sabato 20 febbraio 2010

RELAX...

Ciao amici, buon relax a tutti...a lunedi!!
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PREGHIERA PER L'UMORISMO

Dàmmi una buona digestione, Signore,
e anche qualcosa da digerire.
Dàmmi la salute del corpo, Signore,
con il buon senso che occorre per conservarla.
Dàmmi un'anima sana, Signore,
che conservi ciò che è buono e puro davanti agli occhi,
così che, vedendo il peccato, non si spaventi,
ma trovi il modo di raddrizzare la situazione.
Donami un'anima che non conosce la noia,
che ignori le mormorazioni, le lamentele ed i sospiri,
e non permettere che io mi dia troppe preoccupazioni
per quella cosa ingombrante che io chiamo "Io".
Donami il senso dell'umorismo, Signore,
donami la grazia di saper capire una barzelletta,
affinché io tragga qualche gioia dalla vita
e ne faccia partecipi gli altri.

Thomas More


 

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ANNAMARIA...a ..lunedi

Perché Sanremo è Sanremo ….. Da CIPRIANO


Dunque eccoci al nostro caro “Festival di Sanremo”, sagra canora
italica in onda in questi giorni sul primo canale Rai come tradizione
vuole da esattamente sessanta anni.
Ormai non sono più in molti quelli che possono ben ricordare
l’esordio di questa fortunata, storica “kermesse” diventata insieme alla
pizza, al sole ed al mare, la cartolina della godereccia bonarietà italica.
Ritornando agli esordi, all’epoca la canzone italiana era snobbata e
poco capita dalla maggioranza del popolo che parlava soprattutto il
dialetto, non capiva alcuni testi neologistici e fuori tempo, contenuti
appunto in alcuni brani.
La canzone Italiana rimaneva però la preferita, anche se per qualche
tempo gli Italiani si rivolsero a generi musicali di altre nazioni quali
quelli americani o francesi ( la grande Edith Piaf).
In quegli anni esisteva solo la radio che era la protagonista assoluta,
e le canzoni diffuse divennero il simbolo della nostra società.
Fu così che grazie all’interessamento di alcuni personaggi e del
Gestore della Casa da Gioco, Pier Busseti, e del Maestro Razzi della Rai, che nacque così il Festival di Sanremo e fu appunto la Radio a diffondere
la sera del lunedì del 29 gennaio 51, le prime note del Festival nella case italiane, trasmissione in diretta da uno dei locali più eleganti, il salone
delle feste del Casinò.
Il presentatore Nunzio Filogamo, esordì con il suo saluto che divenne
proverbiale, dicendo: “Cari Amici, vicini e lontani...”. Per la cronaca
vinse la canzone “Grazie dei fior” cantata da Nilla Pizzi.
Il suo disco ebbe un grande successo vendendo l’iperbolica cifra di
36000 copie.
Sempre per la cronaca le canzoni in gara furono 20, i cantanti 3.
Orchestre: “Orchestra della canzone” diretta dal maestro Cinico Angelici:
“Angelini e Otto elementi”. Le 20 canzoni che giunsero in gara e
proposte al pubblico della casa da gioco furono interpretate da Nilla Pizzi,
Achille Togliani e del Duo Fasano.
E veniamo ai giorni nostri …Lungi da me l’idea di ergermi a critico
musicale ed esaminare i brani in onda in queste serate, a parte perché
le canzoni vanno giudicate dopo averle sentite più volte, ma
soprattutto perché chi scrive è un distrattissimo e molto parziale
spettatore delle serate in questione e non essendo tra l’altro neanche
un grande esperto del pentagramma.
Però sono sempre stato molto curioso delle problematiche che
puntualmente ogni edizione innesca all’interno ed a margine della manifestazione, fermo restando che simili tematiche si esauriscono,
come la vita di una farfalla, nel giro del tempo che al Festival è concesso.
A memoria ricordo le proteste per la guerra nel Vietnam, le questioni sulla disoccupazione (con la canzone”chi non lavora non fa l’amore”),
sulla follia (“ti regalerò una rosa”), l’omosessualità, le ragazze madri
( Dalla “4 marzo 1943”), il suicidio di Luigi Tenco, gli amori giovanili
(“Non ho l’età”), la famiglia, il potere (Elio e le Storie Tese).
Quest’anno si è fatto un gran parlare della faccenda Morgan,
noto artista polivalente che doveva partecipare alla gara canora.
Bene (anzi male per lui), il noto personaggio in questione ha avuto
la brillante idea di rilasciare alla stampa pochi giorni addietro
una intervista (grande ingenuità o subdolo procacciatore di pubblicità ?)
in cui affermava di fare uso continuativo di sostanze stupefacenti per
potere rendere al massimo nel difficile e stressante lavoro di artista,
anche se con pentimento finale.
Apriti cielo, si è immediatamente scatenato il putiferio mediatico con
annesse tavole rotonde e miriade di sentenze di personaggi competenti
o meno in materia.
Risultato finale, i vertici della Rai hanno immediatamente escluso
il Morgan dalla competizione canora pregandolo altresì di tenersi alla
larga dal Tempio della musica.
Il Tapino ha così pagato l’ardire di rivelare in pubblica piazza quello che
fa in privato (uso di droga), esattamente quello che fanno in tantissimi
nel mondo dello spettacolo ma che si guardano bene dal raccontarlo
in giro.
Sappiamo tutti bene che nella attuale poco educativa e notoriamente scarsamente edificante società, tutto ruota sull’apparire piuttosto che
sull’essere, di conseguenza certe cose si fanno ma non si dicono mai.
Gli abbondanti escrementi devono essere tutti ben livellati,
accuratamente spalmati sul pavimento affinché da lontano il tutto sembri come uno sfavillante e prezioso marmo di Carrara. Orsù popolo italico,
forza e coraggio, avanti con le canzoni perché …Sanremo è Sanremo !

