venerdì 2 aprile 2010

VACANZE DI PASQUA

IL TEMPO DELLA SAGGEZZA: "SONO INIZIATE LE VACANZE DI PASQUA, NON E' UN DRAMMA SE LE TRASCORRIAMO TRANQUILLAMENTE A CASA"


Ogni volta che fa capolino qualche giorno di vacanza veniamo presi dall'ansia di "andare via". Spesso, poi, il nostro "andare via" si trasforma in una delusione, perché noi ci portiamo dietro, ovunque, quello che siamo e quello che abbiamo dentro. Abbiamo una nuova possibilità di mettere alla prova la nostra capacità di creare felicità per noi stessi e per le persone che ci stanno attorno: è Pasqua, troviamo il tempo di bighellonare per la nostra città, con i nostri figli o con gli amici. Troviamo il tempo di riscoprire la natura anche in un vaso di fiori comperato al mercatino sotto casa. Troviamo il tempo di cucinare per amici o parenti con cui non parliamo da tempo. Troviamo il tempo di perderci in libreria e poi nel parco cittadino a leggere sotto un albero. Troviamo il tempo di riflettere sulla nostra vita e di scrivere un diario. Troviamo il tempo di non avere fretta e ansia di concludere qualche cosa. Troviamo il tempo di assaporare il tempo vuoto dei sogni. Troviamo il tempo di vivere e non di correre perennemente da qualche parte.

Proviamo, almeno. Poi ce lo potremo raccontare.

tratto dal sito vivevereconlentezza.it

ANNAMARIA...a dopo

U DESTINU DI L'OMINI

BUONA PASQUA A TUTTI E CHE OGNUNO SI TENGA LA PROPRIA CROCE E LA PROPRIA PACE
TOTO'


U DESTINU DI L’OMINI - CON TRADUZIONE -

Stanotti mi’nsunnai un picciriddu
E ‘cci addumannai unn’era so Matri
Iddu ‘nnuccenti, taliannu ‘ncelu
M’arrispunniu:

A VIDI DDA STIDDA ?
CHIDDA E’ ME MATRI.

Allura taliaiu ‘dda stidda
E ‘cci addumannai unn’era so figghiu,
idda ciancennu e taliannu ‘nterra,
m’arrispunniu:

A VIDI DDA CRUCI ?
DDA CC’E’ ME FIGGIU.

Ma ‘dda cruci era granni
E Cristu nun si vidìa,
ma allura ‘nta cruci cu cc’è ?
m’addumannai taliannu;

CCI SUNU L’OMINI…….

M’arrispunniu na vuci,

OGNUNU ‘CCA SO’ CRUCI,
OGNUNU SENZA PACI.

E Cristu allura d’unn’è …..?
M’addumannai ciancennu,

‘E ‘CCU SO PATRI……….

M’arrispunniu ‘dda vuci,

‘NTA CRUCI NUN CC’E’ CCHIU’
SINN’ACCHIANO’ ‘NCELU,
‘PI CIRCARI PACI.

Traduzione

IL DESTINO DEGLI UOMINI
Questa notte sognai un piccolino
E ci chiesi dov’era sua madre
Lui innocente guardo in cielo
E mi rispose:
LA VEDI QUELLA STELLA ?
QUELLA E’ MIA MADRE.
Allora guardai quella stella
E ci chiesi dov’era suo figlio
Lei piangendo e guardando la terra
Mi rispose:
LA VEDI QUELLA CROCE ?
LA’ C’E’ MIO FIGLIO.
Ma quella croce era grande
E Cristo non si vedeva,
ma allora in quella croce chi c’è ?
mi chiesi guardando;
CI SONO GLI UOMINI……
Mi rispose una voce,
OGNUNO CON LA SUA CROCE ,
OGNUNO SENZA PACE.
E Cristo allora dov’è …..?
Mi chiesi piangendo,
E’ CON SUO PADRE…..
Mi rispose quella voce,
NELLA CROCE NON C’E’ PIU’
E SALITO IN CIELO,
PER CERCARE PACE.
TOTO'

BUONA PASQUA!

http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gif

                   http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gif                                                                                   http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/colomba.gif



Gli auguri sono sinceri anche se le frasi possono sembrare sempre le stesse.
Un caloroso abbraccio e ... Buona Pasqua!


 http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gifhttp://digilander.libero.it/PensieriInVolo/auguripasqua/e%20colombe.gif

METEO .. e non solo

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png



 cioccolatini con ripieno fondente .





cioccolatini al cocco


SE....LE POESIE DI S. MIGLIORE -

http://img204.imageshack.us/img204/6243/fsartimages61aa0.gif
Se ti senti triste
se non ci sono nuvole
se hai voglia di guardare il cielo
guarda la notte che è tutta intorno a me
http://digilander.libero.it/PensieriInVolo/gifstelline/stella%20luminosa.gif
guarda le stelle e mi vedrai.
E la stella più lontana e più luminosa
sarà il mio cuore che brillerà solo per Te.
E ascolta il vento che ti parla di me
guarda quella stella
che ti parla….. e ti ascolta…… e ti guarda........
Se hai bisogno di me
e se hai voglia di me
io sono già accanto a te....
TOTO'



giovedì 1 aprile 2010

STANLIO E OLLIO :semplicemente irresistibili






 Tempo di festa , tempo della comicità dei grandi STANLIO E OLLIO

 http://www.gifmania.it/filmati/stanlio-ollio/id_06b1.gif


Stanlio e Ollio cantano e ballano




un salvataggio pericoloso 1 parte




un salvataggio pericoloso 2 parte





 Biografia

Tratto dal sito www.laurel-e-hardy.it dedicato ai due attori, il tutto con una veste grafica veramente curata e gradevole.
Complimenti agli autori. Vale la pena visitarlo.





