In Pakistan, cristiana accusata di blasfemia rischia impiccagione 
  Non ci sono notizie precise sulla sorte di Asia Bibi, 45 anni e madre di cinque figli. La  donna, impropriamente definita "la Sakineh del Pakistan " è stata  condannata all'impiccagione per blasfemia solo in quanto cristiana. Asia  ha avuto un litigio verbale con altre cinque donne, contadine come lei,  che la insultavano e premevano per una sua conversione all'Islam,  mentre lei difendeva la sua religione protestante. Sembra che la causa  scatenante sia stata una frase detta dalla donna: "Cristo per noi si è  fatto crocifiggere, ha gettato il suo sangue: cosa ha fatto Maometto per  voi?". A questo punto le altre donne l'hanno picchiata, gettata in una  cantina e denunciata alla Polizia. Un rapido processo e la donna è stata  condannata all'impiccagione, come prevede la legge pakistana.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, in visita ad Islamabad, ha parlato con gli esponenti del governo pakistano, ma ha ricevuto solo generiche assicurazioni, del tipo che la condanna è stata opera di una corte locale e che l'Alta Corte pakistana ha sempre annullato tali condanne. Ma di certo questo non basta, secondo i canoni occidentali.
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, in visita ad Islamabad, ha parlato con gli esponenti del governo pakistano, ma ha ricevuto solo generiche assicurazioni, del tipo che la condanna è stata opera di una corte locale e che l'Alta Corte pakistana ha sempre annullato tali condanne. Ma di certo questo non basta, secondo i canoni occidentali.
Una ong(organizzazione non governativa)per la tutela dei diritti: estremisti  islamici usano la legge sulla blasfemia per colpire le minoranze  religiose, o anche chi si oppone loro. 
Chi  volesse aderire alla campagna , "salviamo Asia Bibi può  scrivere un messaggio via sms al numero 331.2933554 o all'indirizzo di  posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it. L'auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti si attivino, utilizzando ogni canale utile.
si ride, si piange
Annamaria... a dopo


 
 
Sì, salviamola.
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