Cipriano

DETERSIVI ECOLOGICI-CHIMICI E FAI DA TE ( seconda parte )

DETERSIVI LAVASTOVIGLIE

Per la lavastoviglie abbiamo esperimentato e usiamo con soddisfazione un detersivo fai da te facilissimo,
e per una volta finalmente, efficacissimo!
Si fa con sale aceto limone e acqua, la ricetta è in fondo, insieme alle altre ricette.
Questo solo detersivo, unito al calore della lavastoviglie, lava benissimo ed ha il grande vantaggio di non
lasciare residui chimici sulle stoviglie su cui mangiamo.
Chiaramente presenta delle imperfezioni estetiche rispetto ai detersivi chimici: non brillanta le stoviglie, le
pulisce semplicemente.
Se si hanno delle aspettative maggiori e non si vuole rinunciare all'effetto brillantante, si può provare ad
usare alternativamente polvere lavastoviglie e detersivo fai da te, anche a seconda del tipo di sporco che
di volta in volta carichiamo in lavastoviglie.
Importante ricordare che i due prodotti non vanno usati insieme poichè l'aceto inattiva il detersivo
polvere.
Interessante comunque assaggiare una tazzina che esce da una lavastoviglie che lava con chimici e
brillantante, e assaggiare la stessa tazzina che esce da detersivo bio o fai da te. Si avete capito bene...
assaggiatela!
_Il brillantante abbiamo semplicemente smesso di usarlo. Le stoviglie sono meno brillanti ma certamente
più sane.
ATTENZIONE: Aceto in lavastoviglie come brillantante non va bene, in caso di uso detersivi
classici polvere o tavolette.
Se versi aceto nella vaschetta detersivo o direttamente nella lavastoviglie, vai ad annullare
l’alcalinità del detersivo e quindi riduci l’efficacia!
Viceversa puoi riempire la vaschetta del brillantante di aceto (o una soluzione al 15% di acido citrico) e
regolare la manopola graduata sul numero più alto.
_E' inoltre utile controllare spesso il livello del sale e pulire il filtro ogni due settimane: aiuta a mantenere
efficiente la lavastoviglie.
DETERSIVI PIATTI A MANO
Per lavaggi piatti a mano è necessario avere un detersivo per i piatti classico, che sia bio o chimico.
Quindi, a scanso equivoci, la cosa migliore per lavare stoviglie unte è usare detersivo piatti liquido (meglio
se biologico)
Possiamo comunque avvalerci di trucchi e ausili che ci permettano di usare meno detersivo piatti
possibile:
_E' efficacissimo usare tovaglioli di carta che avanzano dalla tavola o dalla cucina, per assorbire l'unto
delle pentole e dei piatti, quando ce n'è molto.
Asciugando il grosso con la carta non si satura di unto l'acqua del lavandino e si necessita di meno
detersivo.
_ Pretrattare pentole incrostate, piatti con residui, ecc ecc, con lo spruzzino all'aceto.
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Rende molto più facile e veloce la pulizia e risparmia un po' di detersivo. L'aceto và risciacquato prima di
mettere le stoviglie in acqua saponata, perchè invalida i tensioattivi.
_ Le stoviglie possono anche essere efficacemente pretrattate con spruzzino di acqua e bicarbonato. Il
bicarbonato ha una forte azione sgrassante e può entrare in contatto con l'acqua saponata.
Lo spruzzino al bicarbonato lo si usa anche per pulire il lavandino, soprattutto quando nel lavandino
dobbiamo lavare alimenti. Usare spesso questo spruzzino permette di usare meno detersivo sia per i piatti
che per il lavabo.
La dose del bicarbonato nell'acqua dello spruzzino è legata alla capacità dello spruzzatore: il bicarbonato
ha una solubilità massima, a temperatura ambiente, di 96 g per litro. Uno spruzzino mediamente contiene
mezzo litro, quindi la quantità massima di bicarbonato che vi si può sciogliere è 48 g. Se si mettono
quantità superiori, una parte di bicarbonato non si scioglierà e tenderà ad otturare lo spruzzatore.
Se non occorre una forte azione igienizzante, ci si può accontentare di concentrazioni minori. Oppure si
può sciogliere il bicarbonato in acqua calda. Tuttavia bisogna agitare sempre bene prima dell' uso.
In mancanza dello spruzzino, si può sciogliere un cucchiaino di bicarbonato con acqua calda nella pentola
sporca e fargli fare un po' d'ammollo.
Le pentole così pre-trattate risultano sgrassate quasi completamente, soprattutto se si ha l'accortezza di
dare una passata con una spazzolina per stoviglie, che stacca gli ultimi residui di cibo incollato.
_L' acqua di scolatura di riso e pasta è eccezionale per lavare i piatti, sia per l'amido disciolto in essa che
per il calore, se la usate ancora calda.
L'amido è un ottimo sgrassante.
_Per lavare a mano stoviglie non unte o unte pochissimo, usiamo un paio di cucchiai di detersivo fai da te
(quello che usiamo in lavastoviglie) o di più a seconda della quantità di piatti e pentole. Non aggiungiamo
detersivo per piatti classico.