Stanlio jpg
Stan nasce a Ulverston nel Lancshire in Inghilterra il 16 giugno 1890. Il suo vero nome e' Stan Arthur Jefferson: diventera' Stan Laurel piu' tardi in un periodo della sua carriera artistica, quando conoscera' una cantante-ballerina australiana che gli invento' il nome d’arte Stan Laurel dato che il suo vero nome Stan Jefferson era composto di 13 lettere, un numero al quale nei paesi anglosassoni si attribuiscono influenze nefaste, come al 17 da noi. Stan Jefferson entra nel mondo dello spettacolo grazie al suo talento ma anche con l’aiuto del padre, Arthur Jefferson uomo di teatro noto come scrittore, attore e soprattutto impresario.

Onlio jpg
Oliver Hardy (Ollie o Babe, per gli amici), nasce in Georgia il 18 gennaio 1892, ultimo figlio di una famiglia che non ha mai avuto a che fare con lo spettacolo ne' da parte degli Hardy e neppure in quello dei Norvell, la famiglia della mamma di origine scozzese. Il vero nome di Oliver e' Norvell Hardy: in America, soprattutto negli Stati Uniti del Sud si usa perpetuare il cognome della mamma assegnandolo ad un figlio come primo nome. In seguito, Ollie aggiungera' al suo anche il nome del padre, che si chiamava appunto Oliver, e diverra': Oliver Norvell Hardy. A diciotto anni, abbandonati gli studi, Norvell pensa che sia arrivato il momento di trovarsi un lavoro.

E' il 1910 e il cinema comincia a diffondersi in tutto il mondo. Norvell decide allora di aprire una sala cinematografica nella sua citta' di Milldgville. Norvell ha trovato finalmente la sua strada; il contatto con il cinema lo introdurra' nel favoloso mondo dello spettacolo.

Karno troup jpg
Lo stesso anno Stan parte per l'America con la compagnia teatrale di Fred Karno, impresario ed autore delle sue commedie teatrali, come sostituto e comprimario di Charlie Chaplin. Stan sembra non abbia idee e aspirazioni sue, se non quello di fare bene il proprio lavoro e di assomigliare il piu' possibile a Charlie. Dalla tourne'e americana non trae pero' nessun profitto, ne' artistico ne' economico. Nel Colorado, dopo mesi di fatiche e di stenti, Stan dopo aver ricevuto un ennesimo rifiuto alla richiesta di un aumento di paga, decide di lasciare la compagnia e di ritornare in Inghilterra.

Dopo quasi sette anni di esperienza, proprio quando Stan decide di farla finita con il teatro, il manager della compagnia di Karno gli propone di partire nuovamente per l'America per una nuova tourne'e ma a condizioni economiche migliori. Questa volta Stan parte con l'intenzione di rimanere in America e di far fortuna. La tourne'e inizia subito a New York con grande successo con A Night in an English Music-Hall. Ora le due avventure, quella di Stan e quella di Norvell, stanno per congiuncersi. Stan ha traversato l'oceano Atlantico per sempre e Norvell ha fatto il grande passo, ha deciso di diventare attore.


Norvell incomincia con il genere western, ma ben presto qualcuno capisce che ha la stoffa per fare il ciccione comico. Nel 1915 Oliver fa il suo primo film comico da protagonista , si chiamava L'aiutante attacchino. In California dove si sta concentrando la produzione cinematografica, Oliver viene assunto dalla casa di produzione Vitagraph. Proprio in California incontra per la prima volta Stan, ma e' una collaborazione fuggevole, per un solo film: Lucky Dog (Cane fortunato). Stan e' il protagonista e Oliver fa la parte di un rapinatore che non riesce a essere abbastanza truce perche' in lui prevale gia' la vena comica.

Nel 1917 Stan ha 27 anni, e' un uomo di successo, dal teatro ha imparato tutto e ora gli si aprono le porte del cinema.

A Los Angels il proprietario del teatro Hippodrome, il quale, oltre a gestire teatri, ha anche una piccola compagnia cinematografica, gli propone di girare un film: Nuts in May. Nei dieci anni successivi, Stan prima di fare coppia con Oliver mettera' insieme, come protagonista e spesso anche come soggettista e regista, una sessantina di film, diventando, anche da solo, una stella di prima grandezza del cinema comico americano.

Roach jpg
Siamo nel 1926, l'anno del grande incontro, e HAl Roach, produttore cinematografico, ha affidato a Stan la regia del film L'ove'em and Weep (Amale e piangi) dove e' stato ingaggiato per la parte comica Oliver Hardy. Una domenica, Oliver, mentre si armeggiava fra i fornelli per preparare gustosi piatti agli amici, si ustionava seriamente un braccio e non poteva quindi l'indomani trovarsi sul set del film. A questo punto la parte viene sdoppiata per dare a Stan la possibilita' di sostituire Oliver per i primi giorni. Per cui, alla fine, i due, per puro caso, si ritrovano ancora una volta insieme. Da qui il sodalizio fra Stan Laurel e Oliver Hardy si consolida pian piano fino ad arrivare al grande successo.

Hal Roach jpg
Harold Eugene Roach detto Hal e' nato ad Elmira, New York, nel 1892 (mori' a cent'anni, nel 1992)ed e' stato il tipico self-made-man americano. A 17 anni parti' per l'Alaska dove fece il cercatore d'oro e si adatto' a tutti i mestieri, poi impianto' un'azienda commerciale a Settle e infine a Los Angeles divenne imprenditore. Qui, negli anni Dieci, entro' per caso in contatto con il mondo del cinema e fece la comparsa, specializzandosi come cow-boy, poi interpreto' alcune parti piu' consistenti finche' nel 1914 conobbe il comico Harold Lloyd e -utilizzando un'eredita'- gli produsse un film, che ebbe successo. Da allora, Roach incremento' sempre di piu' la sua attivita' di produttore nel cinema comico.

