa di questi contrasti, Lilith abbandonò Adamo e se ne andò stabilendosi lungo le sponde del Mar Rosso dove abitavano dei diavoli  libidinosi, che con gioia  accolsero la bella e  “sempre ingrifata”  fanciulla. Dio, allora,  deluso dal comportamento di Lilith, mando degli angeli per convincerla a tornare da Adamo, e non tornò più.
Fu  così che Dio pensò di creare Eva, una donna dal comportamento meno focoso.
                       
MAMIE:      Era  veramente un tipo poco raccomandabile questa Lilith.

DUDU’:          Mamie, io direi una vera “zoccola”, e ce ne sono in circolazione anche oggigiorno. Io adoro le donne vere, non per niente mi sono innamorato di te con te per le due perle…e tu sai a cosa mi riferisco.

Il PROFESSORE:    Signori, sto per cncludere…allora….ssssst…..a giudicare                                          dall’intromissione del serpente si può sospettare che il peccato originariofosse un peccato di …gola, ossia una fellatio. Ad ogni  modo, quella di Adamo ed Eva è una favola morale che condanna  la disubbidienza.

MAMIE:      Prufessò, non ho capito bene chi non ubbidisce deve fare una ….fella…insomma quella cosa che ha detto lei? E …a dir la verità io non ho  capito bene bene  questa cosa.

IL PROFESSORE:   Signora Eldyna, abbia pazienza. suo marito, il signor Dudù, gliela  spiegherà a casa. Signor Dudù…lei ha capito tutto, vero?

DUDU’:          Certamente, dottò. sarò molto esauriente.

IL PROFESSORE: Signori, la lezione e’ terminata. Buona sera, a tutti voi e buona pizza; so che andrete in pizzeria.

In pochi minuti, il silenzio sovrastò la sala.

       ENZO     





Annamaria ... a dopo

METEO...e non solo

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si ride, si piange

e a proposito di pizza


UNA STORIA SORPRENDENTE

 
Molte migliaia di anni fa ......... l'uomo diventava agricoltore e raccoglieva i chicchi di grano: quando ne aveva bisogno pestava questi chicchi e se ne nutriva......... Scopri' anche che poteva impastare quel grano macinato il piu' finemente possibile con acqua, e arrostire quell'impasto, a forma di disco su pietre roventi. I primi che fecero questo aprirono la strada alla conquista del pane, delle schiacciate, delle pizze, e in seguito delle lasagne e degli spaghetti. Da nomade inerme divenne cacciatore e pescatore, poi ancora addomestico' alcuni animali perche' ci fu una specie di patto, di mutuo sostegno e con il loro aiuto l'uomo divenne anche pastore........ Quello che possiamo dire e' che pane, pizza, focacce e via dicendo sono insieme, all'origine nella stessa radice della nostra civilta'. Quelle schiacciate di pasta arrostite sulle pietre furono cotte, man mano anche in modo piu' comodo....... Il grande passo successivo fu quando venne scoperto il principio della lievitazione, e fu inventato il primo forno. Questo avvenne circa seimila anni fa: e in Egitto.
In tutta la zona del vicino Oriente, chiamata anche la mezzaluna fertile, dal Nilo all'Eufrate, la storia aveva camminato piu' in fretta che nelle terre circostanti.C'era stato chi aveva notato che l'impasto, per quello che genericamente era chiamato il pane, veniva a volte invaso da forze misteriose le quali lo facevano gonfiare e poi guastare. Alcuni consideravano impura quella pasta e la buttavano via, alcuni, invece pensarono di strumentalizzare il fenomeno: tutto dipendeva dalle concezioni religiose. Gli ebrei, per esempio, erano tra i piu' rigidi e rifiutavano sempre il pane lievitato e nei loro riti non era ammesso (ancora oggi, nella Messa cattolica, si usa l'ostia non lievitata come pane).Gli egizi impararono, dunque, a utilizzare quella pasta, a cuocerla e a conservarne qualche pezzetto per trasmettere ad altra pasta la stessa forza di crescere. Gli egiziani inventarono il forno, di questo abbiamo informazione certa, che era a forma di cono. Il fuoco si metteva dentro, fuori si appiccicavano letteralmente i panetti: quando cadevano voleva dire che erano cotti da una parte, ma venivano riappiccicati dall'altra per completare la cottura. Solo in un secondo tempo venne l'idea di dividere in due il forno per mettere sotto il fuoco e sopra, per cuocere, le schiacciate di pasta e acqua lievitate.
Questo cibo, intanto, aveva un carattere religioso unico, il punto e' che certamente ci furono pani in forme rituali, migliaia di anni fa, come offerte alle varie divinita' e in varie circostanze.......... ne troviamo ancora molti in uso in varie regioni d'Italia e in altre parti del mondo, anche se si sono persi per via i significati votivi originari.
Tra questi pani ce n'erano anche di quelli arricchiti con olive, ciccioli di maiale, antenati delle focacce e delle torte rustiche di oggi; ce n'erano anche di quelli arricchiti con miele, uvetta, pinoli, canditi, che sono diventati i vari panettoni, pangiallo, pandolce, e via dicendo, delle diverse tradizioni.
Come che sia, qualche riferimento anche di carattere linguistico su quelle e primitive schiacciate che accompagnarono la vita italiana dall'eta' romana a quella medioevale e oltre, lo troviamo proprio al passaggio emozionante dell'anno Mille, quando in tanti aspettarono la fine del Mondo..........

 
Dalla Canzonissima 1968 questo filmato del simpaticissimo Aurelio Fierro.



PIZZA FREDDA
Ecco la ricetta di  una pizza  gustosa...da mangiare specialmente in estate o da servire in un buffet...




(IMPASTO BASE )
INGREDIENTI:
500 gr di farina,
1 cubetto di lievito di birra,
1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaio di olio,
1 cucchiaino di sale,
125 gr di latte+125 gr di acqua


PROCEDIMENTO: Disporre la farina sulla spianatoia nella classica forma a fontana. In punto esterno della fontana fare un buchino e mettervi il sale (la cosiddetta “casetta del sale”) in modo che non venga a contatto diretto con il lievito.Al centro della fontana mettere lo zucchero, il lievito sbriciolato, l’olio.Versare gradualmente il latte mescolato con l’acqua ed iniziare a impastare. Lavorare la pasta energicamente e a lungo, battendola anche sulla spianatoia, fino a quando non si staccherà facilmente dalle mani e risulterà piuttosto morbida ed elastica. Formare con la pasta un bel panetto, inciderne la superficie con una croce e farla lievitare coperta con un telo bianco in un luogo tiepido; quando la pasta sarà ben lievitata l’incisione fatta non dovrà essere più visibile. E’ difficile dare indicazioni sul tempo di lievitazione, essendo questo legato alla temperatura esterna.

Preparate la pasta , dopo la lievitazione la stendete sulla teglia, mettete della passata di pomodoro e fate riposare ancora una mezz’oretta. Poi cuocete il tutto. Una volta cotta, fatela raffreddare per bene poi mettete un pochino di maionese (non tanta, si deve vedere ma non troppo), stendendola su tutta la superficie. A questo punto farcite con pomodori a pezzi, mozzarella a cubetti, insalata e tonno. E’ deliziosa!



O' Sarracino

versione originale di R. Carosone
Annamaria... a dopo