non mescolare il detersivo fai da te ( aceto limone sale ) con altri detersivi piatti, perchè sono
chimicamente opposti e si annullano a vicenda.
DETERSIVI PAVIMENTI
_ Si può usare aceto in acqua calda oppure vaporetto se lo si ha.
A volte alterne usare anche un po' di detersivo. Il tutto si può scegliere anche a seconda del tipo di
sporco, della frequenza con cui si lavano, e soprattutto, se in casa ci sono bambini che gattonano o
giocano a terra. Nel caso di bambini sarebbe opportuno fare lo sforzo di usare il più possibile prodotti
naturali, i prodotti chimici usati a terra arrivano presto alla loro bocca!
_ Al posto delle velette elettrostatiche tipo swiffer, che sono veramente comodissime e irrinunciabili per
tanti di noi, usiamo panni in microfibra applicati alla scopetta.
Lo usiamo così : quando il panno ha raccolto parecchio sporco, invece di cambiare la veletta (se si vuole
continuare ad usare quella) o il panno in microfibra, si prende un po' di carta igienica inumidita e con
quella si raccoglie lo sporco e lo si butta, così da continuare a pulire con lo stesso velo.
In caso di veletta, comportarsi in questo modo permette di usarne una per tutta l'operazione piuttosto che
cambiarla appena è sporca,
Per il panno uguale: se ne usa uno per ogni pulizia, lo si pulisce con la carta e lo si butta poi
in lavatrice.
Eliminare le velette elettrostatiche ha due vantaggi :
. il primo è che sono l'ennesimo prodotto usa e getta
. il secondo è che alcune di queste velette (quelle inumidite) sono imbibite di prodotti chimici che si
depositano a terra.
Soprattutto in caso di bambini sempre a terra, per gioco o a gattonare, è meglio evitare.
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DETERSIVI VETRI
_ Il metodo più semplice, veloce ed efficace, è usare acqua calda e aceto, o lo spruzzino
all'aceto. Non bisogna risciacquare.
Sappiate che se sui vetri ci sono residui siliconati di prodotti chimici precedenti, le prime volte che userete
l'aceto avrete l' impressione che sul vetro ci siano dei residui che non sono venuti via: sono
proprio i residui dei vecchi detersivi.
Verranno via completamente ai successivi lavaggi, e noterete che i vetri e gli specchi si
appannano molto meno in caso di umidità.
_ Ci sono anche altri metodi per pulire i vetri, sebbene il sistema acqua e aceto non abbia bisogno di
trovare alternative.
Insieme alle ricette troverete una ricetta facilissima di pulivetri fatto con alcool, acqua, olio essenziale e
poco lavapiatti. E' profumatissima, efficacissima e deliziosa!
_ Un altro metodo che lascia i vetri incredibilmente brillanti, è usare fogli di giornale (quotidiano):
l'inchiostro chimico con cui sono stampati pulisce in maniera stupefacente!
Si passa una spugna bagnata sul vetro, poi si appallottola il foglio di giornale, e lo si passa sul vetro
sfregando e pulendo. Si prosegue col giornale fino a perfetta asciugatura.
Con questo metodo si opera un riciclo (carta) e si spende un inquinamento già speso (inchiostro).
Vero è che forse sul vetro rimane un po' di inquinamento chimico (anche se risibile) e sarebbe meglio
usare i guanti per questa operazione (ma... per leggere i giornali?)
Una annotazione sui lavavetri:
Un trafiletto di officina naturae spiega che i detergenti per vetri in vendita, anche bio, sono normalmente
composti al 95% da acqua e solo il restante è detergente. Possiamo quindi tranquillamente risparmiare
soldi e plastica facendoci il lavavetri per conto nostro.
DETERSIVI WATER
Premesso che una pulizia di fondo con un buon detergente è necessaria, si può anche
alternare le pulizie con i seguenti facili metodi:
Pulire usando lo scopino del water su cui si è versato del bicarbonato di sodio. Oltre alla sua funzione
detergente e igienizzante, è efficace per la sua efficacia sulla neutralizzazione degli odori.
Si può anche usare aceto puro diluito in acqua caldissima, versato sullo scopino.
DETERSIVI CONCENTRATI : RICARICHE
Abbiamo trovato dei detersivi ecologici concentrati da diluire.
Trovare un concentrato, ecologico o meno, è molto conveniente e rappresenta una strategia vincente per
l'ecologia e l'economia.
Permette di risparmiare imballaggi inutili. Permette inoltre di riutilizzare gli spruzzini che normalmente
ricompriamo e poi buttiamo, per quanto riguarda le ricariche da diluire e utilizzare a spruzzo.
Quando possibile è sempre preferibile scegliere imballaggi di cartone, il costo economico ed ecologico in
fase di smaltimento è estremamente vantaggioso.
Importante anche valutare se esistono nella propria zona d’acquisto dei supermercati che vendono il
detersivo a peso: si compra una sola volta il detersivo nel flacone di plastica, quando è finito si torna al
supermercato con il medesimo flacone e lo si riempie. Si risparmiano soldi e imballaggi!
E’ un’azione importantissima per contribuire al riuso, eliminando inquinamenti e sprechi alla radice.
Essendo questo un progetto in via sperimentale, sono ancora pochi i supermercati che offrono una zona di
ricarica detersivi”, e chiaramente i detersivi in questione sono solo detersivi chimici. Per il momento. Se
facciamo pressione con le nostre esigenze d’acquisto, il futuro lo possiamo insieme costruire…