Negli "anni d'oro" , quelli degli Hal Roach's Studios, dal 1926 al 1940, Stan Laurel e Oliver Hardy producono 89 film, di cui 30 cortometraggi muti, 43 cortometraggi sonori e 16 lungometraggi, ovviamente sonori.

Ollie si ammala durante la lavorazione del loro ultimo film AtolloK, l'unico girato in Europa, lontano dagli studi di Hollywood dove hanno consumato tutta la loro carriera cinematografica, prima da soli e poi dal 1926 insieme per 25 anni. Muore il 7 agosto 1957.

Stan gli sopravvive di 8 anni, muore il 23 febbraio 1965. Quel giorno la morte di Stan Laurel mette la parola fine a due storie parallele che sono iniziate settant'anni fa ai due lati estremi dell'Oceano per poi avvicinarsi fino a coincidere perfettamente e formare cosi' la piu' straordinaria coppia comica di tutti i tempi.




Curiosita'

Stanlio testa rossa jpg
Stan aveva i capelli rossi. Gli spettatori americani poterono vederli in "L'Albero i Provetta" (The Tree in a Test Tube - 1943), un cortometraggio documentaristico di carattere propagandistico girato durante la II guerra mondiale per il Dipartimento dell’agricoltura.

Quella fu l’unica pellicola a colori oggi reperibile che Laurel & Hardy hanno girato. Stan gioco' molto sui suoi capelli che riusciva ad alzare sulla testa in maniera radicale, quando se la grattava con aria perplessa o spaventata.

I capelli di Ollie invece sono immobili con il loro bel riportino a frangetta incollato sulla fronte, per caratterizzare il personaggio ma anche per nascondere la calvizie incipiente.

Stanlio si gratta la testa gif
La grattata di testa e' soltanto una delle tante espressioni di gestualita' e di mimica comiche a cui ricorre sistematicamente Stan, il quale piange, con quel suo pianto breve e nervoso, quando vuol sottolineare la sua impotenza di fronte a un evento ineluttabile, a una qualsiasi difficolta'.

Stanlio pianto jpg
Stan detestava piangere perche' lo riteneva una soluzione troppo facile e lui non era per le soluzioni facili. Lo faceva quasi sempre su sollecitazione di Hal Roach che amava moltissimo quel gesto perche' sapeva che piaceva molto al pubblico.

Per ottenere una camminata da piedi piatti, Stan usava scarpe militari a cui tagliava i tacchi, poi faceva passi lunghi badando a distanziare bene i piedi l'uno dall'altro e lasciando dondolare le braccia.

La reazione sorpresa, Stan la realizzava con il battito delle ciglia.

Quando vuole darsi un contegno per dissimulare qualche pasticcio che ha combinato e, soprattutto, in un gesto di sfida, Stan incrocia le braccia senza riuscirci, perche' non gli si intrecciano ma cadano ciondoloni, rendendolo cosi' anche piu' disarmato.

Stanlio dito infuocato gif
Riesce pero' a fare cose impossibili, giochetti talmente inutili, come usare le dita tipo accendino e ottenere veramente del fuoco.

Anche Ollie ha gesti e aspetti della personalita' che lo caratterizzano e che si ripetono nel tempo e nei film. Abbiamo visto lo sfarfalleggiamento della cravatta con cui cerca di uscire da una situazione imbarazzante o scusarsi con qualcuno: una sorta di saluto infantile e imbarazzato.

Oliver invento' il "Tie-Twiddle",lo sfarfalleggiamento della cravatta, per caso in un film del 1927 (Why Girls Love Sailors - Perche' le ragazze amano i marinai -)

Look Onlio jpg
Ma il suo "colpo da maestro" e' il look in camera, quel suo guardare nella macchina da presa quasi a chiedere la comprensione degli spettatori. Lo sguardo in macchina di Ollie veniva usato da Stan non solo come gag ma spesso come momento di pausa dopo una risata e prima di un’altra.

Ma il look in camera serve anche a rimarcare un aspetto fondamentale del carattere di Ollie, il quale si ritiene certamente superiore al suo partner che pretende di guidare e comandare con affetto paterno. E' lui il leader e quindi e' lui che rappresenta la coppia nelle relazioni sociali. E' lui che ha le idee e che suggerisce le soluzioni. Ma alla prova dei fatti il suo perbenismo si sgretola davanti ai colpi di stupidita' di Stan, ma anche alla sua.


Curiosita' sulla voce dei comici

Nei primi anni del sonoro, quando il doppiaggio non era stato ancora inventato, Hal Roach, per non perdere il mercato europeo ricorre a una trovata ingegnosa anche se molta macchinosa: fa girare le sequenze ben cinque volte, in cinque lingue diverse - inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano -, in maniera da coprire tutti i mercati. Ad ogni sequenza gli attori secondari vengono sostituiti con altri di lingua diversa, mentre Stan e Ollie sono costretti a leggere sul "gobbo" (un cartellone su cui sono scritte le battute che viene collocato accanto alla macchina da presa) frasi in lingue a loro sconosciute.

L'effetto e' involontariamente comico perche' sbagliando tutti gli accenti (in italiano dicono stupi'do, anziche' stupido, automobi'le anziche' automobile) e spesso storpiano completamente le parole. Il pubblico italiano si affeziona a questo modo buffo di parlare e, quando il doppiaggio viene inventato, i distributori pretendono che venga conservato dai doppiatori.

Varie coppie di doppiatori si cimentano con le voci di Laurel & Hardy, finche', nel 1935 non arrivano due ragazzi di 15 anni che inventano le voci che ancora oggi conosciamo: Alberto Sordi e Mauro Zambuto.
Alberto sordi apporto' una modifica importante alla voce del personaggio di Ollie, trasformandola in "basso", mentre nella realta' Oliver Hardy era un "tenore".
Mauro Zambuto invece ha dato a Stan una vocettina di testa, che nel gridato e nel pianto sfocia addirittura nel falsetto, che e' l'esasperazione della voce originale e non l'esatto contrario, come aveva fatto Alberto Sordi con la voce di Ollie. Comunque insieme crearono delle voci che ben si ammortizzano sulle figure di Laurel & Hardy e la cui fama arrivo' anche in America.