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POSTILLA PER APPRENDISTI STREGONI
Attenzione a non miscelare bicarbonato con aceto, aceto con acqua della pasta, ricetta piatti
fai da te con bicarbonato, percarbonato con lievito per la pizza e lievito per la pizza con
detersivo fai da te lavastoviglie, ecc ecc
Se vi girano per la testa domande improbe cui non abbiamo dato una risposta, consideratelo un
visto che abbiamo passato mesi a pòrci tutte le domande più assurde del mondo, e a verificarle
in laboratorio e a scuola di chimica.
Fidatevi, abbiamo combinato abbastanza guai prima di voi.
Nel paragrafo "Scuola di Pozioni" scoprirete che molte sostanze non sono miscelabili perchè si annullano a
vicenda o addirittura reagiscono violentemente. Se non sapete come regolarvi, considerate di usare O una
O l'altra cosa.
Per quanto riguarda lavatrice e lavastoviglie: lo sappiamo che è difficile resistere all'atavico istinto di
miscelare bicarbonato e sale e aceto e additivi e percarbonato e quant'altro per rendere più efficace il
lavaggio; ma sappiate che questi allegri bio_pasticci rischiano di inattivare le preparazioni detergenti che
compriamo belle e fatte.
Alcune di queste aggiunte sono consigliate e spiegate chiaramente nei modi e nei tempi: via libera
Altre non sono menzionate : meglio evitare
Seguendo le indicazioni come scritte, vi risparmierete di ripetere tutti i nostri precedenti errori ed
orrori
DETERSIVI : MARCHE E CATEGORIE DI PREZZI
Abbiamo verificato che ognuno può scegliere per sé la soluzione ecologica in sintonia con la
propria situazione economica.
Considerate che con le rivoluzioni di cui sopra, già in casa abbiamo imparato ad usare tantissima acqua
calda, aceto e acido citrico, bicarbonato, sale, alcool e olii essenziali.
A questo punto di detersivi ce ne servono davvero pochi, e sono :
** Detersivo lavatrice
** Detersivo lavastoviglie, se non vogliamo affidarci completamente a quello fai da te
** Detersivo generico
** Detersivo Lavapiatti
** Detersivo Pavimenti
** Percarbonato
Questi detersivi usati con le nuove accortezze, ci dureranno parecchio, quindi possiamo anche spendere
qualcosa in più per il bio.
Esistono in commercio marche completamente bio, di vari prezzi.
Pure esistono prodotti certificati ECOLABEL
Non sono completamente biologici ma hanno degli standard ecologici molto alti, rispetto ai
normali detersivi chimici.La differenza è che il protocollo ECOLABEL controlla solo l’efficacia
del prodotto e il suo basso impatto finale sull’ambiente. Non garantisce la fase iniziale, quindi
i prodotti ECOLABEL posso essere TOTALMENTE di origine petrolchimica, quindi da fonte non rinnovabile.
Un Fiore (vedi sotto) è il simbolo dell' Ecolabel Europeo che contraddistingue prodotti e servizi a minor
impatto ambientale. Si trovano anche nei supermercati
_Alla Coop esistono detersivi coop_ecolabel considerati ottimi.
Inoltre la Coop è, secondo "Guida al consumo critico" (Centro Nuovi Modello Sviluppo), la catena
distributiva italiana che mostra maggiore sensibilità nei confronti dei temi ambientali e sociali.
_Un altro supermercato meritorio in questo campo è Esselunga
Esselunga ha ideato una catena biologica a nome " il gabbiano", certificata Ecolabel (da non confondere
con la linea normale_chimica Esselunga)
Il gabbiano offre dei prodotti dal rapporto qualità_prezzo ottimo.
E' il primo esperimento (ben riuscito) di rendere alla portata di tutti prodotti biologici.
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Chiaramente non sono biologici al 100%, ma la qualità e il prezzo sono fantastici rispetto ai prodotti
chimici, e per quanto riguarda la linea di detergenti per il corpo, il bio Esselunga costa come una
normalissima marca chimica pubblicizzata in tv.
Ovviamente a queste condizioni si arriva con dei compromessi, che sono per es: Ecolabel ammette la
presenza degli sbiancanti ottici, oltre a qualsiasi ingrediente di origine petrolchimica.
In commercio si trovano tante marche biologiche, più o meno valide.
Da noi testate per questa ricerca, in particolare, sono i prodotti di officina naturae. Sono di altissima
qualità. Consigliamo di visionare il loro sito internet www.officinanaturae.com
Ci si fa una chiara idea di cosa vuol dire lavorare con prodotti di qualità alta dal punto di vista delle
materie prime impiegate e anche dall'etica legata al commercio.
Officina naturae nasce da una esperienza di un GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) e porta avanti progetti
equo solidali.
COSA ABBIAMO PROVATO E SCARTATO:
_ AUSILI MAGNETICI per magnetizzare l'acqua e pulire senza detersivi: li abbiamo studiati a lungo e
non abbiamo trovato nessun dato oggettivo che certificasse la loro efficacia. Né sui libri, né nelle
discussioni del settore e nemmeno nel lavandino di casa.
_ NOCI DEL SAPONE : Segnalate da molti come efficaci e del tutto naturali, hanno suscitato vari dubbi
sulla loro affidabilità nei vari tipi di bucato. E’ evidente che sono naturali, ma non ci sono conferme sulla
loro validità. Il dott. Fabrizio Zago di Promiseland ha compiuto di recente un test scientifico che dimostra
che esse danno gli stessi risultati della semplice acqua calda.