Curiosita' sulla vita privata

Stan Laurel ebbe cinque mogli ma fu sposato otto volte; vediamo come: la sua prima moglie era una attrice e si chiamava Lois Nelson. Da lei Stan ebbe una figlia, Louise e poi, nel 1930, un figlio che si chiamava Stanley, come il padre, e che visse solo pochissimi giorni.

Il matrimonio con Lois duro' 7/8 anni, fino a quando Stan si innamoro' di una vedova di Los Angels che si chiamava Virginia Ruth Rogers e che ando' a sposare di nascosto in Messico. Ma quando la prima moglie lo venne a sapere, lo denuncio' di bigamia. Cosi' un giorno mentre Stan girava la scena di un film, venne lo sceriffo con un mandato di cattura per Stan. Aiutato da un elettricista del teatro, Stan riusci' a fuggire ed andare subito insieme alla seconda moglie in Messico e ottenere il divorzio da questa. Dopo che la questione della bigamia fu sistemata, Stan dovette sposare, questa volta in California, Virginia per la seconda volta.

Stan dopo due o tre anni divorzio' da Virginia e sposo' Olga Vera Shovalova in arte Ilena, la prima cantante russa della sua vita, ma la seconda moglie, Virginia, quella che aveva sposato due volte in Messico e in California, lo accuso' di bigamia. In conclusione, Stan dovette divorziare secondo le regole e sposare Ilena per la seconda volta, ed ancora una terza volta con il rito ortodosso al quale Stan acconsenti' per il quieto vivere.

Ma Stan nel 1944 divorzia dalla terribile Ilena e torna ai vecchi amori sposando per la terza volta Virginia Ruth Rogers.


Dopo quattro anni, altro divorzio e altro matrimonio, l'ultimo, con un'altra cantante russa Ida Kitaeva Raphial. Ma non e' tutto qui perche' un'altra complicazione si verifico' nella vita di Laurel: Stan per quasi dieci anni aveva vissuto con Mae Dahlberg, una cantante ballerina australiana che fece parte del The Stan Jefferson Trio e che ora reclamava i propri diritti di "moglie di fatto" che, in pratica, le venivano riconosciuti dalla legge californiana. Stan fu quindi trascinato in tribunale e condannato a... passare alla cassa.

Quindi per concludere la movimentata storia di Stan Arthur Jefferson, Stan Laurel si sposo' (fra Messico, California, rito civile e rito ortodosso) per ben otto volte e nel corso della sua vita ebbe cinque mogli.

Sembra la trama del suo film piu' divertente e la storia dei suoi matrimoni lascia intendere che fra il personaggio Stan Laurel e il signor Stan Jefferson ci sono molti punti di contatto: la stessa superficialita', lo stesso senso ludico della vita, la stessa faciloneria infantile.

Della vita matrimoniale di Oliver Hardy non si sa praticamente nulla; la prima moglie si chiamava Madeline Saloshin, sposata nel 1913 e con la quale Oliver visse fino al 1920-21, e della seconda si sa soltanto che si chiamava Myrtle Lee Reeves, dalla quale Ollie aveva divorziato quando conobbe Lucille , conosciuta sul set di "Way out west" dove lavorava come segretaria di produzione. Gli stara' accanto per 17 anni fino alla sua morte.

Oliver amava la vita mondana, scommettere alle corse dei cavalli e giocare a golf.

Quando qualcuno sul set chiedeva a Oliver un consiglio o lo consultava su una decisione artistica da prendere, la risposta di Ollie era sempre la stessa:
Chiedi a Stan, quello che decide lui per me va bene.

Oliver, all'inizio della sua carriera, aveva l'abitudine di farsi radere da un barbiere di origine italiana, dalle tendenze sessuali molto particolari, che dimostrava una vera passione per lui, soprattutto per la sua pelle liscia e per il suo viso paffuto. Dopo averlo rasato, il barbiere gli metteva il borotalco sulle guance e gli diceva:
Nice a babe... nice a babe (che bel Bambino!). Oliver divento' cosi' per gli amici "Babe".

Ad Oliver veniva aumentata la paga settimanale di qualche dollaro in piu' per ogni libra di peso che riusciva ad aumentare: si puo' dire che valesse tanto oro quanto pesava, e nel 1954 Oliver pesava quasi 150 chili!

Quando Stan si ammalo' gravemente fu portato all'ospedale. All'infermiera che lo assisteva disse:
- Mi piacerebbe tanto essere a sciare in questo momento...

- Le piace molto sciare, signor Laurel - rispose l'infermiera.

- No, lo detesto. Ma sempre meglio che stare qui...


Annamaria...a dopo 

LE ORIGINI DEL PESCE D'APRILE



Le origini di questa  ricorrenza, che si tramanda da secoli in molti paesi del mondo, sono incerte.

Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi.



image


Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni - basate più su congetture teoriche che su dati scientificamente provati - che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.

L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno.

Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio.

Con la riforma del Calendario ad opera di Gregorio XIII, il Capodanno –che prima si festeggiava in Primavera e precisamente nel periodo che andava dal 25 marzo al 1° aprile- venne di botto spostato al 1° gennaio.

Ma essendo un periodo in cui non c’erano radio, giornali, tv e internet a diffondere e ricordare variazioni e nuove regole, molti o ignoravano del tutto la cosa, o se la dimenticavano: così i burloni si divertivano a invitare questi distratti malcapitati a inesistenti banchetti, feste e cerimonie di festeggiamento.