Perciò sono affidabili solo nel caso di una semplice rinfrescata dei capi. Le nostre prove domestiche
confermano questi risultati perciò non ci sentiamo di raccomandarle.
_Esistono in commercio PALLINE E AUSILI FANTADETERGENTI di vario tipo. Possiamo solo dirvi di
andarci con i piedi di piombo, essere consapevoli che il mondo pullula di eco_truffe, e di farci sapere se
avete testato qualcosa, di valido o meno, che male che vada ci informiamo o diffondiamo col passaparola.
_ ECO FURBATE : ce ne sono a bizzeffe.
Una in particolare vogliamo segnalarvi: da un po’ di tempo a questa parte, e per i prossimi anni, ciò che fa
fare affari alle case produttrici, è affermare che i loro prodotti sono ETICI.
Tutto diventa etico, in teoria, e le multinazionali si strapperanno i clienti a suon di prodotti legati a
progetti etici. State attenti e valutate. L’etica non si inventa dalla sera alla mattina…
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Un’altra è che scritte come “ DI ORIGINE VEGETALE” non garantiscono affatto che la sostanza originaria
sia rimasta vegetale: può essere stata combinata con molecole di origine petrolchimica. Ne sono un
esempio i tensioattivi etossilati, in cui il TH finale indica un componente derivato dal petrolio.
E' importante anche sapere che le mille scritte che inneggiano alla natura, all’ecologico, al biologico, sono
solo specchietti per le allodole, permesse dalla mancanza di una legge specifica.
_ ECO SORPRESINA!
Attenzione anche alle scritte “ BIODEGRADABILITà AL 100%”
Il metodo analitico che misura la biodegradabilità di un tensioattivo, ha un margine di errore del +/- 10%.
Non è quindi matematicamente possibile dichiarare un prodotto biodegradabile al 100%.
Viceversa è possibile affermare che esso è “ facilmente, rapidamente e completamente biodegradabile"
secondo normativa tedesca OECD.
In ogni caso, quando si parla di BIODEGRADABILITà ci si riferisce solo ed esclusivamente ai tensioattivi.
Per tutti gli altri ingredienti non sono previsti test di biodegradabilità.
SAPONE DI MARSIGLIA IN SCAGLIE COME DETERSIVO LAVATRICE
Altro capitolo su cui ci siamo spesi parecchio in teoria e pratica.
Siamo giunti alla conclusione che le scaglie di marsiglia sono un metodo antiquato, non compatibile con la
tecnologia odierna.
L'unico vantaggio è che sono altamente biodegradabili se composte di vero marsiglia, ma lavano poco e
male i tessuti, e i loro sali reagiscono con gli ioni calcio e magnesio contenuti nell'acqua formando
composti insolubili che si depositano sulla biancheria, rendendola grigia.
Qualsiasi "sapone", duro, in fiocchi, in scaglie o tenerino, deposita questi sali sulla lavatrice e sulla
biancheria, se non accompagnato da opportuni sequestranti, cioè sostanze in grado di "catturare" gli ioni
calcio e magnesio e ridurre la durezza dell'acqua.
Viene ripetuto spesso che le nostre nonne lavano col solo sapone di Marsiglia. Quale tecnica usavano
però? Prendevano il sapone, trovavano la macchia e cominciavano a strofinare e sbattere più volte
concentrando la forza lavante solo nel punto preciso dello sporco. Cosa volete che lavi un pugno di scaglie
di sapone di Marsiglia disperso in 45 litri d’acqua?
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RICETTE PER DETERSIVI BIOALLEGRI
DETERSIVO PIATTI E LAVASTOVIGLIE fai da te:
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco
Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia (è più facile se
tagliate il limone a rondelle)
Frullarli con un mixer insieme ad un po' di acqua e al sale.
Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l'acqua e l'aceto e far bollire per circa
10 minuti girando con una frusta perchè non si attacchi. Quando si è addensato e un pò
raffreddato mettere in vasetti di vetro e usarne due cucchiai da minestra per la
lavastoviglie e a piacere per i piatti a mano.
E' anche un ottimo anticalcare per il lavello e la stufa soprattutto se sono inox.
Usare,a parte, un po' di detersivo ecologico per piatti a mano, se i piatti da pulire sono
unti (per togliere il grasso, infatti, ci vogliono i tensioattivi).
Ricordate che le soluzioni acide, come quella del detersivo fatto con aceto e limone, hanno
una composizione chimica opposta a quella del detersivo piatti classico, sia chimico che
eco, quindi non vanno usati insieme.
O si usa solo il detersivo classico per piatti, o si pretratta con il detersivo fai da te, ma
senza mescolare i due prodotti.
Stessa accortezza in lavastoviglie: o si usa il detersivo fai date, o si usa la polvere lavastoviglie.
...SEGUE