Più probabile è che l’origine del Pesce di aprile si ricolleghi al fatto che proprio in questa data, in tutta Europa, veniva aperta ufficialmente la pesca, nel senso che venivano tolti quei divieti governativi che impedivano durante il resto dell’anno di pescare determinate qualità (ad esempio i bianchetti).

Era quindi un momento felice per i pescatori, che veniva festeggiato con particolari lazzi e sfottò rivolti ai colleghi che tornavano con le reti vuote.

Linguisticamente, tutto si risolve nel fatto che come il pesce “abbocca” all’amo , così gli uomini “abboccano” a false notizie.

La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.

Il Capodanno era in origine celebrato dal 25 marzo al 1º aprile, prima che la riforma gregoriana lo spostasse indietro al 1º gennaio.

In seguito alla riforma gregoriana si creò in Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile.

Il nome che venne data alla strana usanza fu poisson d'avril, per l'appunto pesce d'aprile.

Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane.

Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua.

Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.

Entrambe le ipotesi, comunque, confermano la matrice pagana e buffonesca della festa, che continua tutt’oggi, seppur con sfumature diverse, a restare viva in gran parte del mondo.


Pescati...nella storia



Quante beffe vengono giocate il giorno del 1 aprile!

Proviamo a ripercorrere quelle più celebri, che hanno lasciato una traccia nella storia.

Scherzi antichi

Si dice, per esempio, che il primo Pesce d'aprile sia stato ordito in Egitto, intorno al 40 a.C., addirittura da Cleopatra, quando sfidò l'amante Marco Antonio a una gara di pesca.

Lui tentò di fare il furbo, incaricando un servo di attaccare all'amo una grossa preda che lo avrebbe fatto vincere. Ma Cleopatra, scoperto il piano, diede ordine di far abboccare un grosso finto pesce in pelle di coccodrillo.

La bravata più antica di cui si ha notizia è quella del maestro Buoncompagno da Firenze.

"Oggi io volerò sotto i vostri occhi, sopra le vostre teste"

Sul finire del XIII secolo questo simpatico personaggio fa sapere al popolo bolognese che il 1 aprile avrebbe sorvolato la città usando un congegno di sua invenzione.

Tra la popolazione la curiosità è tanta e tutti, nel giorno stabilito, si recano al Monte di Santa Maria per assistere allo strepitoso spettacolo.

Puntuale, Buoncompagno si presenta all’appuntamento con un paio di enormi ali ma… un improvviso vento sfavorevole impedisce il volo!

Quella che doveva essere una simulazione del volo d’uccello in realtà era un goliardico pesce d’aprile.



- -Uno degli scherzi più antichi e riusciti fu fatto ai fiorentini nel 1878.

La cremazione del mahrajà indiano sulle rive dell’Arno

La “Gazzetta d’Italia” pubblicò la notizia dell’improvvisa morte avvenuta in città di un mahrajà indiano e annunciava che, secondo la tradizione induista, questo sarebbe stato cremato il 1° di aprile su un’alta pira costruita appositamente nel parco delle Cascine.

Ovviamente una grande folla si riunì nel luogo stabilito, e rimase in attesa per ore sino a quando dai cespugli sbucarono torme di giovanotti vestiti da pescatori che si misero a girare per la folla gridando “Pesci d’Arno fritti!”.

Fortunato l’indiano, che non era morto, e beffati i fiorentini che, come raccontano le cronache dell’epoca, si allontanano ammutoliti... facendo gli indiani.





-"L'Imperatore convoca d'urgenza il Senato!"

Il richiamo fece accorrere da tutte le parti della città i vecchi senatori di Roma.

L'imperatore Domiziano era molto crudele e se si tardava c'era il pericolo di rimetterci la pelle.
Quando tutti i bravi senatori ebbero preso posto, ecco arrivare l'imperatore con la faccia scura, seguito da due servitori che sorreggevano a fatica un grosso involto.

L'imperatore fece cenno di appoggiarlo su un tavolo e i due, gocciolando sudore, eseguirono. Nella sala non si sentiva volare una mosca. Con voce grave, Domiziano ordinò ai servitori: "Aprite!".

Ed ecco apparire un grosso pesce. I senatori spalancarono ancora di più gli occhi che già tenevano bene aperti. E Domiziano disse: "E ora, signori, chiedo a voi: Come dobbiamo cucinarlo?" Questa è la cronaca del primo pesce d'aprile della storia... Secondo altri, invece, le cose sarebbero andate diversamente.



- Il Duca di Borgogna sfidò il suo giullare dicendogli: "Scommetto che non sei capace di farmi uno scherzo senza che io me ne accorga.

Anzi, guarda, facciamo così: se riuscirai in questa impresa farò di te un uomo ricco, altrimenti ti farò mozzare la testa". E gli diede tempo fino al giorno dopo.

L'indomani il giullare si presentò al duca tutto tremante e gli disse: "Mio signore, fammi tagliare la testa perché non sono riuscito a pensare uno scherzo degno di te".

Allora il Duca lo fece mandare al patibolo. Quando il boia levò la scure per mozzargli il capo, la folla scoppiò in una risata: al posto della scure, infatti, il boia impugnava un salame. Eppure... eppure il giullare appariva spaventatissimo, tanto che lo si vide stramazzare al suolo per lo spavento.

"Che sia morto di paura?" si chiese il Duca e balzò sul palco per accertarsene. Ma quando fu accanto a lui, il giullare aprì gli occhi e ghignò: "Ti è piaciuto lo scherzo?".



-1938 -Lo scherzo più difficile, ma anche uno tra i più riusciti, è quello di Orson Welles.

Per il 1 aprile 1938 il celebre regista americano progetta uno speciale programma radiofonico.image

A causa di problemi tecnici, però, non è possibile mandarlo in onda. Ma Welles non si arrende e qualche mese dopo, più precisamente il 30 ottobre, finalmente la radio trasmette "La Guerra dei Mondi":

Tra la popolazione è subito panico generalizzato. I centralini radiofonici delle stazioni di polizia e dei giornali vengono invasi da centinaia di telefonate: gli americani vogliono capire cosa stia succedendo.