da Mondo nuovo 



venerdì 19 febbraio 2010

SORRIDIAMO 50 VOLTE AL GIORNO, PIU' LE DONNE DEGLI UOMINI

http://www.aio.it/public/immagini/bel_sorriso_donna.jpgGli uomini sorridono mediamente 45 volte al giorno, le donne 59 volte, ma non tutti sono soddisfatti. Un'indagine europea dice che gli italiani lamentano labbra troppo sottili, poco voluttuose e sensuali e non sono a proprio agio quando sorridono. Lo studio, condotto nel mese di gennaio in Europa (10.000 intervistati, tra uomini e donne dai 21 ai 51 anni, 2000 in ogni Paese, in Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Italia) ha rivelato che il 6% delle persone intervistate in Italia non e' soddisfatto del proprio sorriso, e che questo trend aumenta con l'eta'. Paul Ekman, professore di psicologia al Dipartimento di psichiatria dell'Universita' della California, e pioniere negli studi delle emozioni e delle espressioni facciali, ha individuato ben 19 tipi di sorrisi. 

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Ma uno solo e' davvero autentico: quello che prevede non solo le estremita' della bocca rivolte verso l'alto, ma anche occhi che si stringono in maniera che gli angoli producano delle piccole rughe, mentre anche le guance si sollevano verso l'alto. "Il sorriso - afferma la Dottoressa Chantal Sciuto, Responsabile Area Dermatologica del Villa Borghese Institute di Roma - e' un'arma fondamentale nella corsa al successo. E la paura dell'insuccesso si nota chiaramente proprio a livello delle mascelle: piu' il dubbio si installa e piu' il sorriso si irrigidisce". "Sorridere e' prima di tutto un meccanismo cerebrale - prosegue il Dottor Emanuele Bartoletti, Segretario generale SIME (Societa' Italiana di Medicina Estetica) - Tutto inizia con un'eccitazione della parte anteriore dell'ipotalamo, la ghiandola situata alla base del cervello. Un segnale neuronale arriva al sistema limbico, sede delle emozioni: il tono muscolare si rilascia e appaiono le reazioni facciali tipiche della contentezza. Se si stimola invece la parte posteriore dell'ipotalamo sono le reazioni di insoddisfazione e tristezza che si manifestano. Migliorare il proprio sorriso e' importante - continua Bartoletti - Permette di sentirsi piu' sensuali, fa aumentare la stima di se stessi e fa sentire la persona piu' a proprio agio anche nel lavoro. Tra i desideri di bellezza piu' sentiti c'e' quello di un sorriso perfetto, cioe' labbra piene e ben disegnate, sensuali, ma non 'visibilmente ritoccate'. Il 60% delle donne tra i 20 e i 40 anni chiede al chirurgo plastico un filler capace di dare piu' volume alle labbra.Non labbra 'a canotto' o 'a papera' ma morbide anche al semplice tatto". "Le labbra - aggiunge Sciuto - possono essere costituzionalmente sottili, o assottigliarsi col tempo che passa". Per questo e' ora disponibile un nuovo filler, 'Juvederm Ultra Smile', il primo a base di acido ialuronico, una sostanza che si trova naturalmente nell'organismo, associato alla lidocaina, un anestetico che permette il massimo comfort di trattamento in una zona sensibile e ricca di terminazioni nervose come le labbra.
 Sample Image




ANNAMARIA...a dopo

giovedì 18 febbraio 2010

SANREMO : POVIA FA DISCUTERE ANCORA..



Povia costruisce una canzone(nata in tre giorni ) incisiva, forte, teatralizzata e rispettabile. Si può accusarlo di saper solo registrare la confusione generale che il caso Eluana ha prodotto. Non prendiamolo però, per discutibile che sia, come un trattato di teologia o come il pensiero di un autorevolissimo opinionista. Trattasi in fondo di canzonette. e finora non c'è stato quel riscontro che ci si aspettava
 

«Padre, ora tienimi la mano», recita il testo, «tienila vicino al cuore e potrai sentire che ti amo/ mentre il mondo fa rumore, mentre il mondo può vedere il sole / non voglio più dormire in fondo al mare / chiedo solamente di volare/ volare sopra le parole, sopra tutte le persone / sopra quella convinzione di avere la verità».
E si conclude con «Ora posso amare, ora, ora posso correre e giocare / ora volo sopra le parole...».
«Un inno all' eutanasia», secondo voi?






ANNAMARIA...a dopo

LE VELE AL VENTO da Totò Migliore

Oggi un'altra bellissima poesia del nostro amico Totò... questa volta solo in italiano.



Sono vecchio lasciatemi stare
Non ho più un porto dove approdare
Posso solo navigare con le vele al vento
E andare la dove il vento mi porterà

E quando il vento si fermerà
Cambierò la barca
Cambierò il mare
Cambierò il vento
E sognerò altri porti, altri mari, e altri mondi.

E quando alla fine il vento
Il mio corpo fermerà
Lassù qualcuno mi accoglierà
O forse la mia anima sola resterà.

Ma se lì ci sarà vento ….
Anche solo ….. un po’ di vento …..
Cercherò un altro mare, prenderò un’altra barca,
Gli monterò un albero e le vele spiegherò.

E dal primo porto partirò
Con quel vento me ne andrò ; Vicino, Lontano, non so.
Ma di sicuro mai nessuno mi fermerà
Finche quel vento le mie vele accarezzerà.

E con quelle vele al vento
Il mio cuore per sempre navigherà
Con l’amore e con quel vento nell’eternità
E con quel vento ….. il sorriso al mio cuore TORNERA’.


TOTO'

METEO e..non solo

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Un motivetto sanremese mi frulla in testa....




RAY GOSLING presentatore bbc, arrestato per eutanasia


A Londra ,Ray Gosling, il presentatore televisivo della Bbc che ha confessato in diretta di aver soffocato il compagno malato di Aids è stato arrestato stamattina dalla polizia del Nottinghamshire con l'accusa di omicidio. In un'intervista Gosling aveva affermato di essere convinto di "aver fatto la cosa giusta" e di non avere "pentimenti". Il presentatore televisivo settantenne ha dichiarato che le sue azioni erano frutto di un accordo con il compagno malato raggiunto in precedenza. In Gran Bretagna l'assistenza al suicidio è considerata un crimine, punibile con una pena fino a 14 anni di carcere. di Patrizio Nissirio E' un caso che ha immediatamente rilanciato il dibattito sull'eutanasia nel Regno Unito: Ray Gosling, un presentatore della Bbc ha confessato durante una trasmissione di aver ucciso anni fa il proprio partner, che era malato terminale di Aids, soffocandolo con un cuscino in un letto d'ospedale. Gosling, 70 anni, durante il programma 'Inside Out', trasmesso ieri sera dalla Bbc nelle East Midlands (Inghilterra) e dedicato proprio alla morte, ha raccontato in una parte della trasmissione da lui girata come ci fosse un patto con il suo compagno: avrebbe messo fine alla vita di quest'ultimo, se la sofferenza fosse diventata intollerabile. "Quando ami qualcuno, è molto difficile vederlo soffrire. Era in ospedale, con dolori terribili", e quel giorno un medico aveva detto che non c'era più nulla da fare, "così ho chiesto al medico di lasciarci soli per un po', ho preso un cuscino è l'ho soffocato, finché è morto", ha raccontato l'anziano presentatore. "Quando il dottore tornò gli dissi, se n'é andato, e nient'altro fu detto tra di noi", ha aggiunto. La polizia del Nottinghamshire ha immediatamente avviato un'indagine, affermando che fino alla confessione in tv non aveva idea dell'intera vicenda. Intervistato stamattina da Radio 4 della Bbc, Gosling ha detto di non essere preoccupato dall'indagine della polizia o delle conseguenze: "Non mi preoccupo. Ho fatto quel che ho fatto mosso dal cuore. Se c'é un Paradiso lui mi guarderà e sarà fiero di me". Il presentatore ha detto che i fatti risalgono "ai primi anni dell'aids" e di aver scelto di confessare quella morte perché il programma parlava della morte e venivano intervistate altre persone che avevano affrontato lo stesso dilemma. Ha così creato all'interno di 'Inside Out' un mini-programma di 12 minuti (intitolato 'Gosling riflette sulla mortalita''), in cui, passeggiando in un cimitero, dice: "Forse è il momento di raccontare cosa ho fatto anni fa. Ho ucciso qualcuno". Gosling non ha detto come si chiamava l'uomo, né in quale ospedale avvennero i fatti in questione. La decisione della Bbc di non avvertire subito la polizia quando è stato girato il programma, in dicembre, è stata criticata dal gruppo contro l'eutanasia 'Care not Killing', che l'ha definita "bizarra... al momento non sembra un caso di suicidio assistito ma di uccisione intenzionale, se non di omicidio. Non sappiamo nulla di questo patto, se non dalla parola di Ray. Per questo occorre un'indagine approfondita". L'emittente ha detto che non era obbligata per legge a allertare la polizia prima della messa in onda, ma che ora coopererà pienamente con l'inchiesta. Sarah Wootton, direttrice di 'Dignity in Dying', che si batte per il diritto al suicidio assistito, ha osservato: "Questo caso dimostra ancora una volta come questo sia un problema vero che ci può riguardare tutti. Il compagno di Ray Gosling era malato terminale e chiaramente ha chiesto aiuto per morire, quando soffriva in maniera insopportabile alla fine della sua vita. Illustra come ci sia bisogno di una legge sul suicidio assistito per aiutare chi vuole scegliere alla fine della sua vita, e per proteggere persone che possano essere vittima di coercizione". Nel Regno Unito il suicidio assistito resta un crimine, ma le linee guida emesse in settembre dalla Procura generale indicano in quali casi occorre perseguire chi assiste, e in quali no. 
 

mercoledì 17 febbraio 2010

L'Aquila pretende legalità: «Fate i nomi delle ditte» segnalato da Caterina

L'Aquila pretende legalità: «Fate i nomi delle ditte»

di Jolanda bufalini .
L'eco della risata degli affaristi intercettati, De Vito Piscicelli e Gagliardi, che, per dirla con Stefania Pezzopane «si sfregavano le mani», mentre a mani nude si scavava fra le macerie de l'Aquila, per tirare fuori i corpi, sperando di trovare ancora la vita, risuona il giorno dopo nel cratere, fra chi lavora sotto choc alla caserma di Coppito, fra la popolazione dispersa e divisa fra rabbia e gratitudine. Rabbia tanta perché, ragiona la presidente della Provincia «c'è un grande contrasto fra lo spirito di sacrificio, lo sforzo unitario, i contributi onesti e professionali e quelle intercettazioni che mettono in evidenza una cosa: che questa perversione, questa disumanità, c'è gente che pensa di poter guadagnare, e tanto,sul terremoto e sul dolore».