Qualcuno tira fuori la maschera antigas della prima guerra mondiale, tutti scappano terrorizzati nelle strade, prendendo d’assalto autobus e treni.

C’è persino chi afferma di averli visti davvero quei marziani. La cronaca della radio, che già all’epoca era considerata - soprattutto tra le masse - un medium di massima fiducia, si trasformatava in una realtà da incubo.

L’indomani torna finalmente la calma, ma per le strade si contano danni per milioni di dollari. Il giorno prima non era stato il 1 aprile, ma ugualmente il programma di Orson Welles era stata una bella beffa per gli americani..


Una copia su vinile della famosa trasmissione radiofonica


« Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottostimato l'estensione della vena di follia della nostra America. »

Con queste parole Welles stesso descrisse a Peter Bogdanovich l'effetto del suo adattamento in un celebre libro-intervista.

Gli ascoltatori della trasmissione furono presi dal panico credendo che la trasmissione fosse reale, non capendo che si trattava, in realtà, di un semplice programma radiofonico.



Il celebre critico cinematografico francese André Bazin ricorda come tale avvenimento ebbe una eco tale che quando tre anni dopo, il 7 dicembre 1941, l'aviazione giapponese attaccò la base navale statunitense di Pearl Harbor, molti americani pensarono ad uno scherzo di pessimo gusto.

Curiosità

* Steven Spielberg, autore del film del 2005 "La guerra dei mondi" sempre adattamento del romanzo di Wells, ha acquistato l'unica copia originale del soggetto dell'adattamento esistente, quella appartenuta ad Howard Koch, che lavorò con Welles al progetto, e che il giorno della messa in onda non era presente al Mercury Theatre, e la sua copia, quindi, non venne sequestrata dalla polizia come avvenne per tutte le altre.

* I Queen hanno inciso una canzone, Radio Ga Ga, in cui viene brevemente citata la trasmissione radio dell'invasione marziana.
radiocronaca dello sbarco dei marziani.



- 1955- a Monaco, i giornali danno la notizia che un giacimento di petrolio è stato scoperto nel sottosuolo cittadino. Gli abitanti sono pregati di munirsi di secchi per raccoglierne il più possibile.

- 1957. La BBC fece un reportage riguardante la grandiosa e abbondantissima raccolta degli spaghetti coltivati nella campagna Svizzera.

Molti spettatori telefonarono per sapere come si potesse fare per ordinarne qualche kg.

- 1961. Il quotidiano “La Notte” di Milano annunciò un’ordinanza del Comune che imponeva le luci segnaletiche e di posizione per i cavalli circolanti per le strade della città o dei paesi limitrofi. Molti cittadini portarono il loro animale dall’elettrauto per dotarlo di fari.



- 1962 Radio Mosca comunica che è stato raggiunto un accordo per il disarmo totale e che tutti i missili sono stati buttati il un lago.


- 1967: - Firenze un volantino dell'URFA, Ufficio recuperi felini abbandonati, annuncia che i gatti sono banditi da Firenze. Alcuni si sbarazzano degli animali gettandoli nell'Arno.

- 1969 -Ad Ascoli Piceno, un giornale pubblica che l'Ufficio delle Imposte ha deciso che si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 45% delle multe pagate durante l'anno.

Qualcosa di simile, ma paradossalmente al contrario, accade in Francia nel 1967. Il primo aprile i giornali pubblicano che il governo ha deciso di cancellare tutte le multe per infrazioni al Codice stradale prese prima del 1966. Tutti credono a uno scherzo, invece la notizia è vera.

- 1970 - in Italia, durante una trasmissione televisiva, viene annunciato il primo esperimento di trasmissione degli odori via etere.
Molti telefonano affermando di aver sentito qualcosa.

- 1971 - Parigi: Una radio annuncia che la Cee ha stabilito la guida a sinistra in tutti i paesi membri.

-1993. Nelle strade di Milano e Torino comparirono manifesti che annunciavano una nuova “tassa di circolazione” imposta dai Comuni da pagare in base al peso corporeo dei cittadini.

- 1999 - Bari: vengono distribuiti volantini pubblicitari della Campagna "Addotta una mignotta".

Si promuoveva l'adozione di prostitute per fini sociali (dalle vetrine dei negozi "animate", alle colf per i condomini, ai doposcuola per i bambini). In fondo al volantino il numero di telefono della redazione della Gazzetta del Mezzogiorno. Decine le telefonate.


- 2001. Il portale sportal.it annunciò che il Senatore Umberto Bossi era il nuovo presidente dell’Avellino Calcio; il colore della maglietta verde padania lo aveva convinto.

- 2001 -La stampa del 1 aprile 2001: Su Marte sarebbero esistite forme complesse di vita biologica, giganteschi vermi che hanno lasciato le loro tracce sul terreno del pianeta.

Lo ha comunicato il Jet Propellent Laboratory di Pasadena, dopo avere analizzato le foto inviate sulla terra dalla sonda spaziale Mars Global Explorer. Le immagini, diffuse dalla Nasa, mostrano le tracce lasciate dai vermi marziani: grandi tunnel a livello della superficie, del diametro di decine di metri, che presentano strane striature parallele, disposte con regolarità per tutta la loro lunghezza.

- 2001 - la Repubblica da invece la notizia di un esperimento finlandese di telepatia. Secondo l'inesistente studioso Bass, della prestigiosa scuola di Lounasma del Politecnico di Helsinki, "la lettura telepatica del pensiero umano potrebbe diventare una realtà entro pochi anni".


Altri scherzi trovati girovagando in rete


-Nel 2004 il Tg2, nell’edizione delle 13, ha annunciato la scoperta di petrolio su Marte. Con corredo di immagini e attribuzione della notizia nientemeno che alla Nasa.