Il dolore a l'Aquila lo incontri per strada, come nel caso di Ludovico Bruno: a Onna la sua casa è crollata seppellendo la madre Elisa di 76 anni, la moglie Giuseppina Zucaro di 53 e, tragedia nella tragedia, di Berardino il figlio di 26 anni. In vita è rimasta solo la figlia più grande, sposata, che vive altrove. «Dicono: hai avuta salva la vita. Invece io dico: ho una condanna a vita. Il terremoto avrebbe potuto finire il suo lavoro e seppellire anche me. Sarebbe stato meglio». La rabbia,il rovello, di Ludovico è «che ci tranquillizzavano. Io non pretendo che facessero previsioni impossibili ma, se non ci avessero rassicurato, affermando che per fortuna era uno sciame sismico, che non ci sarebbero state scosse pericolose, noi non saremmo restati in casa, non saremmo andati a dormire».

Stefania Pezzopane vuole risposte chiare su quella risata nella notte del terremoto, ha chiesto gli elenchi delle ditte al commissario straordinario Gianni Chiodi: «Appalti, subappalti e collegate». La risposta del presidente della Regione è stata «io non ce l'ho questo elenco». Risponde Stefania Pezzopane: «L'elenco lo ha Bertolaso ma al presidente della Regione ho ricordato che ora il commissario è lui». Richiesta rimasta inevasa. Gianni Letta era a l'Aquila, ieri, per i premi all'innovazione di Finmeccanica e per il contributo importante che il gruppo pubblico sta dando, avendo scelto di non fuggire come hanno fatto altri ma di ricostruire a l’Aquila l’Alenia Thales e la Selex crollate. Anche Guido Bertolaso sarebbe dovuto arrivare per l’appuntamento di Finmeccanica ma, evidentemente, non era il giorno giusto per esporsi a pubblico e giornalisti. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, del resto, si è sottratto alle domande, andando via prima della conferenza stampa. Ha difeso dal palco, però, con forza il capo della Protezione civile: “Voi lo conoscete, non ha tradito gli aquilani”. E riprendendo le parole del sindaco Cialente: «Anche io ho rabbrividito leggendo quelle frasi. Non un euro è andato e non un euro andrà a quelli che hanno riso». Ma rimane inevasa la richiesta di trasparenza di Stefania Pezzopane.

Letta si limita a dire che «gli speculatori non sono mai stati a L’Aquila». E resta in piedi lo sconcerto per la determinazione ad andare avanti sulla Spa della Protezione civile. I ragazzi del centro sociale 3.32 lavorano alle iniziative del 18 febbraio a Roma, contro quella che Giovanni Lolli, deputato aquilano del Pd, definisce «il presidenzialismo vero alla Berlusconi». Una Spa che gestisce personale dell’esercito, dei vigili del fuoco, forze dell’ordine. “Perché?”, chiede Stefania Pezzopane, elencando i grandi eventi gestiti fuori delle regole di controllo «a cui noi amministratori, invece, siamo giustamente sottoposti». «Se si tratta di salvare vite umane, sono disposto – in nome della rapidità, dice Lolli - ad accettare il rischio che qualcuno imbrogli. Ma questo non può valere per le feste diocesane affidate alla Protezione civile».

Il sindaco Massimo Cialente aveva chiesto agli “sciacalli” le scuse alla città. Arriva, attraverso l’avvocato, una lettera aperta: “Anche se sono innocente mi scuso. Innocente perché non ho mai pronunciato quella terribile frase ma l’ho dovuta sentire”. A Valentina Tarquini si riempiono gli occhi di lacrime. Dipendente comunale, ha lavorato per 5 mesi al Com (il centro operativo misto) di Paganica. E’ fra quelli che non può credere al coinvolgimento di Bertolaso: «Noi qui in trincea lavoriamo e assistiamo a quello che succede fuori».

Bocche cucite fra chi lavora alla Protezione civile. E però: «Le ordinanze non le facciamo noi». «Troppo poco ci si è basati sull’esperienza accumulata negli altri terremoti». All’esercizio difficile del controllo sul progetto Case si prova Angelo Venti, rappresentante di Libera a l’Aquila, che denuncia: «Lo scarico delle fogne dei nuovi insediamenti arriva direttamente nel fiume Aterno». A Bazzano, proprio in seguito alla denuncia, ieri ha iniziato a funzionare un depuratore. Ma ad Assergi, che è dentro il parco Naturale, a Paganica, Camarda, Sant’Elia i liquami di migliaia di persone finiscono direttamente nel fiume.
Eppure già dal 2005 la Protezione civile è investita dell’emergenza ambientale rappresentata dal corso dell’Aterno: «Le notizie che arrivano dalla procura di Firenze rendono obbligatorio sapere, dopo quattro anni, quali sono i risultati ottenuti con il commissariamento per l’emergenza ambientale: quali ditte, quali i costi sin qui sostenuti? E quando finiranno i lavori?».