-Anche gli svizzeri, che di solito non si vedono e non si sentono, hanno ceduto all’occasione offerta dal primo aprile.

-Il presidente francese Jacques Chirac in Svizzera per un intervento di chirurgia estetica,

- l’uso di catamarani per agevolare il traffico lungo l’autostrada A9,

- la costruzione di uno stadio sul lago di Zurigo,

-e ancora l’installazione, sulla piazza federale di Berna, di uno speciale apparecchio che consentirà di contare esattamente i partecipanti alle varie manifestazioni di protesta.

-Carino l’allarme della Tribune de Genève: la cattiva abitudine degli automobilisti di portare alla bocca lo scontrino dei parcheggi può rivelarsi molto pericolosa, perché "provoca la demineralizzazione dello smalto dei denti attraverso uno scambio ionico".

-Non da meno l’Express, con la notizia che a Neuchatel, in occasione di una mostra dedicata alla mosca tse-tse, i visitatori potranno farsi pungere dall’insetto e piombare in una "siesta controllata di circa mezz’ora".

-Il quotidiano online Moscow Times ha invece raccontato che il sindaco di Mosca, Iuri Luzhkov, avrebbe in animo di restaurare Pisa dopo aver ricevuto, si legge, un invito in tal senso dal collega toscano.

Il piano presentato da Luzhkov prevede garage sotterranei sotto la Torre e il Duomo, e una serie di grattacieli intorno alla città. In cambio, Pisa regalerebbe a Mosca una copia a grandezza naturale della famosa torre.

Un progetto che, stando al Moscow Times, avrebbe attirato l’interesse del comune italiano per i bassi costi di lavoro grazie agli operai provenienti da Ucraina, Tagikistan e Uzbekistan.

Il sindaco di Pisa è stato al gioco. "Questo progetto non mi convince", ha risposto, aggiungendo che "bisognerebbe spiegare ai russi che il terreno è alluvionale e il monumento rischia la stabilità. E i grattacieli, poi, deturpano l’aspetto della città medievale".

-Fra i più ironici pesci d’aprile, quello ideato, in Francia, dal quotidiano alsaziano Les Dernieres Nouvelles d’Alsace.
Dove si legge che la regione, unica su 22 a votare per la maggioranza governativa di centrodestra alle recenti elezioni regionali, sarebbe stata ricompensata dal premier francese Raffarin con un treno ad alta velocità nuovo di zecca, per di più tutto trasparente.

-Per tornare in Italia, Silvio Berlusconi avrebbe escogitato un piano per migliorare i rapporti fra il popolo iracheno e il contingente italiano: portare in Iraq il Teatro alla Scala con il Nabucco di Verdi, l’opera su Nabuccodonosor e la conquista della Giudea da parte degli Assiri.

Questo il pesce d’aprile del Giornale dell’Arte . Secondo il mensile, il progetto prevedeva una serie di rappresentazioni in diverse città irachene, volte a dimostrare come "l’Italia da antica data ammiri e celebri la grandezza e lo splendore della civiltà assiro-babilonese". Si leggeva che Berlusconi avrebbe invitato a cena, nella sua villa in Sardegna, il ministro Giuliano Urbani, i soprintendenti della Scala Fontana e Meli, il maestro Riccardo Muti e l’assessore alla cultura di Milano, Salvatore Carrubba, per tagliare o modificare le parti dell’opera che potrebbero irritare gli iracheni o gli israeliani.


-Ma la regione che più si è scatenata è l’Abruzzo.

Annunci, più o meno veritieri, in alcuni casi hanno suscitato anche reazioni accese da parte della gente.

Come nel caso della notizia, diffusa dall’emittente Atv7, che il Consiglio dei ministri avrebbe ridisegnato la mappa delle province: abolizione di quella di Chieti con accorpamento con quella di Pescara; nuova istituzione della provincia di Lanciano; beffate, ancora una volta, le aspirazioni di Avezzano e Sulmona, prive del requisito di un sufficiente numero di abitanti. I centralini dell’emittente sono stati tempestati da telefonate di protesta.

-Anche gli edicolanti hanno creduto alla notizia, apparsa nella cronaca dell’Aquila del Messaggero, della sostituzione, in via Roma, della metropolitana di superficie con una funivia. Per la "precisione" della notizia si trattava della funivia del Gran Sasso che, una volta smontata dall’attuale ubicazione, avrebbe potuto risolvere il problema del dislivello "dalla Rotonda fino in centro".


CURIOSITA'


Talvolta, e paradossalmente, alcuni pesci d’aprile si sono rivelati una bufala anticipatrice di qualcosa che si sarebbe poi verificato.

Degno di menzione è quello, d’ambito tecnologico, organizzato verso la fine degli anni ‘80 da una televisione britannica che in una trasmissione per ragazzi presentò uno speciale tipo di walkman (il Chippy) in grado di contenere centinaia di canzoni grazie ad un microchip.

Una quindicina d’anni dopo fu ideato un oggetto ormai di uso comune, specie tra i più giovani: il lettore MP3, con analoghe caratteristiche e funzioni.




ed ora un po' di proverbi legati



Essere un pesce fuor d'acqua: trovarsi a disagio in una certa situazione o in un dato ambiente

Fare il pesce in barile: rimanere neutrale tra due partiti opposti

Non sapere che pesci pigliare: non sapere a che partito appigliarsi

Prendere a pesci in faccia: trattare qualcuno con modi sgarbati e villani

Buttarsi a pesce su qualcosa: cogliere al volo un'occasione propizia

Essere un pesce grosso o un pesce piccolo: rivestire un ruolo primario o secondario

Non essere né carne né pesce: di persona o cosa priva di carattere

L'ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza: prendere un ospite in casa non conviene perché spesso si creano problemi di convivenza, soprattutto se la permanenza si protrae per più giorni.

Chi dorme non piglia pesci: non perdere tempo perché si rischia di non combinare niente

Il pesce grosso mangia quello piccolo: (i romani dicevano piscem vorat maior minorem): di fronte allo strapotere e all'arroganza usata dal più forte, il debole soccombe sempre.
La parola può essere utilizzata però anche come simbolo o termine di confronto:

della buona salute: sano come un pesce

del silenzio: muto come un pesce
di grande abilità nel nuoto: nuota come un pesce

 QUESTO CARTELLO ERA IL MIO PESCE D'APRILE...







http://img237.imageshack.us/img237/4843/pescedueyq1.gif

mercoledì 31 marzo 2010

ADDIO NICOLA ARIGLIANO


Oggi ho appreso con dispiacere della morte di Nicola Arigliano. .Lo ricordo con piacere perchè ho avuto occasione, più di una volta, di incontrarlo negli anni passati quando lui abitava nella mia stessa città ed era un uomo semplice, affabile alla portata di tutti. A tal proposito ecco uno scritto che lo ricorda e una delle sue tante canzoni.

Musica, tv, cinema e anche la pubblicità: Nicola Arigliano, morto questa notte a 87 anni, ha sperimentato mote forme artistiche nella sua vita in obbedienza ai dettami del jazz, il suo grande amore.
Nato a Squinzano, in provincia di Lecce, il 6 dicembre 1923, a 11 anni scappa di casa e va a Milano dove inizia a cantare. Suona sax, batteria e contrabbasso, i primi due strumenti li porta eccentricamente in una cesta in cui ci sono anche gli abiti di scena. Notato dal critico Marshall Brown viene invitato a partecipare al Festival di Newport, poi si trasferisce a Roma dove inizia la sua carriera di cantante-pianista-entertainer tuttofare. Nel 1956 presenta i suoi primi di dischi a 78 giri per la Rca (tra cui A tazza 'e caffe'/Zitto zitto zitto, Spatella 'argento/Scetate), poi escono gli extended play Festival del jazz Sanremo 1959 (tra cui Un giorno ti diro' e I sing ammore).
Con il passaggio al 45 giri Arigliano ottiene un grandissimo successo con Simpatica brano di Garinei, Giovannini e Kramer. Partecipa all'edizione 1958-59 di Canzonissima, al Cantatutto, a Sentimentale, programma condotto da Lelio Luttazzi (ospite fisso con Mina; la sigla del programma, intitolata Sentimentale diventa un grande successo inciso da entrambi cantanti in due versioni differenti) e a vari festival jazz, mettendosi in luce con il suo stile da crooner. Nella prima metà degli '60 spopola per i suoi brani in 'italesé come I love forestiera, Amorevole, Tre volte baciami, My wonderful bambina ma anche con le sue particolari interpretazioni di My Funny Valentine e Arrivederci (di Umberto Bindi) entrate a far parte dei classici da night e piano bar. Arigliano è stato per diversi anni testimonial del digestivo Antonetto per i Caroselli televisivi, ma anche attore (ha vestito i panni del soldato Giardino ne La grande guerra di Mario Monicelli e nel '99 ha recitato al fianco di Enrico Montesano e Mietta nella serie Tv L'ispettore Giusti).
Nel 1968 si trasferisce a Magliano Sabina, tornerà in sala d'incisione nel 1973 con l'album Non mi importa quando, nel 1976 con I miei successi, nel 1977 in tv in alcune puntate di Non Stop, programma per la regia di Enzo Trapani. Attivissimo per tutti gli anni Ottanta e Novanta (tra gli altri, incide lp Nicola Arigliano, I Quattro musicanti), nel 2003 festeggia i suoi 80 anni con un concerto e nel 2005 partecipa a Sanremo con il brano Colpevole, che vince il premio della critica. E' la sua ultima apparizione pubblica.

METEO..e non solo..

http://www.meteoindiretta.it/cartine/elaborate/0_italia.png




http://www.rivelazioni.com/immagini_animate/gif_animate/barre%20divisorie/ladybug_zigzag_md_wht.gifhttp://www.rivelazioni.com/immagini_animate/gif_animate/barre%20divisorie/rings_bar_wte.gif


Ricky finalmente rivela di essere felicemente gay..ma non era un segreto..

Sono orgoglioso di ammettere di essere un fortunato omosessuale". Diventato padre di due gemelli nel 2008, il cantante che ha fatto impazzire una generazione di ragazzine, si confessa a cuore aperto. "E' stato un processo - scrive il noto cantante - molto intenso, angosciante e doloroso ma anche liberatorio. Oggi accetto la mia omosessualità come un regalo che mi dà la vita".
La star di singoli di successo, come Un dos tres Maria e Livin' la vida loca, di cui già da tempo si vociferava sul suo orientamento sessuale, la scorsa estate aveva ammesso di essere bisessuale, ora invece è uscito allo scoperto con i suoi fan. "E' una vera benedizione essere quello che sono", ha scritto il 38enne cantante portoricano sul sito www.rickymartinmusic.com.

Nell'agosto del 2008 Ricky è diventato padre di due gemelli, Valentino e Matteo, nati attraverso un "utero in affitto". I due bambini vivono a Portorico con il papà e sono uno l'opposto dell'altro. "Valentino ama dormire. - raccontava qualche tempo fa Ricky a People - E' Mr. Peace and Love, è calmo e sereno, Matteo è un tornado ".

Il cantante con la nascita dei due figli aveva realizzato un grande sogno. Fin da subito aveva detto di volersi occupare personalmente di loro: dalla pappa al cambio dei pannolini, dal bagnetto alla nanna. Premuroso e affettuoso, Martin aveva confidato di essere estasiato da questa esperienza di paternità e di volerla affrontare senza paura. Ora il cantante ha dato l'ennesima prova, ammettendo pubblicamente il suo orientamento sessuale. Martin è un padre felice e gay.


e ora la mia musica preferita..dance!